Nell’ormai lontano 2004 Sony ha rilasciato la PlayStation Portable, chiamata comunemente “PSP”. Solo a sentire questo nome sono sicuro che a moltissimi giocatori sono riaffiorati ricordi di nottate passate a giocare alla piccola console portatile che ha meravigliosamente segnato adolescenza di milioni di persone.
Come potrai ben immaginare la console è stata un successo planetario con oltre 80 milioni di copie vendute e un parco titoli pieno di piccole gemme che resteranno per sempre nel cuore degli utenti.
In questo appuntamento della rubrica vorrei parlare di un titolo che per me rientra tra quelle piccole gemme ed è il primo capitolo della saga di Invizimals.
Gotta Catch’Em All? Non proprio
Invizimals nel caso non lo sapessi è un titolo uscito nel 2009 come esclusiva per PlayStation Portable sviluppato da Novarama e distribuito da Sony Computer Entertainment. Il gioco ha fatto dell’innovazione il suo più grande punto di forza e ha saputo sfruttare alla grande tutte le funzionalità della piccola console portatile.
La premessa del gioco è molto semplice, si catturano delle creature che in seguito verranno allenate e fatte combattere. Probabilmente sentendo questa descrizione la prima cosa che ti è venuta in mente è che il titolo sia molto simile a un qualsiasi capitolo della saga di Pokémon e a prima vista è così.
Tuttavia nonostante delle somiglianze innegabili, l’anima dei due giochi è completamente diversa e lo stesso vale per il gameplay che affronta la cattura e la lotta in maniera sensibilmente divergente rispetto alle meccaniche proposte dai prodotti targati Game Freak.
Invizimals è bello perché è interattivo
Come abbiamo detto poco fa il punto di forza dell’opera dei ragazzi di Novarama è il suo costante tentativo di innovarsi. Possiamo infatti vedere che il team di sviluppo ha cercato di sfruttare ogni piccola feature posseduta dalla console portatile per rendere il proprio titolo il più giocoso e divertente possibile.
L’integrazione della Go!Cam (piccola fotocamera per PSP venduta in bundle col gioco) combinata con l’uso di giroscopio e accelerometro hanno trasformato quello che prima era un semplice apparecchio elettronico in un vero e proprio strumento di cattura.
Questa è la maggiore differenza tra Invizimals e Pokémon, nell’esclusiva Sony dovremo muoverci e interagire con le creature anche grazie all’ausilio della trappola, ovvero una carta fisica che ci permetterà di contenere le creature. Ogni mostriciattolo dovrà essere catturato in modo diverso con metodi dinamici e che tirano in ballo tutte le feature citate in precedenza.
A seconda del colore della superficie che useremo come terreno di gioco e dell’ora del giorno i mostriciattoli catturabili varieranno, di conseguenza bisognerà esplorare anche gli angoli più remoti della nostra casa per scovare una certa creatura.
Io personalmente non sono un fan della realtà aumentata, tuttavia credo che calzi a pennello nel gioco e credo riesca a esaltare la visione del team di sviluppo.
Il gioco inoltre propone una solida varietà di contenuti, sia per quanto riguarda il numero di creature che per la profondità del combattimento. Ci sono sei categorie di Invizimals, ognuna con le sue debolezze e resistenze.
Il combattimento riserva diverse sorprese, di fatto ogni creatura ha una mossa speciale e c’è la possibilità di catturare degli Invizimals mutanti che differiranno dalla loro versione normale nella palette cromatica e presenteranno un leggero boost nelle statistiche.
Una storia affascinante
Certo l’innovazione e la sperimentazione sono ciò che hanno reso il gameplay davvero avvincente e interessante, tuttavia non bisogna sottovalutare la trama che attraverso una narrazione alquanto bizzarra è riuscita a creare un mondo di gioco “vero”.
Ovviamente tutti sappiamo che ciò che vediamo all’interno dei videogiochi non è reale, è opera di un team che con ore e ore di duro lavoro crea mondi fantastici e mozzafiato. Tuttavia se si guarda a Invizimals con gli occhi innocenti di un bambino notiamo che il modo in cui è stata costruita la trama rende l’esistenza delle piccole creature quasi verosimile.
Di fatto gli Invizimals sono mostri impossibili da vedere senza gli apparecchi corretti, in questo caso la PlayStation Portable, e fatti completamente di elettricità. La trama si svolge in posti realmente esistenti sulla Terra e i personaggi che ci accompagnano nel nostro viaggio sono interpretati da attori in carne e ossa.
Tutti questi elementi combinati assieme e uniti all’utilizzo della realtà aumentata regalano una magia particolare. Questo è il motivo che mi ha spinto a definire Invizimals una piccola perla videoludica, l’emozione che si prova immaginando di aiutare davvero i nostri alleati a sconfiggere il nemico e sentirsi realmente parte di una storia è una sensazione impareggiabile.