Gravewood High è un gioco ancora in versione accesso anticipato, dello sviluppatore HeroCraft (il quale fa anche da publisher),dalle tematiche horror che mescola elementi stealth a quelli da escape room. A circa un anno di distanza siamo tornati in questa cupa e misteriosa scuola; vediamo com’è andata.
Provandolo in questa anteprima, devo ammettere che Gravewood High mi ha incuriosito, anche non presentando particolari innovazioni e invece manifestando tutti i limiti dovuti alla sua condizione di accesso anticipato. L’incipit principale della trama è molto semplice: diversi alunni della scuola stanno scomparendo misteriosamente, ma gli adulti non sembrano farci caso. Toccherà quindi a noi investigare l’interno della scuola e scoprire chi o cosa si cela dietro queste sparizioni.
La scuola, ambientazione principale di Gravewood High, è davvero ben fatta, con numerosi dettagli e un apprezzabile level design, composto da passaggi segreti, una moltitudine di stanze, condotti di areazione e molto altro, tutto in una tonalità molto cupa la quale riuscirà a mettere addosso al giocatore quel senso di oppressione che il titolo vuole trasmettere.
Muoversi nei vari livelli sarà sia appagante per la vista che funzionale a livello di interazioni ambientali, in quanto Gravewood High ci permetterà di interagire con molti degli oggetti presenti, anche se nella maggior parte dei casi potremo solamente spostarli o lanciarli. Ci sarà anche un buon livello di distruzione ambientale, fra le quali compaiono soprattutto porzioni di pavimenti e vetrate, ma bisognerà sempre fare attenzione perché i suoni attireranno la nostra nemesi (o meglio dovrebbero farlo ma non sempre sarà così).
Gravewood High: meccaniche principali
Nel titolo vestiremo i panni di un ragazzino il quale sarà totalmente indifeso nei confronti del suo professore, vera nemesi del titolo e probabile colpevole per le sparizioni degli alunni. Non potendolo combattere direttamente, avremo bisogno di nasconderci o di trovare vie alternative per superarlo in astuzia, mentre esploreremo le stanze della scuola scoprendo mano a mano dettagli sempre più inquietanti.
Nelle meccaniche di Gravewood High purtroppo vengono fuori parecchie pecche del titolo. L’IA del professore, anche se lo sviluppatore la descrive come in grado di evolversi adattandosi allo stile di gioco del giocatore, non è sembrata veramente all’altezza della tipologia di gioco, ripetendo sempre gli stessi pattern di movimenti e tragitti delle ronde.
Alcuni oggetti se lanciati per attirare la sua attenzione, non emetteranno alcun rumore e il professore li ignorerà. Rompendo finestre o pezzi di pavimento invece, la nostra nemesi in pochi secondi arriverà sul luogo a ispezionare l’accaduto. Avremo la possibilità di nasconderci sotto tavoli, banchi, scrivanie e derivati così come in armadietti e similari. Anche qui purtroppo ho notato che, anche nascondendoci sotto la sua vista, il professore controllerà le postazioni adiacenti e non quella dove siamo nascosti. Non verranno neanche notati oggetti che metteremo di intralcio sui percorsi delle sue ronde.
Questi risultano essere difetti non da poco per un gioco di questo genere e rischiano di rovinare l’esperienza di finale, anche se va ricordato che stiamo pur sempre parlando di una versione in accesso anticipato e c’è tempo per migliorare.
Durante la nostra ricerca, avremo a disposizione diversi attrezzi per interagire con i vari oggetti della scuola e per risolvere i puzzle ambientali che ci verranno proposti; martelli per rompere sezioni di muro o pavimenti, cacciavite per aprire i condotti di areazione, tronchesine per rompere catenacci di porte e armadietti e altri, ma ne potremo portare un massimo di 5 contemporaneamente, quindi ci toccherà pianificare con attenzione di cosa potremo aver bisogno.
Promesse e speranze
In tutta onestà, la versione in accesso anticipato mi ha un po’ deluso, soprattutto per il fatto che il titolo mi incuriosisce e vorrei riuscisse a migliorare laddove sorgono i suoi difetti principali, perché penso che Gravewood High abbia tutte le carte in tavola per risultare un buon titolo nel suo genere.
Ad esempio, nel titolo è presente una meccanica roguelike la quale dovrebbe apportare il fattore casuale al gioco, ma riesce solo in parte visto che le stanze della scuola rimarranno sempre quelle e le uniche cose a trovarsi in posti diversi saranno gli oggetti; magari la versione finale potenzierà anche questo aspetto.
L’IA va assolutamente rivista in quanto al momento, il professore non è all’altezza della sua presenza inquietante e toglie moltissima tensione nelle fasi in cui cercheremo di nasconderci.
Da rivedere anche il comparto sonoro di alcuni oggetti i quali risultano assenti o in ritardo rispetto a quanto accade su schermo. In definitiva Gravewood High se riuscirà a migliorare questi aspetti e mantenere le promesse fatte, diventerà certamente un titolo da tenere d’occhio.