Tandem: A Tale of Shadows è un puzzle platform sviluppato da Monochrome Paris e pubblicato da Hatinh Interactive dal tema molto particolare in cui vestiremo i panni di una fanciulla e di un orsacchiotto attraverso oltre 40 livelli. Il titolo è stato pubblicato su Steam il 21 ottobre e successivamente verrà rilasciato anche su PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch. Dopo la buona impressione dataci dall’anteprima di Tandem: A Tale of Shadows, ecco il nostro parere sul titolo completo.
Una bambina, un orsacchiotto e un mistero da risolvere
Tandem: A Tale of Shadows ci catapulta nella trama aprendosi con un mistero da risolvere in una Londra vittoriana, la scomparsa del giovane Thomas Kane. La sparizione del ragazzo spinge la piccola Emma a indagare con l’obiettivo di portare alla luce ciò che Scotland Yard non è riuscita a svelare. Per iniziare le sue indagini, Emma decide di partire proprio dalla magione Kane. Mentre la bambina si sta incamminando in direzione della villa, una carrozza le passa accanto all’improvviso e da essa cade un piccolo orsacchiotto.
Con grande sorpresa di Emma, l’orsacchiotto di nome Fenton è vivo e si alza in piedi per iniziare a rincorrere in tutta fretta la carrozza. La bimba lo segue e i due si ritrovano davanti all’ingresso della villa dei Kane. La piccola investigatrice e l’orsetto di pezza si ritroveranno ad unire le loro forze per riuscire a farsi strada attraverso la stravagante e misteriosa magione.
Ho bisogno di un po’ di luce!
Tandem: A Tale of Shadows unisce elementi di puzzle game a sezioni di platform, alterando fasi di platforming a scorrimento laterale con fasi con visuale dall’alto. Nel titolo la cooperazione tra i due personaggi è essenziale per superare i puzzle. In Tandem: A tale of Shadows, infatti, potremo e dovremo passare da un personaggio all’altro per poter avanzare nel nostro percorso.
Potremo controllare il personaggio di Emma mediante la visuale dall’alto, la bambina potrà attivare delle leve, premere dei pulsanti a pressione, spostare oggetti e soprattutto creare delle ombre. Per farlo potrà avvalersi della sua lanterna o spostare gli elementi nello scenario e sfruttare le fonti di luce dell’ambiente.
Fenton, invece, potrà muoversi solo nella dimensione a scorrimento laterale e per muoversi avrà bisogno della luce. Infatti, nella dimensione in cui si trova l’orsacchiotto le ombre sono tangibili e possono quindi fungere sia da barriere che da supporto per far avanzare Fenton.
Queste due dimensioni sono interconnesse e, infatti, corrispondono allo stesso ambiente o stanza che ci troviamo ad attraversare, inoltre anche il tempo di entrambi i “mondi” scorre allo stesso modo. Le superfici su cui Fenton può spostarsi sono perpendicolari a quelle su cui si muove Emma.
Essendo le due dimensioni interconnesse sarà possibile sfruttare le abilità di entrambi i protagonisti per superare ostacoli e risolvere gli enigmi presenti nei vari livelli di Tandem: A Tale of Shadows. L’elemento fondamentale è proprio la cooperazione dei due personaggi, infatti, alcune aree sono accessibili solo a uno dei due. In questi casi il personaggio che ha accesso all’area dovrà risolvere l’enigma che permetterà all’altro di avanzare. In altri casi, invece, la risoluzione dei puzzle avverrà in maniera concertata e richiederà di scambiarsi tra Emma e Fenton velocemente per riuscire a completare la sezione correttamente.
Alcune sezioni dovranno essere portate a termine entro un determinato tempo e prevederanno spesso ostacoli ambientali come getti di fuoco, malefici tentacoli o mannaie mortali. A questi si uniscono alcuni nemici che tenteranno in ogni modo di ucciderci. Il nostro obiettivo non sarà di affrontarli direttamente, ma aggirarli, grazie alla cooperazione con Fenton.
In Tandem: A Tale of Shadows ci sono cinque capitoli, con oltre 40 livelli in totale, ognuno caratterizzato da un’ambientazione specifica con ostacoli ambientali, nemici e meccaniche proprie di ogni area. Per esempio nel primo capitolo dovremo evitare di diventare prede dei ragni che vivono nel giardino, mentre nel capitolo dell’orologio dovremo fuggire dalle grinfie di automi meccanici assassini. In ogni capitolo, inoltre, dovremo familiarizzare con nuove meccaniche che ci permetteranno di risolvere gli enigmi. Così se nel locale caldaia dovremo sfruttare a nostro vantaggio i tubi di petrolio per tracciare la strada al nostro Fenton, all’interno dell’orologio dovremo invece cimentarci con sfide a tempo e nelle cucine dovremo districarci fornelli, gelatine fameliche e pareti di marzapane.
Alla fine di ogni mondo di Tandem: A Tale of Shadows ci ritroveremo davanti a una sfida particolarmente ostica in cui dovremo essere abbastanza veloci o abili per sfuggire a un boss, oppure per risolvere un enigma intricato.
Luci e ombre di questa avventura
In Tandem: A Tale of Shadows ci accompagnerà una colonna sonora in tutti i livelli simile ma con tono e ritmo differenti in base alle circostanze. Gli effetti sonori sono ben realizzati e le cutscene sono doppiate in inglese con sottotitoli in italiano. Si nota anche una certa cura per gli elementi grafici presenti nell’ambientazione. Le scenografie sono proprio uno dei punti di forza del titolo e sono in grado di ricreare un tema particolare molto ispirato alle atmosfere Burtoniane in cui spicca la figura di Emma che ci ricorda la protagonista del capolavoro di Lewis Carroll. Nonostante l’ambientazione vittoriana gli autori non hanno inserito elementi steampunk.
Peccato per le animazioni poco fluide presenti nelle cutscene che sono in netto contrasto con il livello grafico del titolo. Carente dal punto di vista della personalizzazione nelle impostazioni, infatti, non è possibile cambiare la risoluzione video, nel nostro caso rimasta bloccata a 1536×864. È possibile giocare con tastiera o un gamepad, ma è possibile modificare i tasti solo della tastiera.
Siamo rimasti tiepidamente soddisfatti da Tandem: A Tale of Shadows perché nonostante la buona realizzazione visiva e la fluidità nella risoluzione degli enigmi mostra diversi punti deboli. Oltre alla già citata carenza dal punto di vista tecnico abbiamo trovato poco soddisfacente la realizzazione della trama che viene introdotta frettolosamente all’inizio del gioco per fare capolino solo nella fase conclusiva. A fare da collegamento tra un capitolo e l’altro ci sono delle scene che stimolano la nostra curiosità ma non sviluppano in alcun modo la trama lasciandoci continuamente in attesa fino a un finale che come una doccia fredda si affretta a chiudere lasciandoci inappagati.