Il Cloud Gaming si sviluppa sempre di più, proponendo un’alternativa ai metodi classici di fruizione del medium videoludico, ampliando le possibilità dei giocatori e disancorando l’idea che un gioco debba necessariamente essere riprodotto dalle macchine su cui effettivamente viene visualizzato, pensiamo a Google Stadia, Amazon Luna, xCloud e NVIDIA GeForce Now.
Recentemente, la notizia sul potenziamento di questo abbonamento, che ha implementato server con potentissime schede video RTX 3080 con prestazioni da PC di fascia altissima, e la compatibilità di tale servizio estesa ai browser Edge, ha acceso le speranze ed i sogni degli utenti Xbox, che da poco, ufficialmente, possono accedere a tale servizio, come già succedeva con Google Stadia, tramite il già citato browser di Microsoft.
Le possibilità sono enormi, anche considerando che, il catalogo di NVIDIA GeForce Now, include giochi provenienti da diversi store come Steam ed Epic Games e che tale piattaforma ha il pieno supporto di molti publisher e sviluppatori, sicuri che questa possa. rappresentare il futuro del gaming.
Questa considerazione aveva scatenato i fan Xbox che speravano, attraverso tale forma di cloud gaming, di poter accedere a tutti quei fantastici titoli usciti in esclusiva per PlayStation e PC, come Horizon Zero Dawn, l’appena annunciato God of War, Kena Bridge of Spirits e Death Stranding.
Proprio quest’ultimo, però, ha abbattuto i sogni degli utenti Xbox. Una notizia delle ultime ore, infatti, ha generato non poche polemiche e delusioni, evidenziando un grosso limite strutturale, che sembra essere “imposto” nella versione di NVDIA GeForce Now per le console Microsoft e che non permette di godere pienamente del catalogo cloud già menzionato, minando l’esperienza complessiva.
Il cult di Hideo Kojima non è infatti avviabile, nemmeno usufruendo dell’abbonamento migliore e più costoso con RTX 3080 e che supporta il Ray-Tracing ed il DLSS, con un ridotto input-lag, dalle piattaforme Xbox attraverso NVIDIA GeForce Now. Non è chiaro se questo limite sia dovuto ad un bug, ad una mancata ottimizzazione che forse arriverà o se sia stata imposto da Sony PlayStation che, in qualche modo, blocca tale possibilità.
A questo punto i possessori di Xbox, dopo aver ricevuto ottime notizie di nuove esclusive per il loro ecosistema, e aver pregustato la possibilità di esplorare il mondo distrutto del capolavoro di Kojima, l’ambientazione norrena di God of War o il coloratissimo contesto di Kena, resteranno attanagliati dai dubbi.
Al momento nessuna notizia ufficiale rassicura gli appassionati e non è possibile tracciare ipotesi precise sul futuro di questi titoli. Certo è che Sony abbia aperto maggiormente il suo catalogo al PC, soprattuto in considerazione della foltissima schiera di utenti pronti a giocare le sue apprezzatissime produzioni e pubblicazioni, sia first-party che di sviluppatori esterni.