Combattere per se stessi
Nonostante il 2018 non è alle porte, si continua ancora a parlare di God of War. Perché questo gioco attira l’attenzione degli appassionati di videogiochi? Sicuramente la storia è avvincente e intriga i fan. Si profila un nuovo inizio per Kratos, che da uomo che vive all’ombra degli dei si trasforma in avventuriero, che combatte per soddisfazione personale, insieme al figlio Atrus.
Dopo aver esaurito il suo spirito di vendetta contro gli Dei dell’Olimpo anni addietro, Kratos ora vive come un uomo normale nel regno degli dei e dei mostri nordici. Qui deve combattere per sopravvivere, insegnando al figlio a fare lo stesso. Questa stupenda rivisitazione di God of War decostruisce gli elementi fondamentali che hanno caratterizzato la seria, quali il combattimento satisfattivo, la scalata mozzafiato e la potente narrazione, per poi fonderli insieme in un mix originale e innovativo.
Kratos, il protagonista, è di nuovo un padre. Come mentore e protettore di Atreus, un figlio determinato a guadagnarsi il rispetto che merita, è costretto ad affrontare e controllare la rabbia che lo ha caratterizzato da sempre. Dallo splendore dell’Olimpo, lo scenario cambia: foreste spaventose, montagne e caverne tipiche delle tradizioni norvegesi pre-vichinghe, sentieri bui e ostili. Questo è un regno decisamente nuovo alla storia, con il suo pantheon di creature, mostri e dei. Il giocatore dovrà esplorare ogni centimetro degli scenari di God of War.
Il gioco è in prima persona: la visuale introietta completamente il player nel mondo che sta percorrendo. Rispetto alle precedenti avventure, ora sarà possibile affrontare le intemperie con una nuova arma principale e nuove abilità. Si mantiene integra la sostanza di God of War.
Rimaniamo in attesa di altre pillole che il team di sviluppo vorrà fornirci per lenire la nostra curiosità sul titolo, che – dobbiamo ammettere – è alle stelle.