Già dal suo primo capitolo, Bright Memory aveva attirato a sé la curiosità dei giocatori grazie a un mix che faceva vedere una ottima realizzazione grafica, unita a un gameplay frenetico composto da elementi platform e scontri a fuoco e all’arma bianca.
Se poi si pensa che a realizzare tutto questo è stata una singola persona dello studio di sviluppo FYQD, il valore dell’opera aumenta a dismisura. Certo, Bright Memory: Infinite non è esente da difetti, ma riesce a divertire e coinvolgere il giocatore dall’inizio alla fine, senza mancare di esaltarlo nelle fasi più concitate del gioco. Andiamo a esaminarne gli aspetti.
Una trama leggera ma con un suo perché
La storia di Bright Memory: Infinite non è fra le più complesse o innovative viste negli ultimi tempi, ma comunque riesce a dare un senso alle nostre azioni e soprattutto a coinvolgerci direttamente in quello che sta accadendo, visto che ci accompagnerà visivamente per tutta la partita.
Ho detto visivamente perché la storia di Bright Memory: Infinite ci vede nell’anno 2035, dove uno strano fenomeno molto simile ad un buco nero si è manifestato nei cieli di tutto il pianeta, portando con sé manifestazioni climatiche, sotto forma di fortissimi temporali con fulmini, pioggia battente e vento. Questi fattori ci accompagneranno nei primi livelli del gioco, aiutandoci sin da subito ad immergerci nella situazione proposta.
La Supernatural Science Research Organization (SRO), ha schierato diversi agenti e ricercatori sul campo per cercare di venire a capo di quello che sta accadendo ma ottenendo scarsissimi risultati, se non la cruciale scoperta che questi avvenimenti sono collegati ad un evento Arcaico e a una storia ancora sconosciuta della fusione fra due mondi.
Noi vestiremo i panni di Shelia, un’agente operativa chiamata a investigare sui fatti e che dovrà scontrarsi non solo con i soldati operativi delle organizzazioni rivali, le quali sembrano non volere intrusi nelle loro indagini, ma anche con misteriosi guerrieri del passato che continuano ad apparire nel nostro mondo.
Bright Memory: Infinite, equipaggiamento per ogni evenienza
Il gameplay del titolo riflette volutamente l’impronta futuristica della storia; Sheila vestirà una speciale tuta EMP la quale gli permetterà di poter compiere azioni fuori dal normale, come il classico doppio salto e la corsa sui muri, utilissimi nelle sezioni platform, oltre che a diversi attacchi corpo a corpo, come degli attacchi con una lama energetica, onde d’urto che possono respingere i nemici, attirarli a sé e perfino farli levitare a mezzaria in balia dei nostri colpi e molti altri.
Da buon FPS che si rispetti, Bright Memory: Infinite offrirà anche una discreta varietà di armi con le quali affrontare le orde di nemici del presente e passato, ognuna con due modalità di fuoco, ovvero principale e speciale. Il feeling che si ha facendo fuoco con le armi è molto appagante, ma dovremo stare attenti a non consumare troppo in fretta le munizioni speciali le quali saranno limitate (anche se comunque ne avremo abbastanza) rispetto quelle normali.
Sheila disporrà di un vasto albero di abilità che ci permetterà spendendo i rispettivi punti, di ottenere nuove e utilissime skill e di potenziare quelle già apprese. I punti non si otterranno salendo di livello uccidendo i nemici, ma raccogliendo determinati oggetti sparsi sula mappa, meccanica che ci costringerà a tenere gli occhi aperti ed esplorare a fondo le mappe.
I livelli godono di un ottimo design risultando sia vari che graficamente ben realizzati, e introducono al loro interno sezioni platform dove saremo chiamati ad utilizzare le diverse abilità di Sheila per poter proseguire. Peccato purtroppo che gli elementi interattivi siano veramente ridotti all’osso ed è abbastanza un peccato vedere alcune casse rompersi per farci trovare delle munizioni e quelle subito dietro indistruttibili.
Gli scontri con i nemici del presente, non saranno molto impegnativi, a meno che non si giochi a livelli di difficoltà avanzati, con questi ultimi che verranno incontro senza cercare riparo e pronti ad essere crivellati di colpi. Altra storia invece con i guerrieri del passato, i quali saranno sempre ostici e ci costringeranno a duri scontri e a diversificare la nostra strategia, mescolando per bene parate, contrattacchi, corpo a corpo e armi da fuoco.
Avremo anche a disposizione un sistema di parata che come si può facilmente intendere servirà a ridurre i danni subiti, e se premuto con il giusto tempismo, ci permetterà di sbilanciare l’avversario facendolo vacillare o in caso di proiettili speciali, respingerli al mittente.
In Bright Memory: Infinite una menzione particolare va ad alcuni scontri contro i boss, davvero ben realizzati e impegnativi, e a sezioni action in situazioni improbabili che riusciranno a farci esaltare.
Tecnicamente parlando
Bright Memory: Infinite va elogiato sotto ogni punto di vista; stiamo parlando di un prodotto realizzato da una sola persona e che non lo farebbe pensare a nessuno. Una grafica ben realizzata, con diversi dettagli, ottimi giochi di luce e riflessi sul bagnato che dà il meglio di sé nelle sezioni veloci del titolo. Non c’è molta varietà nei nemici, ma è un difetto al quale si passa volentieri sopra.
Il comparto sonoro è molto adatto alla tipologia action del titolo, con una nota positiva in più per gli effetti sonori di armi e ambientali.
Il gameplay offre diverse opzioni su come affrontare i nemici, anzi a volte capiterà di dimenticarci di alcune azioni utilizzandole davvero poco. Se si decide di affrontare Bright Memory: Infinite con la combinazione mouse e tastiera, servirà un buon livello di abilità per padroneggiarne tutte le azioni disponibili.
Il gioco gira molto bene e in maniera fluida, mantenendo sempre un alto livello di FPS rendendo il tutto ancora più coinvolgente e adrenalinico.
Durante le mie ore trascorse su Bright Memory: Infinite, ho riscontrato qualche crash, verificatosi sempre dopo una sconfitta durante la schermata di caricamento. Fastidioso ma niente di insormontabile grazie anche ai frequenti checkpoint di salvataggio automatico.