Activision Blizzard sembra fare passi da gigante in merito alle accuse di discriminazione e molestie verso i propri dipendenti, ma la strada per una vittoria al 100% sembra essere ancora lunga. Almeno questo è quanto pensa ABK Workers Alliance nonostante la gioia ricevuta dopo l’ultimo successo; il trionfo in questione riguarda le concessioni per i lavoratori a contratto, condizioni ovviamente diverse dai dipendenti a tempo indeterminato dell’azienda.
https://twitter.com/BlizzJess/status/1457888913394044937
Tutto ciò è stato condiviso su Twitter da Jessica Gonzalez, facente parte del gruppo ABK Workers Alliance e senior test analyst. Il tweet ha riscontrato talmente tanto successo che sono stati tantissimi i dipendenti a congratularsi per il lieto evento, chiedendo una spinta maggiore per le altre promesse fatte dall’azienda.
“Abbiamo aumentato la nostra tariffa oraria minima per tutti i dipendenti temporanei a $17 all’ora. Le nostre agenzie partner hanno concordato di eguagliare il congedo per malattia che offriamo ai dipendenti temporanei Blizzard, aumentando il numero di ore di malattia maturate a nove giorni all’anno.”
Activision Blizzard farà partire le ferie pagate a gennaio dal prossimo anno, per ogni anno
In totale, i dipendenti temporanei avranno a disposizione 13 ferie pagate e ciò avverrà a gennaio del prossimo anno, per ogni anno in cui la persona lavorerà per la società. Visto che ciò sembrava non bastare, verranno introdotti programmi di crescita professionale e di apprendimento per tutti gli appaltatori; in passato erano state tante le testimonianze negative e, con questa soluzione, si spera possa migliorare.
“Abbiamo appreso dagli appaltatori di ABK che sono costretti a prendere un congedo non retribuito obbligatorio durante le vacanze, mettendoli in un’immediata crisi finanziaria e abitativa. Sostituire i lavoratori che aiutano a creare i prodotti che generano le entrare di ABK è disumano” veniva scritto su Twitter qualche mese fa, quando era stato chiesto di raccogliere le varie testimonianze dei lavoratori.