Dopo l’annuncio dell’uscita di Sifu, che arricchirà un mese di febbraio veramente incredibile con titoli del calibro di Horizon Forbidden West ed Elden Ring, è arrivato il momento di conoscere un po’ più da vicino quello che è il fulcro del titolo di Sloclap: il Kung Fu; o per meglio dire, il Pak Mei, la tecnica marziale usata dal nostro (o nostra) protagonista.
Il team francese ha già un ottimo storico per quanto riguarda le arti marziali. Un’ esperienza maturata durante lo sviluppo dell’ottimo Absolver, anche se stavolta il tutto è stato incentrato su un titolo totalmente single player, attingendo a piene mani dal Kung Fu e i film che hanno fatto la storia del genere.
E in effetti già dai trailer e gli spezzoni di combattimento visti fino ad ora, abbiamo potuto respirare quelle atmosfere tipiche dei film di Kung Fu del passato, caratterizzati da decine di nemici pronti a gettarsi addosso al protagonista all’interno di un locale notturno, lanciando bottiglie e facendo acrobazie tra i tavoli.
Ma vediamo ora, in termini di progettazione, come il team di Sloclap ha deciso di lavorare per creare il sistema di combattimento di Sifu.
Sifu: il delicato equilibrio tra realismo ed estetica
Trovare il giusto compromesso tra tecniche di combattimento veritiere e animazioni fedeli e una grafica accattivante e inquadrature coinvolgenti, è stata la chiave di lettura per la creazione del gioco. In Sifu, si è perciò voluto unire l’estetica dei classici film di Kung Fu al grezzo combattimento corpo a corpo dei film moderni come The Raid, Old Boy o John Wick.
Inoltre, come già sappiamo, il combattimento non sarà fine a se stesso, ma è stato costruito con l’intento di essere un veicolo per i valori di allenamento e miglioramento di se stessi, tipici del Kung Fu. Dare perciò l’impressione di imparare il Kung Fu, di migliorare e di lottare per raggiungere i propri obiettivi. Questo intento è stato realizzato sfruttando la meccanica dell’invecchiamento dopo ogni sconfitta.
La “struttura”
Questo sistema chiamato appunto “struttura”, meglio conosciuto come equilibrio, emula lo sbilanciamento dell’avversario, impedendogli di attaccare e di difendersi. Ci sarà un’indicatore che ci farà capire quando la struttura dell’avversario verrà spezzata, per poterlo finire con un potente colpo e mandarlo K.O. L’indicatore varrà sia per i nemici che per noi. In questo caso, saremo impossibilitati a combattere e a difenderci per un breve lasso di tempo, alla completa mercé degli avversari.
La barra della “struttura” si riempie ovviamente con il parare i colpi nemici, ma le opzioni di difesa introdotte da Sloclap saranno molto diversificate. Potremo schivare, parare i colpi deviandoli e così contrattaccare, oppure evitarli del tutto, abbassandoci o saltando con il giusto tempismo. Ciò è particolarmente utile per contrastare i colpi più potenti, impossibili da parare, o per recuperare velocemente l’equilibrio e contrattaccare.
Combo, stile di gioco e ambiente interattivo
In un titolo del genere, come Sifu, non potevano mancare le combo. Potremo difatti mischiare attacchi rapidi con colpi potenti, concentrandoci su un solo nemico oppure passando velocemente da un nemico all’altro. Ci vorrà un po’ di tempo per padroneggiare le diverse proprietà delle tecniche disponibili, ma poco a poco che avanzeremo in Sifu, sbloccheremo nuove abilità e sempre più opzioni a disposizione per creare il nostro stile di gioco.
Le abilità saranno utili soprattutto per affrontare più nemici contemporaneamente, vero fulcro dell’esperienza in Sifu. La sfida è stata trovare il giusto equilibrio nel far percepire a noi giocatori una sensazione di minaccia, senza che essa si tramutasse in sopraffazione per via delle troppe aggressioni da gestire tutte insieme.
Per evitare ciò, Sloclap ha deciso di usare un sistema di blocco dinamico della visuale, che permettesse di passare rapidamente e reattivamente da un bersaglio all’altro. Perciò è stato fondamentale che Sifu girasse nel modo più fluido possibile. E per questo motivo si è deciso di puntare su un’ottimizzazione del gioco che garantisse i 60 fps sia su PlayStation 4 (liscia e Pro) che PlayStation 5.
Inoltre non avremo solo le tecniche di Pak Mei, ma anche ciò che ci circonda potrà essere usato a nostro favore durante i combattimenti. Infatti alcuni elementi saranno interattivi, dai mobili con cui far inciampare i nemici agli oggetti lanciabili, armi improvvisate o tavoli da scavalcare, fornendo opzioni aggiuntive che ci garantiranno una buona libertà di approccio.
La concentrazione
Grazie alla meccanica della concentrazione, potremo contare su tecniche precise e potenti. La concentrazione è una risorsa che si carica durante il combattimento, riempiendo cariche sbloccabili progressivamente nel corso del gioco. Usare una carica di concentrazione rallenta il tempo e permette di scegliere un punto debole dell’avversario per eseguire una mossa devastante, ferendolo gravemente o rendendolo inoffensivo.
Sbloccando nuove abilità potremo accedere a diverse tecniche di concentrazione, in modo da adattare il nostro stile di gioco a situazioni specifiche che dovremo affrontare.
Ti ricordo che Sifu sarà disponibile dall‘8 febbraio 2022 su PlayStation 4, PlayStation 5 e PC (via Epic Games Store).