Dopo che ieri abbiamo conosciuto un po’ più approfonditamente il combat system di Sifu, eccoci oggi con un nuovo articolo sul titolo di Sloclap, nel quale andremo a scoprire il velo di maya sulle meccaniche di morte e invecchiamento che fin da subito hanno destato la curiosità di tutti noi appassionati.
A grandi linee sappiamo che una volta che il nostro protagonista andrà incontro alla morte, questi ritornerà in vita sì, ma invecchiato. Questa meccanica non solo è interessante a livello di gameplay, ma vuole anche rappresentare lo spirito del Kung Fu, che si basa sul concetto di continuo miglioramento di se stessi, di un’abilità tenuta in vita dalla pratica costante. In tal senso, una sola vita non può essere sufficiente a padroneggiare il Kung Fu.
Le domande sono tante: fino a quando potremo invecchiare? Esiste un game over vero e proprio in Sifu? L’invecchiamento fino a che punto condizionerà il gameplay? Ci renderà più deboli? In questo articolo cercheremo di dare una risposta a tutti questi dubbi, così da essere preparati per il giorno dell’uscita di Sifu, fissata per l’8 febbraio 2022.
In Sifu incarneremo lo spirito del Kung Fu
Il nostro eroe avrà solo vent’anni, quando sarà spinto dal desiderio di vendetta contro i membri di un gruppo di assassini che ormai detengono il potere sull’intera città. Ma il giovane studente non può concedersi il lusso di avere un’intera vita davanti a sé per migliorare il proprio Kung Fu e, quando imbocca la strada della vendetta, al tramonto, ha a disposizione una sola notte per trovare e sconfiggere tutti i suoi nemici.
La meccanica di morte e rinascita in Sifu è contestualizzata grazie all’uso di un artefatto: un antico ciondolo in grado di riportarlo in vita. Ma esso necessita di energia vitale per funzionare ed è per questo motivo che a ogni resurrezione il protagonista invecchierà.
E qui arriviamo alla risposta ad alcune delle domande poste in precedenza: invecchiare non ci renderà più deboli, ma avrà un impatto sulle nostre capacità. Infatti invecchiando avremo meno salute, ma più potere offensivo. E no, non influenzerà in alcun modo le abilità di combattimento e anzi, potremo completare il gioco con un personaggio di qualsiasi età.
Ma cosa succede una volta morti?
Avremo l’opportunità di tronare subito in azione, ma la schermata di morte è in realtà un ottimo luogo dove poter ragionare su ciò che si è sbagliato e apprendere dai propri errori. A livello ancora più pratico, è in questo menù che è possibile sbloccare nuove abilità e creare nuove opportunità per affrontare la situazione che ha portato alla propria sconfitta. Ma non è comunque l’unico luogo dove è possibile farlo.
Difatti potremo sbloccare le nostre abilità anche nel Wuguan dell’eroe, accessibile tra una missione e l’altra, e nei santuari presenti all’interno dei livelli.
Nei santuari potremo migliorare il nostro eroe, scegliendo tra diversi talenti ognuno dei quali dal costo e dai requisiti diversi. Le abilità e i talenti consentono di acquisire le caratteristiche di cui si ha più bisogno: più salute, più cariche di concentrazione, aumento della struttura massima, maggiore resistenza delle armi, ecc.
Inoltre, i potenziamenti non saranno persi dopo la morte e aggiunti al fatto che invecchiando avremo comunque un boost sulle nostre capacità offensive, sembrerà di essere praticamente invincibili. Ma…(perché c’è sempre un “ma”) tutto ciò non durerà per sempre.
Invecchiamento e il contatore della morte in Sifu
Eccoci nel cuore dell’articolo, nel quale scopriamo finalmente come funziona esattamente la meccanica d’invecchiamento di Sifu, semplice ma estremamente intrigante.
Più volte moriremo, più velocemente invecchieremo. Questa meccanica prende la forma di un contatore della morte: la prima volta che moriremo, invecchieremo di un anno. La seconda di due anni, la terza di tre e così via. Gli unici modi di far tornare indietro o di ripristinare il contatore è usare uno dei santuari o sconfiggere specifici nemici come i boss dei capitoli. Anche terminare un capitolo azzererà il contatore.
Ma occhio, azzerare il contatore non significa ringiovanire. Questo non sarà possibile in nessun caso. Perciò l’unica cosa che potremo fare è rallentare il processo d’invecchiamento. E qui arriviamo a un’altra domanda fondamentale: esiste il game over in Sifu? E al risposta è sì. Oltre una certa età, in noi non resterà più vitalità sufficiente a garantire il funzionamento del ciondolo e non torneremo più in vita. La nostra ultima morte sarà un game over definitivo.
Quale sia l’età limite non è dato saperlo naturalmente, ma lo scopriremo una volta che giocheremo a Sifu. Il game over porta alla perdita di tutti i potenziamenti e le abilità sbloccate, mentre alcuni elementi sono permanenti. Inoltre, il game over non comporta il dover ricominciare da capo l’intero gioco, ma dall’ultimo capitolo completato.
Infatti ogni volta che completeremo un capitolo del gioco, verrà creato un salvataggio con l’età che avevamo nel momento del completamento. Poi potremo proseguire al capitolo successivo o ripetere quello appena concluso per tentare di migliorarne l’esito. Oltre ai salvataggi, sarà possibile sbloccare permanentemente le abilità spendendo più punti esperienza, rendendole in questo modo disponibili fin dall’inizio di una nuova sessione di gioco.
Per finire, dopo il game over verranno conservati gli indizi che fino ad allora avevamo raccolto sui nostri cinque nemici. Questi indizi e gli elementi di trama scoperti si troveranno nel cosiddetto tabellone delle indagini, il quale mostra scorciatoie e stanze o porte nascoste svelate nel corso delle sessioni precedenti, consentendoci di tornare rapidamente in azione e continuare il nostro percorso di vendetta creato da Sloclap.