Activision Blizzard riceve un altro colpo e questa volta vede coinvolti il CEO, Bobby Kotick, e Jessica Gonzalez, organizzatrice delle proteste attualmente in atto. Qualche settimana fa, il Wall Street Journal ha riportato alcune dichiarazioni tra cui il fatto che Kotick avrebbe da sempre ignorato le moleste e le discriminazioni che stavano avvenendo all’interno dell’azienda. Il CEO della società statunitense non ha né smentito né confermato, ma Gonzalez conferma quanto detto insieme a una dura lettera di dimissioni.
Lascito che non riguarda solo il suo ruolo all’interno di Activision, ma anche all’interno dell’intero settore videoludico. Il messaggio è stato ulteriormente pubblicato sui social network della donna, oltre che su Slack, ed è possibile leggere le ultime parole rivolte rigorosamente a Kotick.
https://twitter.com/BlizzJess/status/1465714592189849613
“Tutti i prodotti della società soffriranno fino a quando non sarai rimosso dalla tua posizione di CEO. Questo può sembrare duro, ma hai avuto anni per aggiustare la cultura e guardare fin dove si è spinta attualmente l’azienda” ha scritto Gonzalez.
Activision Blizzard dovrebbe assumersi le proprie responsabilità, secondo Jessica
“I lavoratori sono solo molto stanchi. Siamo stufi di essere travisasti e maltrattati. Qualcosa deve cambiare. Se qualcuno non si assume responsabilità dall’alto, non succederà mai nulla” ha dichiarato Jessica in una dichiarazione qualche settimana fa.
Attualmente, Bobby starebbe valutando le dimissioni da Activision a seguito delle recenti scandali che lo vedono coinvolto, ma ancora non abbiamo notizie certe su questo andamento. Questa decisione sarà definitiva se non riuscirà a risolvere i problemi legali che stanno perseguitando l’azienda dal 2018 a questa parte. Ciò è stato dichiarato durante un incontro con il proprio gruppo subito dopo l’articolo pubblicato dal Wall Street Journal, poco prima dell’invio da parte di Bobby di un video destinato ai dipendenti.
Una cosa è certa: Activision Blizzard non farà parte dei The Game Awards 2021; ne abbiamo parlato nel nostro articolo approfondito.