Videogiochi come mezzo psicologico per indurre violenza nelle menti dei giovani: ecco nuovamente i media all’attacco dell’industria videoludica. Questa volta le accuse derivano da un evento molto spiacevole accaduto negli USA; un giovane di 15 anni ha preso sotto scacco un istituto di Oxford, portando alla morte tre ragazzi. Sono partite subito le indagini ed è immediatamente saltato all’occhio di un sito americano (Inside Edition) come il giovane abbia preso ispirazione da un titolo fin troppo conosciuto.
Il motivo principale di questa adozione videoludica è stato quello di poter avere uno stile più caratteristico rispetto alle tantissime altre stragi accadute in passato, almeno da quanto viene riportato dal giornale online. A portare questo dettaglio alla luce è stata una citazione fatta da parte del ragazzo: “I am become Death, the destroyer of worlds”. La riconosci? Deriva direttamente da Fallout 4, detta più esattamente da Nick Valentine nel DLC Far Harbor.
Videogiochi: hanno realmente loro la colpa?
La frase presa come citazione fa riferimento a quando J. Robert Oppenheimer, capo del Progetto Manhattan, nella realtà vide lo scoppio della bomba atomica. Un evento completamente diverso da quello accaduto nel Michigan, fortunatamente, e che non vede alcun tipo di legame tra il videogioco e ciò che è accaduto. Se non un omaggio del prodotto videoludico verso il fisico che disse tali parole in un’intervista tempo dopo, sconvolto da quanto era successo.
Help me. Please. I'm at the store, and I'm trying not to scream. https://t.co/nbG5l96ZI2
— Grubb (@JeffGrubb) December 4, 2021
La tragica sparatoria è avvenuta il 30 novembre dell’attuale anno e ancora non sono stati trovati dei veri e propri collegamenti che riportino una reale influenza tra il videogame e il ragazzo. Tranne per il video postato dall’autore dell’episodio dove annuncia il suo arrivo alla scuola.
A quanto risulta dal report ufficiale, la polizia locale ha preso provvedimenti non solo verso il giovane, ma anche contro i genitori. Infatti avrebbero regalato al figlio una pistola, una vera arma da fuoco. Parliamo dello stesso oggetto usato contro i compagni di scuola e, tutto ciò, ha portato all’arresto immediato.