Final Fantasy VII Remake è uno dei videogiochi più apprezzati della generazione appena conclusa, un titolo dallo sviluppo tortuoso, costoso e molto complesso che era attesissimo dai milioni di fan del capitolo originale sparsi per il mondo.
Come ormai sappiamo, tuttavia, Square Enix, spesso prende decisioni commerciali parecchio controverse e non molto amate dai videogiocatori. Qualche mese fa, quando ancora non era passato un anno dal rilascio ufficiale di questo rifacimento su PlayStation 4, il videogioco era stato incluso tra i giochi del PlayStation Plus, generando un boom di sottoscrizioni a questo abbonamento.
Tuttavia una notizia, di lì a poco, fu molto discussa dagli appassionati. La versione scaricata con il Plus non avrebbe infatti permesso di scaricare l’upgrade per PlayStation 5. Questo fece infuriare gli abbonati che percepirono tale mossa come molto scorretta, sia da parte del publisher sia da parte della stessa Sony.
Recentemente il gioco è tornato a far parlare di sé per via del suo rilascio su PC e le relative performance davvero poco stabili e bilanciate. Tuttavia sono emersi anche dei dettagli molto positivi.
Final Fantasy VII Remake e l’upgrade next-gen
Attraverso un post twitter dell’account ufficiale del gioco, gli sviluppatori hanno annunciato che adesso sarà possibile, per tutti coloro i quali avevano riscattato il titolo nel mese di marzo su PlayStation Plus, accedere all’upgrade next-gen in maniera totalmente gratuita, come chiunque lo abbia acquistato direttamente.
Oltre questo, sarà anche previsto uno sconto per l’acquisto del DLC legato all’introduzione di Youffie, che era incluso nella versione PlayStation 5 ed acquistabile a parte per i possessori della versione old-gen.
L’upgrade, pur non stravolgendo il gioco base, sblocca il frame-rate e migliora sopratutto il sistema di illuminazione, risolvendo anche alcune problematiche legate a texture in bassa definizione o addirittura assenti nel gioco base.
Nonostante Square Enix sia sempre percepita come una delle aziende meno attente ai consumatori, per una volta possiamo invece essere testimoni di una mossa a favore degli stessi.
Questa scelta, probabilmente, è legata al considerevole numero di lamentele ricevute e dalla necessità, per la stessa azienda, di ripulire la sua immagine, anche alla luce dell’introduzione del prezzo di 80 euro dei suoi nuovi prodotti su Epic Games Store.