Bentornato nella rubrica settimanale di Player One: la rubrica dedicata alla biografia dei personaggi più iconici dei videogiochi. Settimana scorsa abbiamo parlato del Comandante Shepard della serie Mass Effect, passiamo il testimone al nostro prossimo personaggio.
Oggi parleremo di Andrew Rayan, il capo della cittadina sommersa nell’oceano di Rapture.
Anche se la seconda protagonista in ogni capitolo di BioShock è la città, colui che ne è a comando è un personaggio importante da conoscere e comprendere per apprezzare a pieno l’opera.
Prima di iniziare bisogna fare una premessa: parleremo del suo personaggio facendo spoiler sul gioco e sul libro predecessore degli eventi. Quindi, se sei interessato a conoscere i retroscena di Rapture e del suo fondatore senza che ti vengano fatti spoiler, non leggere oltre.
Rapture: la città impossibile
Rayan ci viene introdotto per la prima volta facendo ingresso nel faro in cui cercheremo riparo in seguito all’ammaraggio dell’aereo con una sua grossa statua che sorregge uno striscione che recita “Nessun Dio o re. Solo l’uomo”. Proseguendo all’interno del faro l’unica strada percorribile sarà delineata da delle scale che scenderanno fino a condurci dove si trova una batisfera e una leva da tirare al suo interno. Tirando la leva la batisfera si immergerà e andremo sempre più nelle profondità dell’oceano Atlantico. Sarà a questo punto che verrà proiettata uno un filmato in cui sentiremo la sua voce registrata:
“Sono Andrew Ryan e sono qui per porvi una domanda: un uomo non ha diritti sul sudore della sua fronte? No, dice l’uomo di Washington. Appartiene ai poveri. No, dice l’uomo in Vaticano. Appartiene a Dio. No, dice l’uomo di Mosca. Appartiene a tutti. Io rifiuto queste risposte. Piuttosto scelgo qualcosa di diverso. Scelgo l’impossibile. Scelgo: Rapture!”
Quando riemergeremo nell’ingresso della città, da una radio un uomo di nome Atlas ci farà da guida per uscire da Rapture, o quel che ne resta, chiedendoci in cambio solo di aiutarlo a ricongiungersi con la sua famiglia. Il nostro scopo sarà trovare una via di fuga, mentre Rayan farà tutto ciò che è in suo potere per ostacolarci, anche ucciderci.
Andrew Rayan: l’unione di un personaggio vero a una storia fantastica
La particolarità del suo personaggio è essere ispirato da una persona realmente esistita: Ayn Rand, autrice de “La rivolta di Atlante”, libro che ha ispirato BioShock. Questo libro racconta di una città ideale in cui le menti più ricche e brillanti, stanche delle politiche per salvare le attività di persone meno competitive e che rischiano il fallimento, decidono di rifugiarsi in una città nascosta sulle montagne e protetta da ologrammi e altre tecnologie super avanzate in cui il progresso prospera e supera le normali aspettative.
Rayan e Rand condividono le origini: entrambi sono di origini ebraiche nati nella Russia dello zar Nicola II, presa poi in mano dai sovietici di cui non hanno mai seguito gli ideali. Per fuggire dal regime si trasferiscono negli Stati Uniti, il paese delle opportunità e del liberismo, e cambiano nome per sfuggire all’URSS.
Ed è qui che i due divergono: Rand ha proseguito la sua carriera, iniziata già in Russia, da scrittrice di sceneggiati per il cinema ad autrice di saggistica e romanzi. Le sue opere le hanno garantito successo e stabilità economica, oltre al divulgarsi delle sue idee obiettiviste. Mentre Rayan, ha fondando la Rayan Oil, diventando uno degli uomini più ricchi d’America grazie a un giacimento di petrolio che ha scoperto vicino a una sua proprietà.
A partire dal 1930, in risposta al crollo della borsa di Wall Street, sono iniziate le politiche di welfare e assistenzialismo che richiedevano con i soldi delle tasse di finanziare servizi e attività per le classi più disagiate. Rayan, disgustato dal vedere gli ideali liberisti macchiati dal socialismo e dal collettivismo, decide di fondare una città che si sorregge sulla idea economica e filosofica dell’obiettivismo: un mercato che si autoregola, senza alcun input esterno, senza autorità o governi.
BioShock: il crollo del sogno obiettivista
Rapture apre le porte nel 1946 ospitando le menti più geniali, ultimando la costruzione nel 1951. La città conosce un enorme progresso economico e una solida stabilità politica agli inizi, ma ciò non dura. Senza uno stato o un capo al comando a imporre delle leggi di mercato ognuno faceva ciò che era in suo potere per rimanere ai vertici, anche concorrenza sleale.
Come se ciò non bastasse, essendo quella società fondata sull’idea che qualsiasi atto di carità, supporto sociale ed economico debba essere disprezzato era impossibile dare una mano a chi ne aveva bisogno. Pian piano la forbice sociale si stava aprendo sempre di più.
Essendo la città esclusiva per chi aveva ricevuto un invito e che vietava il ritorno o anche solo il contatto con la superficie, un nuovo nome emerge nell’economia della città: Frank Fontaine. Fontaine inizia un’attività di contrabbando con merci della superficie che ha molto successo e inizia a venir notato dagli abitanti. Inizialmente Rayan disprezza quest’uomo, ma non vuole tradire il principio di libertà economica che ha sempre sostenuto.
L’attività di Fontaine diventa ancora più redditizia quando, insieme a una dottoressa, Brigid Tenenbaum, scopre delle cellule staminali contenute in una lumaca di mare che è in grado di ricombinare il DNA e dare dei poteri. Il commercio di ADAM e Eve, il suo carburante, cresce a dismisura, incrementando la domanda, perché dava dipendenza.
Rayan, iniziando a sentirsi minacciato da Fontaine, incorpora la sue industre e cerca di assassinare Fontaine, che riesce fingere la sua morte.
Nascosto nei piani bassi della città, dove la classe povera a stento si tiene in vita, si fa conoscere con un nuovo nome: Atlas, e decide di diventare il capo della rivolta dei lavoratori.
L’attacco avvenne 31 dicembre 1958, la notte di capodanno e non si è mai ufficialmente conclusa. E quella che doveva essere una lotta di classe si è tramutata in una lotta per l’ottenimento dell’ADAM.
Ed è così che siamo arrivati alla Rapture di inizio gioco.