Gli ECOgames occupano uno spazio particolare della nostra era. In qualità di videogiocatori non prestiamo spesso attenzione all’ecologia nei nostri ambienti virtuali. Dopo tutto se lasciassimo un’arma o un’oggetto nelle mappe sconfinate della serie Fallout, chi se ne accorgerebbe? Certo esistono anche giochi sandbox come Stardew Valley o Minecraft dove ogni “rifiuto” ha una propria funzione all’interno del sistema, ma come si può far capire questo messaggio sia agli adulti che ai piccini? Ecco l’ethos dietro l’ultimo progetto di HERA group.
Gamification?
Il gruppo HERA, azienda leader nei servizi ambientali, ha ingaggiato il programmatore Samuele Sciacca e il pixel artist Manolo Saviantoni (The_Oluk) per creare gli ECO games: un’esperienza videoludica unica nel suo genere. L’idea di fondo è l’esatto opposto della gamification, anzichè applicare le regole dei giochi alla vita quotidiana, si applicano i temi della vita quotidiana ai videogiochi.
Lo scopo? Sensibilizzare le giovani generazioni sulla raccolta differenziata. Questa serie di minigiochi, gratuiti e disponibili su qualunque dispositivo dotato di un browser, ci insegnerà attraverso meccaniche datate ma comprovate (memory, labirinti, pong) qual è il bidone giusto per ciascun rifiuto. Proprio come nella vita reale, piccoli gesti quotidiani possono fare la differenza. L’unica pecca di questo progetto è che non sensibilizzi anche le multinazionali.
Premi in palio
Come ciliegina ciliegina sulla torta, se l’estetica rétro, la homepage personalizzata con i monumenti della vostra città e le musiche pseudomonofoniche non fossero abbastanza accattivanti per voi, registrandosi sul sito si può competere con gli altri giocatori per ottenere premi green tra cui, una felpa, una t-shirt, dei semi di basilico o prezzemolo, o un adesivo laminato.
Dati alla mano
Secondo i dati 2020 dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), è in generale in aumento la percentuale di raccolta differenziata nazionale, che passa da poco meno di 10 milioni di tonnellate a 18,5 milioni. Tuttavia gli obiettivi della UE sono ancora più ambiziosi: 55% di riciclo rifiuti urbani entro il 2025, il 60% al 2030 e il 65% al 2035. Quindi questi giochi sono la prima, si spera, di molte iniziative per la salvaguardia ambientale.