Secondo un articolo pubblicato da Wall Street Journal la catena internazionale di vendita videogiochi GameStop cerca di portarsi sulla cresta dell’onda investendo denaro nelle neonate valute virtuali del web 3.0. Nello specifico la compagnia sta cercando aziende e individui disposti a partecipare alla creazione del proprio NFT (Non Fungible Token). Ma come funzionano?
Non Fungible Token o NFT
Per farla molto semplicemente gli NFT sono una forma di valuta virtuale a cui corrisponde una catena di di dati, che in linea teorica non può essere modificata o decriptata se non provando infinite combinazioni, ma che non ha un corrispettivo valore in denaro e quindi non può essere scambiata per beni e servizi come l’euro o il dollaro, per capirsi.
Ti starai chiedendo a cosa serve dunque e perché la gif di Nyan Cat sia stata venduta per per quasi 600.000 dollari se non hanno un valore reale. Ebbene ti stupirai di quanto assomigli a delle pratiche che probabilmente utilizzi tutti i giorni. Quello che un NFT ti vende è la proprietà di un contenuto digitale.
I rischi in questi tipi di investimenti sono principalmente 2: come per le valute “reali” (euro dollari e yen) il valore del NFT dipende esclusivamente da quanto sono disposti gli utenti a dargliene, e allo stesso tempo, il certificato digitale non influisce per niente sul contenuto in sé. Se il sito in cui è stato caricato il contenuto decidesse di rimuoverlo, il tuo investimento di svariati milioni di dollari andrebbe in fumo.
Le catene di distribuzione digitale come Epic Games e Steam funzionano più o meno sullo stesso principio: i giocatori non acquistano il contenuto in sé, bensì una licenza virtuale per utilizzarlo finché il gestore o il proprietario di turno del contenuto non lo rimuove o chiude i battenti.
Il salto di GameStop nel Web 3.0
GameStop sta cercando quindi di accaparrarsi quella fetta di capitale digitale nella speranza che esploda, come sono esplose a loro tempo le BitCoin, e di arginare le perdite dovute all’estensione a macchia d’olio dei contenuti digitali. Sarà una trovata pubblicitaria? Oppure gli investimenti daranno i loro frutti? Sarà il tempo a dircelo.