5 cose da non dire ad una giocatrice, esperta o meno, sono fin troppo poche. Dovrebbe esistere un elenco immenso di frasi o parole che andrebbero vietate; quest’ultimi, infatti, sono tantissimi e spesso feriscono chi si trova a interloquire con un amico, un conoscente o con il proprio partner. Inoltre possono causare un danno psicologico non indifferente.
Ti basterà guardare nei vari gruppi social su Facebook per constatare quanti commenti vengono rivolti alle giocatrici. Alcuni sono innocenti, altri sono carini, ma esistono anche quelli che fanno storcere il naso. In questa lista non li riportiamo tutti quanti, ma ti porteremo degli esempi da tenere sott’occhio.
Sei pronto? Ecco le 5 cose da non dire ad una giocatrice tutte da appuntarsi e, magari, potresti arricchire l’elenco chiedendo alle tue amiche che cosa ne pensano.
5 cose da non dire ad una giocatrice: iniziamo con “Oddio, sposami!”
Sentirsi dire le stesse identiche cose, le stesse affermazioni che ci fanno roteare gli occhi talmente tanto all’interno della scatola cranica da sembrare The Undertaker, non è mai bello. Avrei voluto iniziare questo paragrafo con altre dichiarazioni decisamente più leggere, ma quella che stai per leggere risulta essere al primo posto nei sondaggi: “Oddio, sposami!”. Sono in molti a iniziare una conversazione così, tanto da risultare quasi scontata.
Potrebbe sembrare una richiesta carina, buttata lì per dire e strappare un sorriso, ma no; ciò che viene inteso è che essendo io una giocatrice, tutta me stessa può passare in secondo piano. Ciò che deve risaltare è il mio essere gamer e, poiché esiste ancora lo stereotipo che le donne non possono/riescono a giocare diventando un fenomeno più rari che popolare, di come basti per “provarci”. La mia intelligenza? Sparita. I miei pregi? Spariti. Magari sono una brutta persona, ma non importa: essere una videogamer è essenziale per poter avere l’attenzione di qualcuno.
Questa piccola, breve, frase mette in soggezione l’utente che non può fare altro che lasciar perdere o buttarla sul ridere. Cosa potrebbe mai rispondere qualcuno a tale richiesta? Esistono altri modi per poter elogiare la passione appena annunciata dalla ragazza e, sicuramente, verranno ben apprezzati.
“Sei fidanzata? Beh, peccato…”
La diretta conseguenza della frase scritta nel paragrafo precedente, è questa: “Sei fidanzata? Peccato…”. Può fermarsi qui, con i classici puntini di sospensione, oppure continuare e sfociare in un dialogo fatto di flirt strani e decisamente poco carini. Sai perché questo dialogo entra direttamente al secondo posto della top 5 cose da non dire ad una giocatrice? Perché ti fa sembrare disperato, una persona a cui basta vedere una donna per andare in brodo di giuggiole; non è bello, non è carino e fa sentire la gamer ben poco apprezzata per le sue qualità.
Non c’è bisogno di sfociare in domande del tipo “Stai con qualcuno?”; se quell’utente ti piace, prova a parlarci normalmente e magari fatevi qualche partita online. Potrebbe nascere una bella amicizia oppure chissà: mai dire mai nella vita, ma sicuramente l’approccio iniziale è quasi essenziale. Avvicinandoti con richieste strane non farai altro che mandar via delle buone opportunità. Lo scoprirai con il tempo se sta con qualcuno e lei vedrà lo stesso.
No, non voglio che questo articolo diventi una top 5 consigli su come rimorchiare una ragazza, perché non siamo in uno di quei giornaletti per adolescenti in edicola. Questa regola vale per qualsiasi tipo di appuntamento o incontro, che sia amoroso, amichevole o professionale. Inoltre, non immagini neanche lontanamente quanto sia un sollievo non vedere la stessa identica domanda. Ricordati che essere fidanzati non implica il dover mettere un muro tra di voi: potete cooperare per sconfiggere il team avversario tranquillamente, senza troppe remore.
“Guardate, un’altra gamer girl!”
Forse non mi sono spiegata: siamo gamer. Punto; non c’è bisogno di inserire “girl” alla fine della frase. Non ha minimamente senso, specialmente se pensi che nessuno ti verrà mai a dire “Sei un gamer boy”. Indicare il genere o l’identità di una persona non fa di lui più o meno bravo nel gioco. E non c’è motivo di dividere i giocatori per categorie, quando tutti fanno la stessa, medesima, attività. Inizialmente poteva essere un onore essere chiamate così, parlando di anni e anni fa quando ancora i pregiudizi la facevano da padrone; nel corso del tempo, però, chiamare una persona “gamer girl” ha preso una nota decisamente dispregiativa.
Paola Coltellesi, una volta, fece un lungo monologo su come la connotazione femminile di un determinato termine prendesse una nota negativa rispetto alla controparte. Un gatto morto è un animale che ha perso la vita, mentre una gatta morta… ci siamo capiti. Lo stesso è successo nel mondo videoludico. Esiste una categoria di ragazze che, durante le sessioni di gioco, scoprono lembi di pelle o adottano atteggiamenti provocatori per portare su di sé attenzione e, perché no, soldi dai donatori.
Tra le 5 cose da non dire ad una giocatrice c’è anche il termine gamer girl, usato principalmente per denominare tale categoria di donzelle su Twitch o altre piattaforme analoghe. Come in tutte le cose, l’essere umano ha iniziato a dargli toni sempre più oscuri e bui, fino a diventare un insulto alla persona. Siamo gamer, non siamo utenti in cerca di attenzioni dal genere maschile.
“Non è possibile che tu sia di questo Elo”
La prima cosa che una giocatrice si chiede è: perché? Non capirò mai tale affermazione (non che le precedenti siano accettabili) e ancora oggi non ho mai trovato qualcuno in grado di spiegarmi una risposta sensata. Ciò che mi viene detto è: “Sei una donna, quindi giochi support o qualcuno ti boosta”. Giuro che rimango immobile per almeno quattro minuti a fissare il vuoto e succede ogni singola volta. Essere una giocatrice vuol dire essere incapaci? Conosco tantissime ragazze che svettano tra le classifiche dei migliori giocatori del mondo e il loro ruolo all’interno del gioco è molto lontano dall’essere support.
Questa discriminazione è nota specialmente nei MOBA come League of Legends, dove si presume che una ragazza non abbia le mani adatte per poter giocare a titoli del genere. Guerre tra generi che sembrano non finire più e che ancora fanno rimanere a bocca aperta, specialmente nel 2022. Le donne possono fare le stesse cose o addirittura essere più brave di moltissimi giocatori del sesso opposto ed è frustrante doverlo ricordare. Questo paragrafo dovrebbe essere diviso a metà, perché nella top 5 cose da non dire ad una giocatrice c’è la completa discussione.
Vuoi sapere il perché? “1vs1” è ciò che viene richiesto sempre dal giocatore di turno; viene richiesta una prova concreta dell’abilità della gamer, come se ciò che viene dimostrato dalla piattaforma o dalla persona stessa non fosse sufficiente. Abbiamo le capacità tali da poter fare grandi cose nelle partite, qualsiasi esse siano, e ancora oggi dobbiamo leggere cose del genere. Non dirle mai, assolutamente, perché potresti rimanere scottato sia dalla ragazza di turno, sia da altri giocatori del sesso opposto che tiferanno per lei solo per farti un dispetto.