Era il lontano 2001 quando in un freddo autunno fu messa sul mercato una delle console portatili che rese certamente iconico il nome di Nintendo nel panorama console: Game Boy Advance. Con questa piccola performante console sono nati tantissimi titoli che hanno fatto passare ore e ore di divertimento ai giocatori più accaniti, passando da Metroid Fusion e Metroid Zero Mission, fino ai vari The Legend of Zelda e Final Fantasy, senza tralasciare Golden Sun e… Pokémon.
Il brand dei mostriciattoli tascabili seppe imporsi con grande forza all’interno del parco titoli Nintendo, al punto tale da far risultare come i titoli più venduti sulla piccola portatile i due principali giochi di terza generazione del mondo Pokémon: Pokémon Rubino e Pokémon Zaffiro, usciti nell’estate del 2003.
In quello stesso anno, a qualche mese di distanza, fu messa in commercio una nuova console portatile marchiata Nintendo, con migliorie e aggiornamenti tali da far esplodere un boom di vendite: viene venduto ufficialmente nel marzo del 2003 il Game Boy Advance SP.
Con un nuova console e due giochi che seppero catturare il cuore di tutti i giovani allenatori, Nintendo seppe apparecchiare un’offerta videoludica tanto grande quanto interessante, al punto da portarsi quasi al pari concettualmente con PlayStation e Xbox, che in quel momento presentavano console unicamente fisse e non portatili.
Naturalmente i tempi andarono avanti, e così anche l’evoluzione dei titoli assieme alla console. Ci proiettiamo nel 2005: i titoli di terza generazione del mondo Pokémon hanno letteralmente spopolato tra tutti gli allenatori, riscuotendo un successo tale da spingere Nintendo e Game Freak a cavalcare ancora una volta l’onda della regione di Hoenn, in una chiave aggiornata e molto più dinamica: fu così che arrivò sul mercato Pokémon Smeraldo, terzo titolo della serie Pokémon su Game Boy Advance.
Il titolo in questione divenne da subito il preferito di molti allenatori: questo perché Game Freak riuscì a offrire ai giocatori una nuova avventura… seppur il viaggio nella regione di Hoenn si rivelasse sempre lo stesso, eccetto che per alcuni dettagli. Rimbocchiamoci le maniche, prepariamoci alla cattura e tuffiamoci insieme in questo lungo viaggio all’interno della regione di Hoenn, scoprendone segreti, novità… e anche dei piccoli trucchetti!
La tua avventura comincia da qui: Albanova, la tua città natale!
Non appena si inizierà il gioco si verrà immediatamente catapultati in azione: un furgoncino traslochi ci porterà ad Albanova, piccolo paesino immerso negli alberi dove si troverà la casa del nostro personaggio, la casa del rivale e il Laboratorio Pokémon, gestito dal Prof. Birch. Dopo i primi dialoghi iniziali, il percorso di gioco ci porterà a dare uno sguardo verso un percorso che porta al di fuori di Albanova: all’interno di quest’ultimo potremo notare il Prof. Birch inseguito da un pokémon selvatico, implorando il nostro aiuto.
Ci verrà richiesto di prendere una delle tre pokéball presenti nella borsa poggiata sull’erba. All’interno di queste pokéball saranno presenti i tre starter della generazione, ovvero Treecko, Torchic e Mudkip. Una volta fatta la propria scelta partirà la lotta col selvatico di turno da sconfiggere.
Una volta fatto ciò, per sdebitarsi dell’aiuto ricevuto, il Porf. Birch ci regalerà lo starter scelto, dando anche la possibilità al nostro rivale di prenderne uno a piacere. Questo sarà l’inizio dell’avventura Pokémon su Game Boy Advance, considerata da molti come una delle più belle e affascinanti di sempre.
Pokémon Smeraldo in cosa differisce dagli altri due titoli di terza generazione?
Pokémon Smeraldo è stato, ed è ancora tutt’oggi, un titolo piuttosto amato all’interno della community degli allenatori di vecchia data. Nel titolo si constata una possibilità ed un’aria di aggiornamento che fa in modo da rendere quasi obsoleti e monotoni i precedenti titoli di terza generazione.
Parlando sul livello pratico, ciò che balza agli occhi a primo impatto sono le animazioni dei mostriciattoli tascabili, rese molto più attive anziché passive come nei precedenti due titoli della saga. Adesso i pokémon, oltre al loro verso, sono animati fisicamente, permettendo dunque una visione più interattiva rispetto che ad una staticità accompagnante titoli come Pokémon Rubino e Zaffiro.
Altra piccola differenza comunque degna di nota, a scopo puramente estetico, sono le targhe identificative di percorsi e città, le quali compariranno in alto a sinistra con un proprio pattern di colori personalizzato, oltre che ad una grafica totalmente inedita.
Per ciò che invece riguarda la trama vera e propria si riscontreranno tre variazioni che andranno ad arricchire significativamente il gioco, permettendo al giocatore di allungare di molto le ore impiegate all’interno del titolo. Da nuove sfide a nuovi personaggi, ciò per cui Pokémon Smeraldo è famoso è il famoso Parco Lotta.
Il Parco Lotta, un luogo dove solo gli allenatori più forti possono recarsi: parola di Scott!
Il Parco Lotta è un luogo disponibile soltanto dopo aver battuto la Lega Pokémon. Si tratta di un complesso di edifici situato su un’isola non meglio specificata all’interno della mappa, raggiungibile per la prima volta tramite trasporti marini, poi successivamente tramite la MN Volo. Il primo personaggio che ce ne farà menzione sarà Scott, un NPC che ci darà, durante il corso dell’avventura, numerosi informazioni utili sulle lotte, tattiche e tecniche da utilizzare.
Il modo più veloce per essere ricontattati da lui è tramite il Pokénav, un dispositivo utile a contattare tutti gli allenatori incontrati e registrati, al fine di risfidarli ogni volta che lo si desidera, previa chiamata, al fine di ottenere molti più punti esperienza sostituendo così un metodo di allevamento lento, come quello che potrebbe essere l’allevamento con gli incontri di pokémon selvatici in natura.
Una volta battuta la Lega Pokémon, Scott ci dirà che esistono altri luoghi in cui mettersi alla prova, ovvero il Parco Lotta. Una volta all’interno del Parco Lotta ci si potrà recare in una delle 7 strutture, per combattere contro allenatori formidabili e dai mostriciattoli tascabili di ogni tipo: Serpe Lotta, Dojo Lotta, Torre Lotta, Azienda Lotta, Palazzo Lotta, Piramide Lotta e Cupola Lotta.
Una volta ottenuto un numero sufficientemente alto di vittorie consecutive all’interno delle strutture, sfidando più allenatori in successione con diverse modalità e regole per ogni edificio, si avrà la possibilità di sfidare l’Asso Parco della struttura, una figura simil Capopalestra, che una volta sconfitto ci consegnerà il Simbolo Abilità (equivalente di una medaglia), il quale sarà la prima volta placcato d’argento, mentre la seconda volta sarà placcato d’oro.
Rocco: da Campione della Lega a semplice appassionato di minerali, rocce e fossili
Altra novità molto importante a livello di trama riguarderà Rocco Petri, altro NPC. In Pokémon Rubino e Pokémon Zaffiro era il Campione della Lega Pokémon; in Pokémon Smeraldo si ritroverà ad essere un semplice allenatore, appassionato di minerali, rocce e fossili. Attenzione però, il suo scopo non si riduce unicamente a questo: dopo aver battuto la Lega Pokémon, di cui Adriano è il Campione, potremo trovare Rocco alle Cascate Meteora che ci sfiderà, sfoderando il team più difficile da battere all’interno di tutto il gioco, una sorta di boss finale:
- Skarmory, livello 77
- Cradily, livello 76
- Claydol, livello 75
- Aggron, livello 76
- Armaldo, livello 76
- Metagross, livello 78
Latios o Latias? A te la scelta!
Ultimo particolare degno di nota da marcare è la scelta del Pokémon Errante di turno. Se in Pokémon Rubino si sarebbe potuto incontrare Latios e in Pokémon Zaffiro si sarebbe potuto incontrare Latias, in Pokémon Smeraldo la scelta ricade sul giocatore: dopo aver battuto la Lega Pokémon ed essere tornati ad Albanova, bisognerà interagire con la mamma del protagonista, la quale starà vedendo la televisione, domandandoci di che colore fosse il pokémon mostrato sullo schermo, scegliendo tra rosso o blu.
Scegliendo rosso avremmo potuto incontrare Latias, viceversa scegliendo blu avremmo potuto incontrare Latios.
Errori di programmazione: Uovo Peste e abuso di… una bacca!
Pokémon Smeraldo è stata casa di numerose leggende metropolitane e trucchetti, più o meno facili da portare a compimento, partendo da un semplice salvataggio corrotto, arrivando ad un vero e proprio abuso della cartuccia di gioco! Primo tra tutti si può trovare l’Uovo Peste.
L’Uovo Peste non è altro che un sistema di autodifesa attuato da Game Freak a discapito degli allenatori furbacchioni, che importando o creando mostriciattoli tascabili clonati, ad esempio, si sarebbero ritrovati improvvisamente in squadra questo misterioso pokémon.
Definito anche come Bad Egg in inglese, l’Uovo Peste compare quando nella cartuccia sono presenti dati modificati, impossibili da riprodurre nei normali calcoli abitudinali: se ad esempio si insegnerà, tramite trucchi, l’attacco Lanciafiamme ad uno Squirtle, nella cartuccia si riscontrerà un cambio radicale dei dati di caricamento e gestione, andando così ad innescare questo meccanismo di autodifesa, trasformando lo Squirtle d’esempio in un Uovo Peste, che se rimasto in squadra con altri mostriciattoli tascabili o in box accanto ad altri pokémon, trasformerà chiunque abbia accanto a se… in Uovo Peste!
Bisogna dunque conservarlo in un box completamente da solo, non utilizzandolo mai in lotta, pena il freeze del gioco e la probabile perdita dei dati di salvataggio!
Se invece si vuole percorrere ancora la strada più veloce verso l’ottenimento di qualsiasi mostriciattolo tascabile senza partecipare ad eventi o simili, sappi che è possibile, ma ad un caro prezzo: la probabile corruzione della cartuccia di gioco, rendendola quindi potenzialmente inutilizzabile.
Attraverso l’utilizzo di una bacca, la Baccagrana, si potrà fare qualcosa di effettivamente unico: giocare avendo l’intera squadra esausta. Questo avviene per mezzo dell’effetto attivo della bacca stessa: se utilizzata su un Pokémon, questa bacca lo renderà più amichevole, riducendone però i Punti Salute. Dunque se utilizzata su un mostriciattolo tascabile che ha un solo Punto Salute, quest’ultimo diverrà esausto, potendo così andare nell’erba alta a combattere contro altri allenatori o pokémon, mandando in campo un mostriciattolo esausto, cosa non possibile.
Questo causerà una profonda corruzione dei dati di gioco, la quale se sfruttata a dovere e minuziosamente, porterà alla generazione di un uovo dal quale nascerà, attraverso la conoscenza di determinati dati e stringhe di codice ad essi associati, un pokémon di qualsiasi tipo, livello e abilità. Perfino un Jirachi!
Un grande classico senza tempo: Pokémon Smeraldo è stato l’infanzia e l’adolescenza di ogni allenatore
Guardando con gli occhi d’oggi indietro nel tempo, ci si rende conto di quanto questo titolo abbia influenzato tutti i successivi giochi della serie, portando aria fresca e novità a livello di sviluppo e colore per ciò che concerne trama e sfumature concettuali. Pokémon Smeraldo è il titolo dei giochi Pokémon che volente o dolente è passato fra le mani di tutti gli allenatori, lasciando ad ognuno di essi un retrogusto di esplorazione e sfida che difficilmente ai giorni d’oggi potrà essere ritrovato sotto ogni aspetto in qualsiasi regione abitata dai mostriciattoli tascabili.