Se sei un minimo interessato al mondo gaming e sei iscritto ad una qualsivoglia pagina che tratta l’argomento su un social network qualunque (meglio se nel nostro gruppo Facebook o se ci segui su Instagram), sicuramente saprai che nella giornata di ieri Microsoft ha sganciato moneta sonante e si è portato sotto la sua ala protettiva Activision e Blizzard. L’esborso è stato davvero importante con la bellezza di 67 milioni di Dollari e, per farti capire l’importanza della questione, tieni a mente che l’altra grandissima acquisizione del colosso di Redmond, ovvero il gruppo Zenimax con Bethesda, era stato di “appena” 7,5 miliardi di Dollari.
Partiamo da un presupposto, tutto quello che leggerai in questo articolo è una mia opinione e una previsione di quello che potrebbe succedere, ma non c’è davvero nulla di ufficiale.
Microsoft Monopolista
Cosa si traduce tutto ciò per noi poveri giocatori che alla fine di cifre del genere ci interessa poco e nulla, ma vogliamo solo sapere quale sarà il nostro prossimo titolo da giocare? Prima di tutto vediamo con questa acquisizione cosa si è portata a casa Microsoft, eccoti, quindi, la lista completa delle proprietà intellettuali che da oggi in poi avranno il logo di Xbox:
- Blur
- Caesar
- Call of Duty
- Candy Crush
- Crash Bandicoot
- Diablo
- DJ Hero
- Empire Earth
- Gabriel Knight
- Geometry Wars
- Guitar Hero
- Gun
- Hearthstone
- Heroes of the Storm
- Hexen
- Interstate ’76
- King’s Quest
- Laura Bow Mysteries
- The Lost Vikings
- Overwatch
- Phantasmagoria
- Pitfall
- Police Quest
- Prototype
- Quest for Glory
- Singularity
- Skylanders
- Soldier of Fortune
- Space Quest
- Spyro the Dragon
- StarCraft
- TimeShift
- Tony Hawk’s Pro Skater
- True Crime
- World of Warcraft
- Zork
Tutta roba davvero molto interessante che spesso e volentieri, in passato, ha fatto da ago della bilancia per gli utenti sul quale console comprare.
Sono abbastanza sicuro che non tutte queste proprietà intellettuali verranno sfruttate come ad esempio True Crime (anche se a me un nuovo True Crime non dispiacerebbe) o un DJ Hero, visto che si tratta davvero di moltissima carne al fuoco e non so quanto Microsoft voglia azzardare in progetti potenzialmente troppo rischiosi.
La domanda che tutti si pongono è:
“Io che sono riuscito ad accaparrarmi una PlayStation 5, potrò eventualmente giocare al prossimo Call of Duty/Spyro/Crash Bandicoot?”
La domanda è assolutamente lecita, ma la risposta non è altrettanto scontata. Gli scenari che si potrebbero aprire sono tanti e tutti abbastanza probabili.
Microsoft tiene tutto per sé
Questo è il primo scenario, Microsoft decide che in quanto detentore di tutte queste IP, il prossimo Call of Duty sarà esclusiva Xbox e PC, tu utente PlayStation che vuoi giocare alla saga sparacchina più famosa di sempre hai due alternative ovvero: opzione 1 ti attacchi oppure opzione 2 ti compri una Xbox Serie X/S (o anche un PC nel caso).
La probabilità che questo scenario avvenga è particolarmente alta visto che è vero che Phil Spencer ha spesso dichiarato di non voler strappare i giocatori ad altre community, ma è anche vero che le stesse dichiarazioni erano state fatte per l’acquisizione di Zenimax. Poi sappiamo tutti che Starfield e The Elder Scrolls VI saranno delle esclusive.
Naturalmente se si verificasse questo, verrebbero rispettati i contratti stipulati prima dell’acquisizione e quindi ci sarebbe un abbandono graduale, in ogni caso tutto ciò non accadrebbe prima del 2023.
Microsoft lascia un piccolo osso alla concorrenza
Nella seconda ipotesi zio Phil Spencer potrebbe decidere di volta in volta cosa portare e cosa no. Questo potrebbe verificarsi solo per alcuni titoli come ad esempio Call of Duty visto che anche su altri lidi c’è una base installata particolarmente importante e magari Microsoft non vuole perdere quella fetta di utenza affezionata ad un certo sistema. Sicuramente in questo caso chi lo giocasse nei sistemi proprietari avrà qualche vantaggio in più come ad esempio contenuti esclusivi, ma almeno sarebbe una consolazione per quei fedelissimi che compreranno sempre PlayStation solo per giocare a quel titolo in particolare.
Anche qui le probabilità sono alte, ma solo per alcuni giochi, visto che si farebbe questa mossa solo per andare a guadagnare su una base installata molto forte e probabilmente interessata al solo gioco online. Quindi sì per Call of Duty e magari no per un Crash Bandicoot 5 o uno Spyro 4, in quanto single player, anche se c’è da dire questi due titoli hanno una forte correlazione con la console di casa Sony (ho tirato in ballo Crash Bandicoot e Spyro solo come esempio, potevo citare anche Guitar Hero). Inoltre questa cosa in passato si è già verificata con Minecraft e con la saga di Ori, la quale è stata portata anche su Nintendo Switch.
Resta tutto così com’è
La terza ipotesi, quella che ritengo più improbabile, è che al giocatore finale non cambi nulla e che i titoli vengano comunque sviluppati dappertutto. Se fosse così Microsoft farà leva sul fatto che lo X milione di copie vendute in più su altri lidi non le fanno schifo e faranno rientrare la casa di Redmond prima nell’investimento fatto, tuttavia Phil Spencer ha più volte dichiarato che non gli interessa vendere più copie, ma fare più abbonamenti Gamepass.
Se questa fosse la soluzione finale quasi sicuramente la copia Xbox e PC avrebbe delle feature in più, giusto per dare quel fattore di differenziazione che ne giustifica l’acquisto per un sistema o l’altro.
Gamepass su PlayStation 5 e Switch
E qui andiamo sulla fantascienza. Una delle più ricorrenti dichiarazioni fatte in passato da Phil Spencer è: “Vogliamo che il Gamepass sia presente su più dispositivi possibili”. Ok Sony, vuoi che i tuoi aficionados giochino all’ultimo Tony Hawk? Perfetto fammi entrare nella tua console con il Gamepass.
Sì, verissimo, siamo nel campo dell’improbabilità assoluta, tuttavia ricordo che in passato c’erano state più voci di corridoio che volevano Gamepass su Nintendo Switch e ogni tanto questa voce riprende a circolare per un non ben precisato motivo.
E Sony che deve fare per rispondere a questo fortissimo schiaffo?
Sony diciamola tutta ha sentito la botta, è inutile cercare di convincerci del contrario e mi riferisco sia ai suoi utenti, ma anche all’azienda in sé. I giocatori, si sentono scippati e sanno che con buona probabilità in futuro non potranno giocare a determinati titoli, ma anche l’azienda ha subito il contraccolpo in borsa andando a perdere la bellezza del 13% sul Nikkei (ovvero la borsa di Tokio), rendendo di fatto la giornata di ieri la peggiore di sempre nella sua storia.
Sony rischia di fallire? Proprio no, dopotutto il fascino di PlayStation 5 è ancora altissimo e lo provano i dati di vendita, tuttavia è ora che la casa giapponese si dia una mossa e anche in maniera veloce. Le esclusive pompose ormai non hanno più il peso di una volta, visto che, ok i The Last of Us o i God of War, ma la fetta grande di mercato è rappresentata da quei giocatori mordi e fuggi, ovvero chi ogni anno prende FIFA, oppure gli utenti che giocano al Fortnite di turno e da anche chi ogni anno compra Call of Duty.
Eh ma Call of Duty non ha più il mordente di una volta!
Questa frase è vera solo in parte. È verissimo che non abbiamo più la qualità che si aveva ai tempi di PlayStation 3 (alcuni reputano Call of Duty: Modern Warfare 2 il miglior titolo della saga), tuttavia c’è da dare un dato oggettivo ovvero le vendite.
Se infatti andiamo a vedere i dati di vendita di USA/Canada e Europa dell’ultimo mese per PlayStation 4 e 5 possiamo notare che Call of Duty: Vanguard (considerato una delle entries peggiori nella saga) è salda al secondo posto ed è anticipata solamente da Grand Theft Auto V (negli Stati Uniti) e da FIFA 22 (in Europa). Cosa ci dice questo? Che una saga del genere, nonostante non abbia più lo smalto di una volta, è ancora qualcosa che vende benissimo e quindi ha un certo peso.
Sony comprati Konami! O Capcom! O Square Enix!
I fan richiedono a gran voce di comprare uno studio di terze parti di un certo peso e il principale indiziato è sempre Konami con l’intento di far rivivere le grandi saghe del passato come Metal Gear Solid, Silent Hill e Castlevania. Qualcuno azzarda Capcom, From Software o Square Enix, le quali sono tutte case di produzione in fortissima salute che non hanno interesse a vendere le proprie quote se non per amor di patria.
In più che cosa darebbe in più a Sony il comprarsi Konami (o una delle suddette case) se non l’ennesima esclusiva di peso da poter sfoggiare? Quello che potrebbe davvero far svoltare la casa giapponese è il famigerato Spartacus ovvero quel progetto di cui tanto si parla, il quale si porrebbe come l’alternativa a Gamepass.
Tuttavia questo Spartacus dovrà essere fatto per bene. Per bene intendo l’introduzione di titoli di estrema qualità recenti e non vecchi di diversi anni. Diciamola tutta PlayStation Now alla fin fine poteva essere tranquillamente il Gamepass di Sony, ma se non vengono aggiunti gli ultimi titoli è logico che questo sia un flop. Bellissimo Metal Gear Solid 4, ma l’ho giocato più di 10 anni fa!
Anche da un punto di visto di prezzo, questo dovrà essere più che competitivo poiché uno dei motivi di tanto successo del servizio di Microsoft è sicuramente il prezzo abbordabile e particolarmente invitante (almeno per adesso, in futuro sono più che sicuro che questo verrà alzato).
Anche l’utenza PC non va assolutamente snobbata e sembra che Sony, finalmente, l’abbia capito una volta per tutte; quindi Spartacus (sempre che sia questo il suo nome finale) dovrà essere per forza di cose ottimizzato (bene) anche su PC, con la possibilità di poterci giocare anche in streaming (possibilmente non a mezzo frame al secondo come accade su PlayStation Now).
Staremo a vedere, sicuramente Sony ha le capacità e l’esperienza adatta per poter rispondere a tono, tuttavia i tempi sono particolarmente stretti, c’è da darsi una mossa e anche alla svelta!