Spaceflight Simulator è un simulatore di voli spaziali sviluppato e auto pubblicato da Stefo Mai Morojna. Dopo il grande successo ottenuto su dispositivi mobili Android e iOS con oltre 20 milioni di download, il titolo si appresta a entrare in fase di Early access su Steam, mentre lo sviluppo prosegue anche per portare il simulatore su Nintendo Switch nel corso dell’anno, secondo i piani in contemporanea al rilascio della versione 1.0 per PC. Abbiamo avuto modo di provare in anteprima la versione work in progress che sarà lanciata a breve in accesso anticipato.
Spaceflight Simulator: ascesa verso le stelle
Spaceflight Simulator nasce in modo molto particolare, lo sviluppatore, infatti, ha iniziato a lavorare a questo progetto non per lanciare un simulatore di voli spaziali, ma per candidarsi ed entrare a far parte del team di sviluppo di Kerbal Space Program. Sebbene non sia riuscito a raggiungere il suo obiettivo, lo sviluppatore non ha abbandonato il suo progetto e ha pubblicato il gioco sugli store mobile.
Nel tempo ha avuto modo di arricchire la versione originale di Spaceflight Simulator con contenuti aggiuntivi che rendessero il titolo ancora più apprezzabile per gli amanti delle esplorazioni spaziali. Per esempio è possibile costruire vere e proprie basi spaziali che orbitano intorno ai pianeti. Questo gli ha permesso di incontrare una vasta community di appassionati e di mettere in piedi un team di sviluppo per portare il titolo anche su PC e console.
Facile da apprendere, difficile da padroneggiare
In Spaceflight Simulator ci diletteremo a costruire razzi e mandarli in orbita per esplorare lo spazio circostante. Essenzialmente il nostro primo obiettivo sarà quello di costruire il nostro primo razzo da lanciare. A nostra disposizione abbiamo diverse parti da assemblare a partire da motori di potenza ed efficienza differente fino a serbatoi e carenature che rendono più aerodinamico il nostro lanciatore.
La costruzione è semplice e intuitiva, possiamo dare completo sfogo alla nostra creatività riproducendo vettori già lanciati dall’uomo o creando apparecchi del tutto inediti. Sebbene alla creatività non ci siano limiti, le leggi della fisica, al contrario, sono poco permissive e piuttosto severe. Infatti, dovremo dare una spinta adeguata alla nostra navetta e una quantità di carburante che le permetta di partire, entrare in orbita e poi raggiungere la meta, in tutto questo dovremo mantenere un profilo aerodinamico adeguato pena l’incenerimento prima di abbandonare l’atmosfera.
Dopo aver superato una determinata quota potremo cominciare a orientare il nostro razzo in modo che entri nell’orbita terrestre e iniziare ad accelerare per raggiungere il punto di fuga necessario a raggiungere la nostra meta. In questo il titolo ci aiuta, visto che nella visuale della mappa, vedremo la traiettoria del razzo e i punti in cui poter aumentare la spinta per intercettare le orbite degli altri pianeti. Nello spazio aperto, ovviamente procederemo in moto rettilineo uniforme, quindi potremo tenere i motori spenti e avanzare velocemente grazie al tempo accelerato.
Una volta intercettata l’orbita del pianeta o satellite su cui desideriamo atterrare inizia la fase più delicata, bisogna innanzitutto rallentare usando la spinta dei motori, entrati nell’orbita bassa del pianeta verremo attratti verso di esso, in questo caso i nostri motori dovranno spingere contro gravità per evitare di schiantarci al suolo. La nostra capsula inoltre si riscalderà con l’attrito dell’atmosfera, superata questa fase, si potranno rilasciare i paracadute e atterrare.
Semplice a dirsi, molto difficile a farsi. Infatti, gli insuccessi non saranno pochi, a partire da un calcolo errato del carburante che sarà insufficiente per entrare in orbita fino a mancare del tutto il rendez-vous con l’orbita del pianeta bersaglio e finire alla deriva nello spazio aperto.
Il nostro viaggio è appena iniziato
Spaceflight Simulator riesce a fornire un buon compromesso tra simulazione e divertimento. Non è facile, infatti, trovare titoli del genere che coniughino entrambi questi aspetti. Molto spesso ci troviamo di fronte a giochi per amore della simulazione rendono frustrante l’intera esperienza. Da questo punto di vista Spaceflight Simulator avvicina il giocatore anche meno esperto, fornendogli qualche ora di divertimento e soprattutto soddisfazione nel riuscire a far atterrare la propria creazione sulla superficie di Marte.
Queste premesse, unite all’esperienza già maturata su piattaforma mobile ci fanno sperare in un titolo che al rilascio in versione definitiva sarà ancora più completo e stimolante. Non a caso tra le feature che verranno introdotte nei mesi a venire ci sarà anche una modalità campagna che ci permetterà di metterci alla prova con degli obiettivi. Non ci resta che aspettare il rilascio della versione completa su Steam.