I videogiochi svolgono un ruolo molto importante nella vita dell’utente, sia a livello interattivo e d’intrattenimento, sia per salvaguardare la sua salute. Non è la prima volta che riportiamo gli innumerevoli studi portati avanti da diverse squadre, in grado di dimostrare come il prodotto possa essere un valido elemento per contrastare diverse malattie mentali. Da oggi, però, sembra essere anche un ottimo sostegno per diagnosticare la depressione.
Ciò è possibile tramite un accuratissimo lavoro svolto da un team di scienziati, il cui obiettivo finale era quello di creare un videogioco in grado di capire le condizioni della salute mentale dell’utente. In poche parole: la gravità della depressione verrebbe misurata allo stesso modo di un disturbo fisico. E questo è realtà: Thymia ha dato ottimi risultati nei test fatti su almeno 2.000 pazienti dell’University College e il King’s College di Londra.
“In questo momento il sistema sanitario esistente è difettoso in molti modi, i medici di base non hanno tempo, gli strumenti attuali a loro disposizione sono questionari soggettivi incredibilmente distorti e non c’è un follow-up tra gli appuntamenti” ha dichiarato la dottoressa Emilia Molimpakis, CEO e co-fondatrice del progetto.
I videogiochi, nel 2022, partono da Thymia
“Thymia è il primo sistema che offre obiettività e utilizza diversi tipi di dati per creare un modello davvero accurato ed efficace sulla depressione” ha continuato la dottoressa durante la spiegazione del videogioco.
Per poter essere obiettivo, il programma chiederà al paziente di svolgere diversi mini-giochi con un supporto neuropsicologico in grado di studiare la voce, le scelte, lo sguardo e le micro-espressioni dell’utente. Quest’ultime verranno analizzate dall’intelligenza artificiale e il risultato risulterà essere quasi immediata.
Il videogioco in questione darà una rapida mano agli psicologici che aderiranno al progetto, così da capire meglio i propri pazienti e a stabilire quale sia il miglior percorso da intraprendere. Non solo per chi risulta essere un nuovo utente, ma anche per quelli che già lo sono; tra un appuntamento e l’altro sarà messo a disposizione il software, che stabilirà se il livello di depressione della persona sia migliorata oppure peggiorata nel corso del tempo.