Solitamente, quando un videogame fa un flop molto pesante, difficilmente chi sta dietro al progetto ci riprova. Questo non è il caso di Forever Entertainment che, dopo aver fatto uscire il discutibilissimo Hollow per Nintendo Switch, ci riprova con il suo sequel a darci, non dico un capolavoro, ma almeno un titolo discreto. Saranno riusciti con Hollow 2 a proporci un’esperienza divertente e terrificante, visto che il titolo si pone come un ibrido tra Dead Space e Doom? Rispondo subito alla domanda…no. Il problema è che non ci si sono avvicinati nemmeno lontanamente.
A bordo della Shakhter One con Mark
Vestiremo i panni di Mark, già protagonista del primo capitolo, il quale si risveglierà sulla navicella spaziale mineraria Shakhter One. Il suo obiettivo sarà quello di esplorarla e cercare di capirne di più sulla scomparsa della sua famiglia, ma soprattutto sui misteri nascosti dietro la sua mente. Per farlo dovremo affrontare i terribili misteri della Shakter One e sulla maledizione che è ricaduta su questa struttura mineraria.
Scommetto che ci hai capito davvero poco vero? Beh, perché la storia, pur essendo solo un pretesto per poter sparare a destra e a manca, non ha davvero un senso logico. Sarebbe bastato un semplicissimo: Sei il tizio X e resti bloccato su una navicella spaziale, sopravvivi ai suoi orrori.
Sicuramente una trama del genere sarebbe stata banale, ma almeno avrebbe funzionato poiché semplice e ad effetto. Anche i personaggi non sono per nulla sviluppati quindi è inutile provare a dare una profondità simile a una storia già zoppicante dall’inizio, scomodando problemi mentali e simili.
Gameplay banale e datato
Ma andiamo nel fulcro di Hollow 2 ovvero il gameplay. Il titolo si pone come alternativa ai ben più blasonati Doom o Dead Space, solo che di questi due titoli ha solo leggermente l’atmosfera e il fatto di apparire in prima persona.
I comandi sono quelli standard delle decine di FPS che si possono trovare su qualsiasi console: un tasto per sparare, uno per saltare, un altro per azionare i pannelli che ci faranno proseguire nella nostra avventura, mentre con uno stick analogico ci muoveremo e con l’altro aggiusteremo la visuale. Anche se i comandi sono da considerarsi standard, qui partono i primi problemi, specialmente per quanto riguarda il movimento della telecamera con lo stick analogico destro.
Questa sembra “scivolare” quando proveremo a muoverla e anche se c’è un’impostazione che ne regola le sensibilità, non sono riuscito a trovare un settaggio soddisfacente. Tutto ciò va a minare profondamente il gameplay, poiché un FPS senza precisione perde la sua partita in partenza.
I nemici proposti Hollow 2 si assomiglieranno un po’ tutti tra di loro e per spiccare dai pessimi fondali, saranno avvolti da un alone giallo. Scelta particolarmente discutibile visto che questo non dona né un tocco horror al tutto né tantomeno varietà, anzi tutt’altro. I fondali troppo scuri, invece, avranno il solo beneficio di non farci capire dove andare, visto che le stanze e i livelli saranno pressoché identiche tra di loro. Grazie a questo alone giallo ci sembrerà di sparare sempre al medesimo nemico, solo che con una statura diversa.
Anche le armi di Hollow 2 sono davvero poco ispirate. Si va dalla classica pistola con munizioni infinite chiamata Pinner, ai fuciloni ignoranti ispirati alla saga di Doom. Peccato che nessuna sia davvero differente dalle altre, anzi sembrerà di sparare sempre con la stessa cosa. Anche l’uccidere i nemici non dona quella sensazione di appagamento tipica di un FPS del genere, perché sembrerà di sparare con una pistola giocattolo.
Se il gameplay Hollow 2 va male, tecnicamente è pure peggio
Ma andiamo con le vere note dolenti di Hollow 2 (come se non fosse già abbastanza). Tecnicamente il gioco fa davvero pietà. È davvero inaccettabile che un titolo nel 2022 abbia una grafica così povera e scarna. Siamo sui i livelli di un titolo PlayStation 2 all’inizi della sua epoca.
Delle texture estremamente sgranate, ma soprattutto un framerate ridicolo che non raggiunge nemmeno i 25 FPS. Se a questo aggiungiamo i problemi accennati prima, ovvero della pochissima varietà degli ambienti, puoi ben capire che la cura posta a questo titolo è stata davvero nulla. Anche da un punto di vista del sonoro questo appare particolarmente approssimativo con suoni anonimi e un sottofondo che cerca di fare il verso a Dead Space.