Una volta passato l’hype per l’acquisto di Activision Blizzard effettuato da Microsoft, l’attenzione pubblica è tornata sugli scandali riguardanti gli abusi sul lavoro da parte delle compagnia; questa situazione è ormai nota al pubblico dallo scorso anno dopo le cause legali e rapporti che descrivevano l’orribile ambiente di lavoro.
Recentemente dopo il rifiuto del sindacato da parte della società, i sindacalisti hanno alzato la voce davanti alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti per affrontare Activision Blizzard.
Activision Blizzard: i sindacalisti si fanno sentire
Secondo le ultime informazioni la Communications Workers of America (CWA) non ha preso bene il rifiuto del sindacato da parte di Activision Blizzard né la presentazione che l’azienda ha fatto alla SEC in occasione dell’acquisto di Microsoft. D’altra parte il sindacato dei lavoratori ha chiesto alla SEC di aprire un’indagine su Activision Blizzard come parte del processo di revisione che approverà l’acquisto di Microsoft, dal momento che la società ha negato l’esistenza dei problemi sul posto lavoro affermando che le cause legali sono cosa del passato da non relazionare con gli ultimi anni della compagnia.
Secondo la CWA Activision Blizzard cerca di ingannare le autorità sostenendo che quanto indicato dai rapporti e dalle cause legali contro di essa, sono dovuti a situazioni avvenute anni fa e non riscontrabili in tempi recenti.
Shane Larson direttore del governo e degli affari politici presso la CWA ha dichiarato: “Activision ha dato una serie di dichiarazioni nel suo accordo e piano di fusione che sono chiaramente incongruenti con le prove disponibili ed omettono altre informazioni chiave rendendole fuorvianti. Esortiamo la SEC a indagare su queste affermazioni e ad adottare misure appropriate per porre rimedio alla situazione per garantire a coloro che sono interessati ai documenti di Activision informazioni accurate soprattutto quando si considera la fusione proposta con Microsoft”.
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