Bentornato in queste nostre pagine, quest’oggi, per una bella recensione quotidiana andremo a snocciolare Claustrophobia, un avventura horror in prima persona sviluppata da Sentinel Studios.
Prima di entrare nel vivo, colgo però l’occasione di stuzzicare il tuo interesse con una nostra recensione di un altra avventura horror, che puoi leggere in questo articolo.
Dopo aver attirato la tua attenzione con questo preambolo, ti suggerisco di sederti, poiché quest’oggi ne avremo di cui discutere. Iniziamo con il chiederci, “cos’è Claustrophobia”. Risponderò a breve alla tua domanda non temere, buona lettura.
Claustrophobia di Sentinel Studios
Claustrophobia è un videogioco in uscita su Steam il 10 febbraio 2022, sviluppato da Sentinel Studios, e che promette sulla carta un avventura horror psicologica in prima persona, con elementi rompicapo ed intricati misteri. Avremo anche dei nemici a darci la caccia, la cui intelligenza è discutibile, ma lo vedremo più avanti.
Claustrophobia offre un’esperienza horror spaventosa ed oscura, piena di momenti horror. Il gioco può avere finali diversi, a seconda di come giochi e delle decisioni che prendi. Riuscirai a scoprire cosa nasconde il governo in questa spaventosa struttura?
Fuggi da una misteriosa struttura mentre affronti orrori inimmaginabili
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Mondo unico: Esplora una struttura oscura e misteriosa con tanto da scoprire, e trova diversi modi per fuggire.
Combatti o fuggi: Mostri giganti bloccano il tuo percorso, combatterai o correrai via per salvarti la vita.
Momenti spaventosi: In questa misteriosa struttura, il pericolo si nasconde dietro ogni angolo buio
Questo è ciò che ti verrà anticipato sulla pagina ufficiale Steam, ma sarà davvero ciò che il gioco ti proporrà? O sarà l’ennesimo specchio di legno? Andiamo a scoprirlo insieme.
E’ davvero spaventoso
Ma non come potresti pensare tu… credimi. Il videogioco, senza preamboli e senza alcuna spiegazione, ti getta in un menù minimale, veramente poco curato, in cui palesemente sono mancanti alcune opzioni.
Iniziamo dalla qualità grafica, che è fissata a “soli” 2560×1440 (in gergo “quad hd” ), ma fosse soltanto quello il problema. Non è presente alcuna opzione riguardo dei sottotitoli, ed il gioco è totalmente in inglese, ma neanche questo è il problema principale. Forse l’assenza di un opzione per la sincronia verticale potrebbe esserlo.
Purtroppo non si hanno indicazioni in game, sul come dover avanzare nell’avventura, se non per una voce che sporadicamente ci avvertirà sulle azioni che dovremo compiere. Non ci sarà presente alcun indicatore in HUD, a venire in nostro soccorso, se non un popup che comparirà suggerendoci il tasto da premere per interagire.
Incomprensibile questa scelta stilistica, considerando anche che già dai primissimi minuti di gioco dovremo sbloccare una porta. Il problema principale sarà che per sbloccarla dovremo interagire con un tablet posizionato su una cassa, ampiamente distante da dov’è posizionata la porta che dovremo aprire.
E a comparire ci sarà soltanto un “the door is open”, punto. Nessuna indicazione di quale “door”. Dovremo semplicemente andare per esclusione, fino a trovare quella giusta. Non propriamente quello che si direbbe un gameplay semplificato.
Tecnicamente discutibile
Da questo si può già evidenziare una scarsa cura complessiva del videogioco, sviluppato in un Unreal Engine poco sfruttato a dovere. Avremo l’indicatore del mirino che, nello spostarci, presenterà delle “striature di movimento”, così come lo vedremo riflettersi in alcune superfici specchiate, senza alcuna ragione.
Il comparto audio non è certo migliore, viene consigliato all’avvio di utilizzare delle cuffie, ma credimi se ti dicessi che è meglio non farlo. I suoni sono mal equalizzati, non sono qualitativamente adatti, e soprattutto dopo un po’ ti faranno venire il mal di testa. Soprattutto se uniti a quel fastidiosissimo effetto del mirino.
Graficamente, nel complesso, alterna contesti strutturali piacevoli alla vista e ben sviluppati, ad altri incomprensibili e tecnicamente da rivedere. Alcuni effetti luce sono mal gestiti, così come “l’effetto fumo”. A volte più che generare una sensazione di horror, nel videogiocatore si instaura una sensazione di stordimento.
Intelligenza artificiale, questa sconosciuta
Per ciò che concerne l’intelligenza artificiale dei “nemici”, è opportuno parlarne attentamente in una sottocategoria a se stante. Inizio col dirti che il modello in se ricordo di averlo già visto in qualche altro titolo, ma ahimè non ricordo quale.
Tornando alla fantomatica “intelligenza artificiale”, devo avvertirti che le cose non vanno decisamente bene. Tali “nemici” (poco pericolosi a dire il vero) avranno uno “status di attivazione”, il che prevede che ci attaccheranno esclusivamente se saremo davanti a loro, nel vero senso della parola.
Se ci cammineremo dietro, o di lato, anche attaccati quasi a prenderli sottobraccio, questi nemici ci ignoreranno totalmente. Anche dovessi metterti accanto a loro accendendo e spegnendo la torcia, o saltando per attirare la loro attenzione.
Nel caso però si attivasse la loro “modalità attacco” ti correranno incontro per prenderti a pugni in testa, col loro miglior pugno degno di Bud Spencer. Ti basterà rifugiarti oltre una qualsiasi porta, anche aperta, per vederli fermarsi di fronte ad essa e diventare tristi.
E’ dopo qualche secondo che daranno il meglio di se, a volte. Vedrai questi nemici allontanarsi, tristi e depressi, per andarsi a rifugiare in qualche angolo della mappa in punizione, e non sto affatto scherzando. Entreranno in una sorta di “depressione AI”.
Tirando le somme
Claustrophobia di Sentinel Studios non è un bruttissimo gioco. L’idea non è male, anche se forse ricorda troppo da vicino vecchie glorie, soprattutto come storyline. E’ sulla sua realizzazione tecnica che si è caduti in un baratro, difficile da comprendere.
Se smussato in alcune meccaniche, e reso migliore come gameplay, il titolo potrebbe anche risultare piacevole. E’ un vero peccato, un occasione sprecata, perché sulla carta poteva dimostrarsi un buon videogioco.