Nintendo è sempre scesa in campo in prima linea nella dura ed estenuante lotta contro la pirateria: la stessa casa di Kyoto è conosciuta nel panorama videoludico proprio perché attua il pugno di ferro contro chiunque minacci le sue proprietà intellettuali, mettendo a rischio anni di lavoro e investimenti.
Una delle notizie più recenti che hanno destato certamente maggior scalpore riguarda l’hacker Gary Bowser (antagonista non solo di nome ma anche di fatto), principale produttore mondiale di modchip e modifiche di vario tipo che andrebbero a sfruttare software piratati da sfruttare sulle console Nintendo, in particolare su Nintendo Switch.
Nintendo, arriva al capolinea la fuga di Gary Bowser: 3 anni di reclusione e maxi multa!
Dopo un lungo iter burocratico, seguito da pratiche e comunicazioni, finalmente la vicenda pare essere arrivata alla sua conclusione: Gary Bowser dovrà scontare ben 40 mesi di reclusione e pagare una multa definitiva da $4,5 milioni!
Gary Bowser è stato uno dei principali membri del Team Xecuter, un gruppo di persone che hanno lavorato al fine di offrire dei metodi alternativi (non ufficiali) per riprodurre software di vario genere su console Nintendo e non solo. Si stima che il loro operato abbia gravato sui bilanci non solo della compagnia del Sol Levante, ma delle principali compagnie videoludiche, per una cifra che gira sui $60-150 milioni.
La stessa azienda nipponica si dice più che soddisfatta, rilasciando la seguente dichiarazione:
Nintendo apprezza il duro lavoro e gli instancabili sforzi dei procuratori federali e delle forze dell’ordine per frenare le attività illegali su scala globale che causano seri danni a Nintendo e a tutta l’industria dei videogiochi.
Oltre all’ammenda e al periodo di reclusione previsto, all’hacker saranno confiscati (e presumibilmente distrutti) oggetti di vario tipo, attualmente localizzati all’interno della sua dimora in Repubblica Dominicana. Gli oggetti sono di vario genere: da modchip a console di vario tipo.
Ha così finalmente trovato un esito la vicenda che ha colpito la grande N mesi fa, dimostrando ancora una volta che la pirateria si può combattere, in un modo o in un altro.