Letters – a written adventure è un particolare puzzle game nato grazie a campagna Kickstarter che ha superato di gran lunga l’obiettivo prefissatosi. Un progetto che trae le sue radici da un prototipo del 2015 creato da una delle tre fondatrici di 5am Games, lo studio di sviluppo che ha dato vita a questa piccola opera, tra le mura dell’Università delle Arti di Zurigo.
Letters – a written adventure ha già ricevuto numerosi riconoscimenti e vinto diversi premi all’interno del panorama dei giochi indie, oltre ad essersi guadagnato il benestare del consiglio delle arti svizzero che ha fatto sì che una semplice idea potesse diventare qualcosa di più concreto.
Parleremo di un gioco in cui le parole non saranno semplici segni su un foglio di carta o su uno schermo, ma avranno un peso specifico che dovremo saper calibrare, perché ognuna delle parole che useremo costruiranno non solo il mondo attorno a noi, ma anche la persona che saremo in futuro.
Letters – a written adventure è un caldo, esilarante e a volte struggente gioco che affronta temi importanti e sensibili come l’amicizia, l’amore, il coraggio, la paura e nel quale impareremo ad usare il potere delle parole.
Addentriamoci quindi nella recensione di Letters – a written adventure, giocato su Nintendo Switch.
Una storia di crescita e consapevolezza
La storia della nostra protagonista Sarah inizia nel 1997, all’età di 11 anni. Vive in Svizzera e sta scrivendo la sua prima lettera alla nuova amica di penna Katya, che vive in Russia. A lei racconterà tutti i suoi sogni, preoccupazioni e cose quotidiane, rimanendo amiche per la vita.
Attraverso le lettere di Sarah e ai suoi messaggi che scriverà sul computer, conosceremo non solo la sua vita, ma anche i suoi dubbi, le sue paure, le sue gioie, le sue passioni e molto altro.
E sapremo tutto questo perché impersoneremo quella che potrebbe essere definita la coscienza di Sarah. Saremo infatti una versione più piccola di lei che si muoverà attraverso le parole che lei stessa scriverà e saremo noi a prendere le decisioni che impatteranno radicalmente sulla sua vita e che la formeranno come individuo.
Difatti la storia di Letters – a written adventure sarà modellata da noi e potrà prendere strade ramificate che porteranno ad un epilogo sempre diverso, il che aumenta esponenzialmente la rigiocabilità di un titolo, la cui singola partita può essere finita in circa 3 ore.
Potrebbe sembrare troppo poco, ma in realtà è una durata più che giusta. Più lungo sarebbe potuto risultare tedioso. In Letters – a written adventure avremo molte righe da leggere e dialoghi, ma il ritmo non sarà mia compassato e lento, ma anzi vivace e incalzante, soprattutto grazie al fatto che potremo interagire con le parole scritte.
La storia ci metterà spesso di fronte a scelte complesse, soprattutto quando alcune di esse potremmo averle vissute in prima persona. Ma è anche vero che non esisteranno mai scelte sbagliate, ma diversi sentieri che porteranno a una meta che sarà più o meno sempre la stessa. Quello che cambierà, appunto, sarà la modalità in cui la raggiungeremo.
Letters – a written adventure è perciò il racconto di una vita, che può rappresentare a grandi linee la vita di molte persone, e che ci insegna che dobbiamo sempre credere in noi e nei nostri sogni, anche quando le avversità della vita possono sembrare insormontabili.
Giocare con le parole
Partiamo con la premessa che il gioco è interamente in inglese, ma non temere; non c’è bisogno di essere una cima della lingua anglosassone. La lingua inglese è indispensabile per i molti giochi di parole che in italiano avrebbero perso totalmente senso. Detto questo, cominciamo a parlare del gameplay.
Letters – a written adventure presenta un gameplay alquanto peculiare. Come accennato poco sopra, infatti, la nostra piccola Sarah si dovrà muovere in un dedalo di parole e scegliere quelle più idonee a superare l’ostacolo che troverà sulla sua strada, o meglio sulla sua riga.
Infatti, le parole potranno modificare il mondo intorno a noi; un mondo abitato dai disegni di Sarah i quali ci bloccheranno il passaggio per proseguire nel racconto. Per poterli superare dovremo prendere la parola che ci sembrerà utile e lanciarla verso il disegno, il quale potrà reagire a sua volta in modi del tutto originali. (Potremo creare anche la Torre di Sauron, ma lascio a te il modo di scoprire come).
La maggior parte delle volte, però, non sarà così facile trovare la parola giusta per proseguire. Dovremo crearla noi, potremmo dire…leggendo tra le righe. La maggior parte di esse infatti sarà nascosta all’interno di altre parole; quindi dovremo rimuovere alcune lettere da una parola e scoprirne una nuova. In caso ci trovassimo in difficoltà, basterà premere il tasto Y per utilizzare la capacità di Sarah di concentrarsi ed evidenziare le parole nascoste che ci siamo persi.
Facciamo un esempio: all’inizio del gioco ci sarà un uccellino senza un’ala che ci bloccherà la strada. Dovremo perciò trovare la parola “wing” (ala) che però non è presente. Avremo invece la parola “drawing” (disegnare). Non dovremo far altro che dare un calcetto a “drawing” per così ottenere la parola “wing” e il gioco è fatto.
Oltre ad agire in modo diretto, creando un’azione vera e propria, le parole potranno modificare anche l’aspetto o influire sulla personalità dei personaggi, quest’ultima unica per ciascuno di loro. Per questo motivo dovremo stare attenti a come useremo le parole, perché potrebbe condizionare il rapporto che avremo con i personaggi all’interno della lettera e anche oltre.
Alcune parole saranno evidenziate in blu, soprattutto quelle che vanno a cambiare l’aspetto o che servono ad approfondire alcuni dialoghi. Mentre le parole decisive, che segneranno un crocevia definitivo, saranno evidenziate in rosso. In caso non fossi contento con la scelta fatta in quel momento, si ha sempre l’opportunità di ricominciare il livello e così cambiare la decisione precedente.
Parlando delle sensazioni che dona il gameplay di Letters – a written adventure, esso è piacevolmente rilassante, il che ci dà la possibilità di concentrarci al meglio sugli indovinelli e i numerosissimi giochi di parole (veramente divertenti). E cosa più importante, ci permette di soffermarci sui personaggi e i loro dialoghi entrando in empatia con loro.
In Letters – a written adventure saranno presenti anche dei momenti di “tensione”, ma più dal lato emotivo che da quello strettamente ludico; perciò potremo vivere intensamente e senza fretta anche quegli istanti.
Lo splendido comparto audio e visivo di Letters – a written adventure
Parleremo adesso di quello che è forse il vero punto di forza di questo titolo così singolare. Come avrai già potuto vedere dalle immagini, Letters – a written adventure presenta un comparto artistico e un’estetica incredibile.
La pixel art e i disegni fatti a mano sono in perfettamente sintonia e trasmettono tutta la nostalgia degli anni ‘90 e primi anni 2000, ma soprattutto comunicano tutta la carica emozionale di cui una storia forte come questa ha bisogno. Tanto che lo stesso schermo cambierà colore a seconda del sentimento o emozione che proverà la piccola Sarah (una vera chicca di design).
Anche la musica ha un ruolo importante nella costruzione del mondo di Letters – a written adventure. Essa è tendenzialmente calma, con un pizzico di brio che fa ricordare una giornata tiepida di primavera, ma che nei momenti di tensione, oserei dire si avvicina a sonorità tipiche del metal, per la precisione Epic Metal, che mi hanno ricordato band come i Nightwish o Epica. (Ammetto di esserne rimasto piacevolmente colpito).
Inoltre, nel corso della prova di Letters – a written adventure non ho riscontrato alcun problema tecnico o bug di sorta, cosa da non dare mai per scontata.