Sviluppato da Chicken Launcher, No Place Like Home è un nuovo titolo gestionale e simulativo che ci vedrà impegnati in un compito non proprio semplice, curare il mondo. Difatti, il primo plauso a questo titolo va fatto per il forte messaggio che vuole mandare e che purtroppo riguarda uno dei temi attuali dei giorni nostri, ovvero l’inquinamento ambientale.
Il titolo vedrà un pianeta terra ormai collassato e riempito all’inverosimile di immondizia, dove la popolazione dopo averne abusato, lo ha abbandonato per cercare rifugio su Marte. Solo pochissime persone non hanno voluto abbandonare il pianeta, e noi impersoneremo una di esse, una giovane ragazza alla ricerca del proprio nonno e che si ritroverà a gestirne la fattoria in sua assenza.
No Place Like Home, pur appartenendo a un genere con tantissimi rappresentanti sul mercato videoludico, si presenta con una meccanica particolare, basata sul riciclo dei materiali. Difatti, mossi i primi passi nel titolo, verremo introdotti dal tutorial sulle basi del gioco ,il quale ci presenterà il nostro strumento multifunzione sul quale si baserà quasi tutto il gameplay. Il nostro personaggio sarà equipaggiato con uno zaino sul quale saranno montati diverse modifiche, come quella per farlo diventare un potente aspirapolvere che servirà per aspirare le montagne di rifiuti sparsi per le diverse zone, un irrigatore per spruzzare acqua e una trivella che servirà a demolire i cumuli di rifiuti più resistenti e anche a combattere alcuni nemici.
Trattandosi di un mondo post apocalittico, girovagando per le aree di No Place Like Home, troveremo oltre che i classici animali, anche altri dalle fattezze robotiche e dei nemici, i quali daranno via alle fasi di combattimento, svolte in tempo reale ma che non andranno a impegnare il giocatore più di tanto, risultando molto semplici e poco dinamiche, nelle quali useremo la prima menzionata trivella per colpirli senza pietà.
Arrivati alla fattoria di nostro nonno, verremo accolti da un pollo parlante che risponde all’altisonante nome di Cornelius the Brave, il quale ci fornirà anche tutte le indicazioni necessarie per svolgere i primi incarichi, oltre che alle missioni della trama principale. Le condizioni della fattoria saranno pietose, ma recuperabili, e dopo aver rimosso gran parte dei rifiuti, potremo iniziare a ricostruire le varie strutture necessarie, come pollai e altri edifici per animali, assieme a banchi da lavoro e molto altro.
Raccogliere le montagne di rifiuti sparse per le varie zone di No Place Like Home, non servirà solamente a rendere più pulito il pianeta e liberare vari passaggi, ma potremo mettere il raccolto in diversi macchinari i quali come compenso ci forniranno dei materiali riciclati che serviranno per creare diverse strutture, attrezzi e molto altro, a patto che si sia in possesso del progetto richiesto.
No Place Like Home: progressione
Come altri esponenti del genere, il gioco procede in maniera molto lenta e richiederà tanto lavoro per far ingranare al meglio tutti i meccanismi della nostra nuova vita nella fattoria. I nostri sforzi però saranno sempre seguiti da un senso di gratifica nel vedere quella che prima si mostrava a tutti gli effetti come una fetida discarica, diventare un posto colorato, pulito e pieno di vita, dove animali e raccolto prosperano di pari passo.
In No Place Like Home non mancheranno i classici elementi comuni al genere, come la semina, cura e raccolta dei nostri prodotti e la gestione di animali da fattoria, dei quali dovremo prenderci cura non solo fornendo loro il cibo, ma anche soddisfacendo i loro bisogni, come essere lavati, mangiare un determinato alimento e altro. Ovviamente ognuno di questi animali ripagherà la nostra gentilezza con prodotti che potremo usare per creare altre risorse o scambiare con le altre persone rimaste nel villaggio per ottenere dei benefici.
Le varie strutture della nostra fattoria, così come il nostro equipaggiamento, potrà e dovrà essere potenziato per poter raggiungere non solo una maggior produzione con uno sforzo minore, ma anche per progredire nel gioco. Per fare ciò saremo spesso chiamati a ottenere il progetto per l’attrezzatura richiesta da diversi individui, dei quali dovremo ovviamente diventare amici svolgendo qualche compito o procurando loro qualche risorsa. Una componente molto importante in No Place Like Home sarà data anche dal fattore esplorazione, che ci darà accesso a diverse risorse, strutture e nemici e non sarà limitato alla semplice fattoria e zone limitrofe.
Conclusione
In definitiva, No Place Like Home pur non essendo un titolo originalissimo, riesce a coinvolgere il giocatore grazie alla sua essenza, dando quella sensazione di star ricostruendo davvero qualcosa di irreparabile, e non solo il semplice prendersi cura di un appezzamento di terreno lasciatoci in eredità da qualche parente. La meccanica del riciclo è intrigante, anche se un po’ fine a se stessa, ma il messaggio che manda è forte, visto che proprio da questa azione riusciremo a creare tutto ciò di buono che il gioco potrà offrire.
Ti ricordiamo infine che No Place Like Home dovrebbe lasciare l’accesso anticipato proprio nel mese di marzo.