Plentypede è uscito il 22 febbraio dell’attuale anno corrente per Steam e noi lo abbiamo provato. Questo videogioco, sviluppato e pubblicato da Favour Toys Studios, ha un costo di €9,99 ed è uno di quei classici giochi strategici chiamati anche: difesa della torre. Almeno, questa è una delle categorie scelte dai creatori sulla pagina del negozio di Steam; nonostante sia alquanto strana come categoria, effettivamente racchiude appieno il significato e il gameplay dell’intero videogioco.
Non possiede la lingua italiana e l’inglese utilizzato è talmente basilare da non rappresentare un vero e proprio ostacolo linguistico. Ovviamente non presenta una funzione multiplayer, in quanto non c’è un’effettiva ragione per inserire una modalità del genere; Plentypede nasce come single player e continuerà ad essere così, con la mia approvazione più grande. Parliamo di un gioco simile a Zuma, i giocatori più anziani ricorderanno il gioco a causa delle innumerevoli sfere colorate che giravano e giravano in circolano solo per farsi colpire. Più o meno il concetto è molto simile.
Partiamo subito con la storia che si nasconde dietro a Plentypede.
Plentypede e la storia non storia
La presenza di una storia vera e propria è visibile solo sulla pagina di Steam; nel gioco non viene mai menzionato Urcash, nemico e presunto distruttore dell’umanità, insieme alle sue truppe dalle numerose zampette. Anche perché non c’è bisogno di fare un’aggiunta di trama del genere, in quanto il gioco si regge benissimo in piedi da solo. Ma poiché è stata nominata, cercherò personalmente di far capire la situazione al meglio delle mie possibilità; l’obiettivo principale in Plentypede è quello di distruggere i nemici che si avvicinano pericolosamente alla nostra base.
Questi sono capitanati da Urcash, colui che distruggerà l’umanità; armati di cannone, dovremmo difendere a tutti i costi il nostro avamposto. E la trama, a tutti gli effetti, finisce qui; niente di troppo strano, ma risulta essere quasi un dettaglio di seconda mano talmente non viene approfondita tale storia. Un peccato, perché lasciarla solo come una piccola citazione su Steam non crea alcun tipo di spiraglio per nuove idee o evoluzioni future del videogioco. Plentypede è lineare, non ha bisogno di diventare qualcosa che non potrà mai essere e va benissimo così.
Insomma, in poche parole è un titolo la cui trama non ha questo grandissimo spessore e ciò che dovrai fare è semplicemente portare avanti la partita e proseguire per i livelli. Come in altri videogiochi recensiti recentemente, anche Plentypede è creato in base a dei livelli: dal più semplice a quello più impegnativo. Solo che la difficoltà non è una vera e propria difficoltà selezionata e già dall’inizio è possibile trovare alcuni problemi tecnici. Il gameplay, per quanto semplice, risulta essere incredibilmente inadeguato per una piattaforma come quella di Steam, quindi per PC.
Forse starebbe meglio su altre piattaforme…
Plentypede non è un gioco adatto ad un computer; per poter sconfiggere questi vermetti è necessario utilizzare il cannone in nostro possesso, prendere la mira e sparare nella loro direzione. In questo modo si distruggeranno e la vittoria sarà assicurata. Il problema principale è che non esiste un vero e proprio sistema di mira, in quanto il mirino del cannone si muoverà in autonomia in varie direzioni e tu non dovrai fare altro che premere il tasto sinistro del mouse per poter provare a sfiorare i millepiedi. Parliamo di sfiorare, perché questo sistema non premia la precisione e ti ritroverai spesso e volentieri a vedere una palla di cannone sprecata. I millepiedi continuano a girare tranquillamente e tu non dovrai fare altro che acquistare nuovo equipaggiamento più potente o nuove munizioni.
Dovrai aver presente subito una cosa: probabilmente giocherai a questo titolo con mouse e tastiera; la prima periferica avrà un ruolo decisamente più importante e sarà anche quella che ti darà più filo da torcere rispetto al resto. Con il sistema di mira posizionato dallo sviluppatore, al minimo cenno di movimento vedrai il mirino impazzire. Probabilmente Plentypede ha una sensibilità al mouse troppo alta e questo non permette certi movimenti naturali da fare con il mouse. Altrimenti, la pena sarà quella di ricercare il puntatore e capire come riposizionarlo come prima. Un’impresa non da solo, specialmente se i movimenti errati sono quelli fatti verso l’altro e il basso. A noi sarà consentito solo il passaggio da destra a sinistra: al resto ci penserà il mirino.
In Plentypede dovrai tener conto dell’inventario e non è per niente intuitivo. Una volta finite le palle di cannone, automaticamente si aprirà un menù che ti chiederà di acquistare uno – o tutti e tre – degli oggetti proposti obbligatoriamente. Se non lo farai, non potrai continuare il gioco e sarà game over: dovrai ricominciare da capo. Un sistema che non premia il giocatore durante le partite. Che, a proposito, presentano ben cinque wave – ondate di nemici – e più andrai avanti e più queste si faranno sempre più cattive e agguerrite. I soldi, ovviamente, verranno ricevuti alla fine.
Colori incredibilmente vividi
Essendo un posto fantasioso, c’era da aspettarsi un po’ di colore in più ed effettivamente hanno fatto centro. Un’ambiente colorato e decisamente cartoonesco rendono il gioco più rilassante e appagante da vedere. Lo sarebbe stato di più se Plentypede fosse stato per mobile. Qua arriviamo alla nota dolente che si ricollega, principalmente, al sistema di mira e a tutto il comparto tecnico del videogioco. Sembra quasi che lo sviluppatore abbia creato un prodotto inizialmente per smartphone e che poi, preso dalla voglia di fare qualche gioco per PC, abbia cambiato idea lasciato la base com’era stata fatta. Il gioco funziona, ma non appieno come dovrebbe.
Su un sistema come quello consigliato, Plentypede potrebbe veramente dare il meglio di sé senza troppi problemi. Non è un gioco pesante; per poterlo fare su Steam, però, hai bisogno delle seguenti caratteristiche minime (che non differenziano moltissimo da quelle consigliate o d’alte prestazioni:
- Sistema operativo: Windows 7 o superiore a 64 bit;
- Processore: Intel Core 2 Duo E6600 o AMD Phenom X3 8750;
- Memoria: 2 GB di RAM;
- Scheda video: Intel UHD 600 Graphics;
- DirectX: Versione 9.0;
- Memoria dedicata: 91 MB di spazio disponibile.
Colpisci alla testa!
Per essere efficiente in Plentypede, allora ti consigliamo di mirare – per quanto è nelle tue possibilità – e colpire la testa del mostriciattolo. In questo modo avrai una maggiore probabilità di morte sul corpo, con tanto di sparizione dell’intero corpo del mostro. Se lo farai in altri punti, come sulla struttura corporale o altro, allora sarà molto più difficile. Purtroppo entra la legge più conosciuta di tutti i tempi, cioè: se tagli la coda a una lucertola, essa ricrescerà o continuerà a vivere. E qua la situazione non cambia moltissimo, rimanendo sullo stesso filone di pensiero; colpendo il mostro con la palla di cannone, si rischia di veder scomparire solo una piccola parte del verme che continuerà sul suo viaggio.
Il tempismo in questo gioco è tutto, si capisce perfettamente, ma a volte non serve prendere la giusta mira (se di mira possiamo parlare); i problemi elencati in questa recensione non permettono di potersi godere una partita nel migliore dei modi, andando a toccare tutti i punti essenziali indicati dagli stessi sviluppatori. Un grande peccato, perché se fosse nato su altre piattaforme sarebbe stato perfetto. Anche se il pallino arancione presente sulla pagina di Steam, dove AGICOM ha dichiarato il gioco con una lieve presenza di violenza fantasy, mi fa alquanto strano; è vero che il gioco presenta un cannone, ma è tranquillamente giocabile anche dai bambini più piccoli.
A parte ciò, Plentypede presenta una colonna sonora che, tutto sommato, è abbastanza accettabile. Non sfocia nell’esagerazione, ma neanche nel troppo lascivo ed è abbastanza carino da ascoltare durante le varie partite.