Annunciato durante i The Game Awards 2021, Slitterhead ha reso felice i tanti fan che hanno potuto rivedere Keiichiro Toyama, padre di Silent Hill e Forbidden Siren, tornato alla guida di un progetto che fa ben sperare, ma soprattutto potrebbe (momentaneamente) mettere una pietra sopra su un ritorno di Silent Hill.
Oltre Silent Hill
Un franchise tra i più amati dagli appassionati del genere horror che ancora adesso sperano in una riesumazione del progetto; come sappiamo però è recente la notizia che Konami ha perso i diritti sul sito ufficiale del gioco (te ne parliamo qui in un recente articolo della nostra redazione) ma la serie aveva già subìto altre interruzioni dopo un accenno di rinascita, pensiamo al coinvolgimento di Guillermo del Toro, Hideo Kojima e l’attore Norman Reedus che dopo un grande hype iniziale è stato messo nel dimenticatoio.
Le carte in tavola però sembra stiano per cambiare grazie al ritorno di Keiichiro Toyama che attualmente lavora al suo nuovo progetto, Slitterhead per l’appunto. Lo stesso Toyama specifica che il titolo vuole porsi come qualcosa di diverso da Silent Hill allontanandosi dalle dinamiche horror psicologiche, per abbracciare uno stile più action in terza persona con meccaniche di gioco più innovative.
Slitterhead: l’horror urbano
In un recente articolo vi avevamo parlato delle informazioni trapelate su questo nuovo progetto, anche se Toyama non è andato (giustamente) troppo nel dettaglio. Sappiamo che dovremo affrontare creature dalle sembianze umane, immersi in un contesto urbano che richiama gli anni 80 – 90 e dove si assisterà “al decadimento che contraddistingue la vita di tutti i giorni“. L’obiettivo dell’autore è creare una esperienza che terrorizza il giocatore ma allo stesso lo spinge ad andare a fondo ai misteri, il tutto unito ad un gameplay action.
Il gioco si trova ancora in pre–produzione e pertanto non si ha ancora una data d’uscita, speriamo solo che non sia uno di quei titoli che rimane schiacciato dalle proprie aspettative e che non venga compromesso lo sviluppo; se il progetto riesce come si deve potremmo avere per le mani un titolo che può far “dimenticare” Silent hill e magari creare un nuovo modo di giocare gli horror.