Instruments of Destruction è un simulatore di veicoli da distruzione basato sulla fisica sviluppato e pubblicato dallo studio statunitense Radiangames formato da un unico membro, Luke Schneider. In parallelo allo sviluppo di Instruments of Destruction lo studio è al lavoro su altri due progetti: Devastator, che arriverà nel corso di quest’anno su PC e console e Speed Demons che è già disponibile su Apple Arcade. Il titolo è attualmente in fase di Early Access su Steam ed è disponibile dal 2 marzo 2022.
Instruments of Destruction: distruzione a palate
Instruments of Destruction è un simulatore basato sulla fisica in cui potremo costruire veicoli da distruzione. Allo stato attuale sono presenti due modalità, la campagna e la modalità sandbox. La campagna è costituita 10 aree (isole) giocabili con tre differenti modalità. All’inizio sarà disponibile solo la modalità Normale completata la quale sbloccheremo la modalità Sfida per poi poter accedere alla modalità Esperto.
Nella modalità Normale, ci verrà assegnato un budget, in denaro, per la costruzione di un veicolo e ci verranno indicati gli obiettivi da portare a termine. In base agli obiettivi dovremo costruire un veicolo adatto che ci permetterà di completare la missione.
Si può scegliere se costruire un veicolo completamente da zero oppure utilizzare o modificare un veicolo già presente nella libreria. Nella fase di costruzione, la prima volta, verremo introdotti da un tutorial non troppo dettagliato che ci spiegherà come unire tra loro le varie componenti del veicolo. La costruzione del veicolo è semplice e ci permette di costruire qualsiasi cosa vogliamo rapidamente, inoltre, sono presenti molte parti mobili e strumenti di distruzione, ognuno con un’azione o movimento proprio.
Ad esempio, possiamo utilizzare pivot motorizzati per fare inclinare in alto o in basso una sega circolare. Ogni componente, mobile e non solo, ha delle proprietà fisiche proprie, per esempio tipi diversi di cavo avranno un’elasticità differente che potremo sfruttare per utilizzare a nostro piacimento la palla da distruzione.
Scegli il tuo stile di distruzione
L’intero veicolo è sottoposto alle leggi della fisica, e nella costruzione, in modalità avanzata, ci viene in aiuto l’indicatore del baricentro che ci permetterà di capire se il mezzo che stiamo costruendo è stabile oppure rischierà di ribaltarsi alla prima oscillazione. Terminata la costruzione del veicolo sarà il momento di concentrarci sull’obiettivo principale che può consistere nella distruzione di uno specifico edificio, una percentuale di edifici o una tipologia e un obiettivo secondario simile.
Per completare la normale è sufficiente portare a termine l’obiettivo principale. Terminare una missione ci fornisce punti esperienza e ci permette di sbloccare nuovi veicoli preinstallati, e sbloccare la modalità Sfida.
Questa seconda modalità ci permette di rigiocare la mappa con un nuovo obiettivo usando un mezzo fornito dal gioco. Per finire, la modalità esperto è una sfida a tempo in cui possiamo scegliere il veicolo da utilizzare senza limiti di budget.
Se vogliamo distruggere tutto senza vincoli e senza obiettivi possiamo affidare la nostra vena distruttiva alla modalità sandbox. Una volta scelta la mappa, possiamo cambiare a nostro piacimento i parametri di gioco come la gravità, l’intensità delle esplosioni e la resistenza degli edifici.
Dopo che la polvere si è diradata
Instruments of Destruction è un ottimo passatempo per sfogare la nostra voglia di distruzione su inermi costruzioni e rovine sparse qua e là. Utilizza un sistema di emulazione della fisica abbastanza realistico e l’intero mondo è “tangibile”, infatti, in base al peso della nostra macchina, il terreno si compatterà in maniera differente, anche i fili d’erba e la polvere sono vincolati alla fisica di gioco.
Il pregio del gioco è anche la sua debolezza, infatti, Instruments of Destruction per poter emulare realisticamente la fisica, fa un pesante uso delle risorse, soprattutto a carico della GPU. Attualmente, i requisiti minimi e consigliati sono sottostimati rispetto alle richieste reali del gioco, anche se nei piccoli aggiornamenti che sta ricevendo il gioco, si notano già dei miglioramenti nel framerate.
Nonostante sia un titolo ancora in sviluppo e lo studio è composto da una sola persona Instruments of Destruction è già stabile e ricco di contenuti. Infatti, non abbiamo riscontrato alcun crash o bug, l’unica pecca è la localizzazione approssimativa in lingua italiana. Non ci resta che aspettare l’uscita della versione completa su Steam.