Xbox è uno dei marchi più importanti nel settore del gaming. Il brand, creato dalla famosissima Microsoft, negli anni è cresciuto sempre di più, riuscendo nella titanica impresa di proporre una nuova console contro rivali storiche già presenti da anni sul mercato e imponendo nuovi standard sul gioco online e la struttura ludica.
Dopo il buon lancio della prima console, il successone di 360 e il claudicante inizio di One, nel corso di quella generazione e con Xbox Series S e X, Microsoft ha dimostrato di sapere sviluppare ottime strategie commerciali, andando a rivoluzionare il mercato con il modello del Game Pass, vero e proprio stravolgimento del settore classico. Il capo della divisione, ovvero Phil Spencer, sembra avere ancor grossi progetti per il futuro.
Xbox e i piani di Phil Spencer
Nel corso dell’ultima edizione della Game Developers Conference, ovvero ila GDC 2022, Phil Spencer, insieme alla Vicepresidente e responsabile del reparto sviluppo del business legato al gaming, Sarah Bond, si è focalizzato sulla necessità di non fermarsi ad un unica formula commerciale.
Il puntare sempre alla diversificazione e alle novità è uno dei punti di forza di Spencer e questo traspare chiaramente da queste sue parole, insieme a quelle della Bond:
“È importantissimo per noi offrire una certa flessibilità sul modo in cui i creatori vogliono piazzare il proprio prodotto”, ha affermato Sarah Bond, “gli sviluppatori vogliono dare vita a grandi giochi, e scegliere il modo in cui monetizzare grazie al coinvolgimento del pubblico, senza doversi limitare a un business. Io adoro i servizi ad abbonamento anche per questo, offrono la a possibilità ai giocatori di provare dei titoli per cui non avrebbero mai speso 70 dollari, e contemporaneamente permettono agli sviluppatori di far conoscere il proprio videogioco a molte più persone”.
La Bond ha poi sottolineato l’enorme successo di Xbox Game Pass e di come lo stesso sia stato una brillante intuizione di Phil Spencer, che, prima di molti, aveva compreso la direzione in cui il mercato si stava muovendo, ascoltando i tanti feedback dei videogiocatori. Le iniziali reticenze sul servizio sono state sconfitte dai dati forniti da Microsoft stessa che ha spiegato come l’abbonamento permetta di giocare di più e che non sia affatto sconveniente, dato che i giocatori spendono molto di più anche per acquistare videogiochi non inclusi.
Per uno sviluppatore poco conosciuto è auspicabile poter pubblicare il nuovo titolo includendolo su Game Pass, ottenendo una piacevole visibilità del prodotto in questione.
Phil Spencer, ringraziando la collega per le parole, ha poi fatto intendere che non bisogna cullarsi sulla struttura attuale, pensando sempre al futuro e ideando nuove forme di guadagno e di offerta per i consumatori. Ecco le sue parole:
“Sono d’accordo, e sono orgoglioso del ruolo che il Game Pass sta avendo. Una cosa su cui voglio essere chiaro, però, è che per noi di Xbox non c’è solo un modello vincente. Spesso gli sviluppatori mi chiedono “se non sono interessato al servizio ad abbonamento non ho valore per Xbox?”, e voglio chiarire che non è assolutamente vero. Abbiamo interesse a collaborare con chi vende videogiochi, investiamo risorse a questo proposito, free-to-play? Li vogliamo, perché per noi la diversità è un punto di forza. Io credo che uno dei punti di forza di questa industria – al contrario di molte altre dove domina un solo modello – è che qui possiamo individuare più modelli utili che incentivano la creazione di giochi diversi e originali”
Insomma, siamo davanti ad una chiara e netta dichiarazione di intenti che fa riferimento alla volontà di Microsoft di non fermarsi qui e soprattutto di non essere totalmente equiparata al modello unico del Game Pass. A dispetto di tante ipotesi, l’azienda americana vuole diversificarsi sempre di più.
L’intervista completa è disponibile qui: