Se pensiamo all’attuale generazione di videogiochi, ciò che ci viene in mente sono sicuramente velocità di caricamenti ridotte, alta definizione e frame rate… ma più di ogni altra cosa è il ray tracing. Per i meno addetti ai lavori, la tecnologia del ray tracing è ciò che permette a un motore grafico di andare a calcolare in tempo reale la rifrazione della luce sui vari oggetti, creando così ambienti realistici e molto più immersivi.
Questa tecnologia è sicuramente sbalorditiva e alcuni scenari, se visti con RTX attivo, sono da pelle d’oca: ma chi si sarebbe aspettato che anche un titolo del 1993 potesse usufruirne?
Il primo titolo della saga Doom, pioniere del genere FPS e uno dei primi giochi ad aver provato a ricreare ambienti a tre dimensioni, è uscito proprio in quell’anno e grazie a sultim_t, un folle modder, ora anche un pezzo di storia del mondo videoludico come questo, può essere vissuto con la modalità RTX attiva. Forse sarebbe meglio dire “dei pezzi di storia”, dato che questo è possibile su tutti e tre i primi capitoli della saga.
Dato che “solo” questo poteva sembrare poco, è riuscito anche a far in modo che fossero supportate FSR e il DLSS, altre tecnologie molto note nell’ambito dei giochi next gen: nessuno sentiva il bisogno di tutto questo, ma credo che questa sia una bellissima dichiarazione di affetto da parte del creatore per questi giochi storici.
Per poter toccare con mano questo prodotto, puoi fare un giro sul GitHub ufficiale cliccando qui, oppure darti un’occhiata al video qua sotto.