Weird West è sicuramente uno di quei prodotti che sono riusciti a suscitare curiosità sul pubblico già dal suo annuncio. Vuoi per le premesse particolari o per le persone e i team che hanno lavorato a questo titolo, fra i quali Devolver Digital e WolfEye Studios che include due importanti ex membri di Arkane, Raphael Colantonio e Julien Roby (Dishonored – Prey), l’utenza non ha perso interesse nel progetto anche dopo il rinvio subito, e dopo questa recensione possiamo dire “giustamente”.
Partendo da una classica ambientazione Western, fatta di villaggi, polvere, saloon, cowboy, pallottole e criminali, WolfEye Studios ha condito tutto con il dark fantasy, fatto di mistero, sangue, tenebre e mostruose creature. Il risultato, per quanto strano possa sembrare strano, riesce perfettamente a creare un’ambientazione unica e che riesce a coinvolgere totalmente il giocatore.
Weird West, c’era una volta nello strano West…
Inizialmente il nostro viaggio in questa particolare avventura ci vedrà vestire i panni di Jane Bell, una ex cacciatrice di taglie ormai ritiratasi da quella vita, ma che dovrà subito fare i conti con il prepotente ritorno del suo passato. Una notte come tante, un gruppo criminale noto come gli StillWater, durante una razzia nel suo villaggio lascia fra le tante vittime sia il figlio che il cane di Jane (Jane Wick?) e ne rapisce il marito.
Sarà lo sceriffo in persona durante quella notte, a comunicare l’accaduto a Jane, la quale senza pensarci due volte, rispolvera il suo vecchio equipaggiamento e si mette a caccia dei criminali, armata di una fortissima sete di vendetta per il figlio e dalla disperata ricerca del marito. Il punto di partenza delle nostre indagini sarà un membro della banda criminale, fatto prigioniero e pronto a subire il nostro interrogatorio.
Qui Weird West ci mette di fronte a una delle sue caratteristiche principali e meglio riuscite di tutto il titolo, ovvero la grande libertà di scelta e di azione che lascia al giocatore. Avremo diversi modi di portare avanti l’interrogatorio, da quelli più leggeri ai più violenti, e ognuno porterà a risposte e conseguenze diverse. Bisogna tenere a mente che ogni nostra azione o scelta, avrà un impatto differente su come proseguirà l’avventura.
La libertà di scelta di Weird West non li limita solo a risposte multiple durante i dialoghi, ma anche su che approccio adottare per risolvere le varie situazioni: potremo optare per un approccio furtivo, così come sulla bruta potenza di fuoco del nostro equipaggiamento, oppure arruolare dei compagni che combatteranno al nostro fianco. Ogni situazione offrirà diverse opzioni e starà al giocatore scegliere quella a lui più congeniale; anche il gioco stesso suggerisce di usare spesso il salvataggio rapido per provare diversi metodi in diverse situazioni.
Visto che Weird West ci proporrà la storia vissuta da diversi protagonisti, sarà molto interessante vedere come si svolgeranno gli eventi per ognuno di essi e come si andranno a sviluppare nel capitolo finale, quando le loro storie si intrecceranno assieme.
Oltre il metodo, anche l’obiettivo delle missioni può giungere in diversi metodi; ci verrà chiesto di procurare dei documenti da una fattoria? Potremo chiederli diplomaticamente in cambio di aiuti, rubarli, uccidere il proprietario dei documenti per impossessarcene e così via. Davvero tante opzioni e scelte che inizialmente potrebbero anche spaesare i giocatori più abituati a titoli che settano dei binati già delineati da seguire.
Un gameplay “weird”
“Chi sei tu”? “Bella domanda!”, citando una frase di un vecchio film western (Pat Garrett e Billy the Kid), anche se nel caso di Weird West sarebbe più il caso di dire “cosa sei tu?”. Difatti il gioco presenta così tanti elementi di generi diversi da non saper bene dove collocarlo. Nella sua pagina Steam, troviamo tra le varie categorie di appartenenza azione, avventura, GDR e simulazione. E no, quest’ultima non è sbagliata e neanche forzata, perché spesso in Weird West ci troveremo a sostenere diversi dialoghi per costruire la nostra avventura e accaparrarci la simpatia o antipatia di altri personaggi.
Parlando di simpatie e antipatie, viene introdotto un sistema molto interessante, il Vendettas. Questa particolare meccanica potrà presentarsi a seguito di determinate azioni, e ci vedrà divenire i bersagli della vendetta di altri personaggi. Uccideremo un innocente dentro un villaggio? Se un membro della sua famiglia dovesse riuscire a fuggire, probabilmente vivrà al solo scopo di vendicarsi di noi, e questo accadrà durante gli spostamenti nella mappa e quando meno ce lo aspetteremo. Anche lasciare vivo il membro di qualche clan uccidendone il capo potrebbe portare a risultati simili.
Weird West è pieno di chicche di questa portata. Decimando la popolazione di qualche villaggio, i corpi verranno rimossi e portati al cimitero locale più vicino, ma non è tutto! Potremo armarci di vanga e andare a depredarne i resti per racimolare un po’ di bottino. Dopotutto stiamo parlando di un titolo che sa essere cruento.
Il titolo è pieno di cose del genere, come villaggi che diventano abbandonati per poi divenire qualcosa di diverso se la popolazione vi ritorna, e il tutto riesce a dare al giocatore un senso di dinamismo incredibile, trasportandolo in un mondo in continuo mutamento e che saremo noi e le nostre scelte a plasmare.
Combattimenti
A metà via tra action e gioco di ruolo, i combattimenti giocheranno una parte molto importante in Weird West. Il titolo presenta una visuale isometrica con tre livelli di zoom, e negli scontri sarà fondamentale utilizzare l’ambiente sia come copertura che magari come trappola per infliggere maggiori danni, ma ovviamente i nostri nemici faranno lo stesso.
Avremo diverse tipologie di armi che troveremo perquisendo i nemici, negli accampamenti o dai mercanti, ognuna con le proprie statistiche e punti di forza, adatte più o meno a diverse situazioni e alle quali andranno ad unirsi le abilità speciali dei personaggi, come una specie di bullet time che rallenterà il tempo mentre ci tufferemo, dandoci la possibilità di mirare più accuratamente e uscire da situazioni pericolose, oppure effettuare colpi speciali con le nostre armi.
Inoltre, tramite degli oggetti che troveremo esplorando il mondo di gioco, potremo potenziare alcune abilità passive del nostro personaggio, rendendolo più propenso alla nostra tipologia di gioco. A quanto scritto sopra, per completare l’esperienza ruolistica, andranno ad aggiungersi un sistema (in realtà povero) di crafting e l’utilizzo di equipaggiamenti e consumabili, nonché tantissime storie secondarie a sé stanti.
Il tutto si fonde benissimo in un’azione dinamica e variabile, offrendo tantissime opzioni sia come approccio che come stile di gioco.
Tecnicamente e conclusioni
Weird West è un titolo davvero ambizioso; mescolare così tanti elementi assieme, solitamente di traduce in un’accozzaglia di meccaniche spesso fine a loro stesse, mentre qui il tutto risulta quasi perfettamente bilanciato e mai di troppo. Lo stile grafico è accattivante e i disegni si sposano benissimo con la cruda ambientazione dark fantasy che il titolo vuole proporre.
L’aver inserito nemici mostruosi rispetto ai soli criminali, rende tutto più intrigante, e poter seguire le vicende da diversi punti di vista, modificandone l’andamento con le nostre scelte, è davvero appagante.
In un titolo con così tanti dialoghi, la mancanza della localizzazione anche parziale in lingua italiana potrebbe essere deleterio e negare il piacere del titolo ai meno avvezzi alla lingua inglese, anche se in tutta verità non si tratta di dialoghi complicati.
Tecnicamente come difetto si nota solamente qualche sbavatura nelle animazioni, soprattutto in combattimento, ma niente di così pesante da inficiare il divertimento che il titolo riesce a offrire.
Davvero un ottimo lavoro.