Distant Worlds 2 è un titolo gestionale sviluppato da Code Force e distribuito dal publisher britannico Slitherine; il titolo è stato mostrato per la prima volta nell’evento Home of Wargamers 2021 Live+.
Il titolo è disponibile per PC (via Steam) dal 10 marzo 2022 e noi abbiamo avuto modo di provare il gestionale (definito 4X dalle quattro parole inglesi: eXplore= Esplorazione, eXpand= Espansione, eXploit= Sfruttamento, eXterminate= Eliminazione), che come il suo predecessore, è sviluppato all’interno di una galassia dove le specie più influenti cercheranno in ogni modo e con ogni mezzo di ritagliarsi il loro posto nello spazio costruendo un impero.
Di seguito potrai vedere il trailer di gioco.
Distant Worlds 2: la trama
Distant Worlds 2 è ambientato dopo il “Periodo Buio” causato dal conflitto fra la Freedom Alliance e la pericolosa e potente razza aliena insettoide chiamata Shakturi. L’alleanza era formata dalle razze più potenti di quel tempo che dopo il conflitto sono andate ad un progressivo declino fino alla loro estinzione.
Numerosi secoli dopo sette nuove potenti razze (compresa l’umanità) scoprono le tecnologie delle civiltà antiche (che secoli prima avevano combattuto contro la potente minaccia degli Shakturi) e e decidono di sfruttarle per colonizzare nuovi pianteti ed espandere la loro influenza nello spazio.
Ogni razza ha in mente un solo progetto: la costruzione di un potente impero galattico e possedere le risorse della galassia e questo potrà essere possibile in vari modi riassumibili nella via della diplomazia e gli accordi commerciali oppure facendo sanguinose guerre schiavizzando i popoli nemici e razziando le loro risorse.
Quando verrà avviata la partita tra le numerose possibilità offerte al giocatore e parametri si dovrà anche scegliere con quale razza giocare e il governo che verrà attuato che modificherà vari parametri come la felicità del popolo oppure le spese di ricerca e militari.
Nonostante le ottime premesse narrative purtroppo manca una modalità storia che approfondisce veramente le singole razze (ad esempio attraverso campagne specifiche e obbiettivi che diventano gradualmente più complessi), ma il tutto è ridotto ad una ricerca di reliquie fondamentalmente inutili che approfondiscono la storia delle razze, limitandosi ad essere un semplice contorno e pretesto dell’unica modalità di gioco.
Distant Worlds 2: il gameplay
Distant Worlds 2 ha una singola modalità (definita come Sandbox) che offre ogni volta la possibilità di creare scenari completamente inediti e unici e offrire ogni volta nuove sfide al giocatore con le numerose possibilità di personalizzazione della partita.
Come detto all’inizio di ogni partita bisognerà scegliere la razza e il governo che dovrà essere attuato; oltre a ciò, si potrà anche scegliere il periodo quindi se la civiltà scelta è una società che ha appena scoperto la tecnologia antica (pre-Warp), oppure una civiltà sempre più consolidata e matura.
Un altro aspetto che si potrà personalizzare è la galassia dato che si potranno scegliere la forma la densità e il numero di stelle presenti (per ogni stella presente è presente almeno un pianeta e dunque risorse da scoprire e sfruttare); oltre alla forma delle galassie è possibile anche determinare l’equilibrio geopolitico presente e giocare in un clima di pace oppure di perenne tensione fino al puro caos.
Esistono altri aspetti altrettanto importanti: la possibilità di commerciare con le altre razze tramite aziende private (che regolano il flusso delle merci e del denaro) e la presenza o meno dei pirati che possono causare enormi problemi agli avamposti del giocatore e di creature spaziali ostili oltre a imporre fino a quanto ci si potrà espandere con la colonizzazione e regolare le fazioni indipendenti dall’impero.
Una volta definiti i vari parametri si passerà alla gestione dell’impero vera e propria: sarà necessario controllare la situazione della nostra civiltà controllando il sistema solare di partenza e iniziando a lavorare ai progetti proposti che richiedono fondamentalmente due cose: fondi e materiali (come minerali preziosi).
Il giocatore sarà chiamato a scegliere quali progetti favorire a discapito di altri e quale strada percorrere per ricevere i materiali necessari a svolgere i lavori tenendo conto che prima o poi dovrà organizzare l’espansione in altri sistemi e inevitabilmente entrare in contatto con altre civiltà aliene.
Essere diplomatici o aggressivi dipende molto dalla razza di partenza e in secondo luogo dalla situazione attuale; il giocatore pur di ricevere dei materiali rari potrebbe tentare lo scambio con un’altra razza a condizioni sfavorevoli oppure tentare l’assalto con una guerra sperando nella vittoria.
Distant Worlds 2: considerazioni sul gameplay
Distant Worlds 2 è un gioco complesso, che richiede grande concentrazione al giocatore (che può essere messo in pausa per pianificare le proprie mosse), inoltre richiede diverse ore di pratica per comprendere a fondo le meccaniche e capire gli insegnamenti del tutorial presente nel gioco e dell’e-book scaricabile; se si superano le prime ore di “rodaggio” il gioco può intrattenere praticamente all’infinito.
Una meccanica estremamente importante della gestione dell’impero sia quando è appena nato sia quando raggiunge livelli complessi è l’automazione; nessun giocatore al mondo (probabilmente) è in grado di gestire in maniera manuale la complessità delle azioni che si possono compiere in diverse aree:
- Attività di ricerca (sistemi colonie e progetti da approvare che influenzano la società).
- Attività di colonizzazione (quali pianeti colonizzare in base alla razza di partenza?).
- Attività diplomatica (come ci si comporta con le altre razze e i mercanti).
- Attività di guerra (approvazione delle navi da guerra armi e molto altro).
Fortunatamente il gioco aiuta il giocatore grazie all’ottima automazione presente in grado di gestire numerosi aspetti in maniera automatica senza che il giocatore diventi matto per tenere tutto sotto controllo; il giocatore può decidere se controllare una sola area manualmente e persino lasciare fare interamente al gioco e limitarsi a controllare la situazione se avvengono delle criticità in qualche area.
In generale l’automazione funzione bene ed è imprescindibile quando l’impero diventa complesso, tuttavia è bene monitorare l’area di ricerca, perché durante l’estrazione di materiali perché in automatico il gioco potrebbe metterci troppo tempo e le navi potrebbero finire vittima dei pirati o di altre minacce.
Distant Worlds 2: aspetti tecnici
Distant Worlds 2 ha un gameplay estremamente variegato che sorprende per la sua complessità e profondità ed è accompagnato da un lato tecnico più che sufficiente:
- Dal punto di vista grafico nonostante sia stato fatto un ottimo livello nella ricostruzione di una galassia il più realistica possibile, tuttavia i modelli delle astronavi e dei pianeti impallidiscono di fronte ad altri titoli simili (vedi Stellaris), il gioco risulta pertanto poco interessante e “vecchio” alla vista.
- Dal punto di vista del sonoro le musiche di gioco risultano fin troppo simili ad altri titoli risultando poco ispirate e occasionali bizzarri rumori metallici di sottofondo potrebbero disturbare le fasi di gioco.
- La mancanza della lingua italiana potrebbe pesare molto in quanto è richiesta la lettura di numerose finestre in lingua inglese ed è necessario comprendere appieno le meccaniche di gioco proposte per poter giocare e svolgere correttamente la gestione dell’impero.