Dopo la top dei 5 videogiochi infiniti da recuperare e dopo il nostro articolo che spiega la differenza tra roguelite e roguelike, potresti essere alla ricerca di roguelite in salsa action, oggi molto famosi, che uniscono il sistema di morti e rinascite a un gameplay action in tempo reale, che spesso prende ispirazione da vari generi.
Vediamo quindi cinque consigli che hanno come protagonisti dei roguelite decisamente interessanti, che andrebbero recuperati assolutamente. Dato che parliamo di titoli davvero ottimi, l’articolo non sarà strutturato come una classifica, ma come una vera e propria lista.
Le varie posizioni cercano quindi di essere più diversificate possibile, in modo da proporre dei roguelite che mischiano la formula base con generi diversi. Di conseguenza, le posizioni della lista presentano giochi molto diversificati, che però sono accomunati dal fatto di essere, appunto, “in stile rogue”.
Hades
Chiaramente, non si può creare una lista di questo tipo senza inserire uno dei migliori giochi del genere, che è stato addirittura in grado di competere per la GOTY del suo anno d’uscita. Molto semplicemente, Hades è il roguelite perfetto per chi odia il genere. Un gioco adatto praticamente a tutti, che dovrebbe essere giocato almeno una volta nella vita.
Hades ti mette nei panni di Zagreus, ribelle figlio di Ade, che cerca a tutti i costi di scappare dall’oltretomba. Il giovane, infatti, vive con un padre davvero troppo ostile che, da parte sua, ostacola la fuga del figlio in tutti i modi possibili. Da questo incipit si apre una storia ricca di mistero, che viene ricostruita dal giocatore partita dopo partita, tramite i dialoghi con i personaggi presenti nella dimora di Ade.
Il gameplay del gioco è invece quello di un dungeon crawler in salsa action (peraltro, se cerchi un dungeon crawler a turni, dai un’occhiata a Demeo: PC Edition), in cui il giocatore deve farsi strada in dungeon generati proceduralmente, dove le stanze sono sempre diverse e, allo stesso modo, con build in parte casuali.
Zagreus viene infatti appoggiato dagli dei dell’olimpo, che donano i loro poteri per aiutarlo nella sua missione. Questi poteri, però, vengono offerti con combinazioni sempre diverse, creando un gameplay vario e divertente. Puoi saperne di più nella nostra recensione.
Dead Cells
Ecco un altro titolo che non può mai mancare in una lista simile. Anche in questo caso, Dead Cells presenta al giocatore un gameplay originale e interessante, che mescola sapientemente gli elementi tipici dei roguelike, con quelli dei metroidvania. Il risultato viene chiamato dagli sviluppatori roguevania e, se ami il genere, ti terrà impegnato per moltissimo tempo.
Nel caso di Dead Cells, la storia è decisamente secondaria, dato che il titolo punta tutto sul gameplay nudo e crudo. Il loop di morti e rinascite diventa quindi il protagonista principale della progressione e l’abilità del giocatore viene fin da subito messa a dura prova.
Dead Cells, poi, presenta una metaprogressione molto più marcata di quella di Hades dove, morte dopo morte, si sbloccano armi, magie e strumenti di morte vari, da utilizzare nelle run successive con un sistema di combattimento action davvero interessante. Il gioco permette infatti di combinare in modo fluido tutti i tipi di armi, che possono essere utilizzate senza restrizioni di sorta. Anche stavolta, puoi saperne di più nella nostra recensione.
Spelunky 2
Eccoci davanti a un altro classico. Spelunky 2 è un roguelite platform eccellente, che vanta una struttura di gioco rifinita e divertentissima…se riesci a scendere a patti con la brutalità delle morti. Siamo infatti davanti a un videogioco molto vicino alla filosofia dei roguelike puri, dove nessuna progressione addolcisce la pillola della morte permanente.
Ogni partita di Spelunky 2 inizia all’ingresso di un dungeon generato casualmente, dove bisogna scendere ai piani inferiori evitando trappole, nemici e ostacoli vari. Tutto questo è reso molto difficile dalla limitatissima salute del nostro alter ego virtuale, che può essere colpito poche volte prima di morire definitivamente.
Per fortuna, però, possiamo sfruttare vari strumenti che ci aiutano nelle nostre discese, come jetpack, corde, bombe e anche alcune armi. Il risultato è un titolo bilanciato e profondo, dove però ogni morte significa ricominciare completamente da zero, senza nessuna progressione tra le partite. Se vuoi saperne di più, vai alla nostra recensione dedicata.
Ziggurat 2
Per le ultime due posizioni, andiamo su videogiochi meno conosciuti, ma comunque molto validi e, soprattutto, diversi dagli altri. In particolare, Ziggurat 2 è un roguelite FPS, che unisce il classico loop di morti e rinascite con un sistema di combattimento che richiama quello degli sparatutto vecchia scuola “alla Doom”.
Siamo quindi davanti a un roguelite con le mappe divise in stanze separate, che possono essere viste come delle vere e proprie arene, sviluppate sia in orizzontale che in verticale. Il fulcro del gioco sono proprio i combattimenti in questi scenari, che vedono il giocatore fronteggiare un gran numero di nemici su schermo, tutti diversi tra loro.
In Ziggurat 2, infatti, i nemici sono creature di vario tipo, che combinano mostri con attacchi a corto raggio, con altri che invece preferiscono combattere da lontano. Da parte nostra, invece, abbiamo un vasto arsenale di armi magiche, tra cui troviamo scettri, bacchette, libri magici, ma anche bombe e armi alchemiche. Ovviamente, trovi la nostra recensione per saperne di più.
City of Brass
Quest’ultima posizione è occupata da un titolo praticamente sconosciuto che, nonostante la sua buona dose di difetti, resta comunque divertente e interessante. City of Brass è un roguelite in prima persona che si concentra su un sistema di combattimento corpo a corpo slow-paced molto diverso dal solito.
Il gioco ci mette nei panni di un saccheggiatore di tombe intento a esplorare città da tempo abbandonata, abitata da creature ultraterrene e disseminata di trappole. Neanche a dirlo, il protagonista non ha paura di un ambiente così ostile, e parte alla ricerca di tesoro leggendario. Questo incipit così banale fa in realtà da sfondo a un’ambientazione affascinante e interessante.
La struttura di gioco ci vede invece esplorare vari dungeon generati casualmente, dove trappole e nemici si alternano continuamente. Da parte nostra, invece, abbiamo a disposizione un piccolo arsenale di armi bianche e magie, accompagnate da una fedele frusta. Questa può essere sfruttata in molti modi, che vanno dalle frustate sui nemici – per stordire o disarmare – all’uso come rampino per sfruttare i ganci appesi a mezz’aria.