Il parco titoli del genere metroidvania, soprattutto negli ultimi tempi, sta vivendo un periodo di nuova gloria, con sempre più esponenti sul mercato, alcuni dei quali risultano essere dei veri e propri must play per gli appassionati del genere. Souldiers rientra pienamente fra quei titoli appartenenti a questo genere, i quali meritano sicuramente di essere tenuti d’occhio, grazie a delle premesse molto interessanti soprattutto sul fronte del gameplay.
Noi di iCrewPlay abbiamo avuto l’occasione di testare a fondo la versione in accesso anticipato del titolo, il quale non solo ha mantenuto le promesse fatte, ma è riuscito addirittura a far aumentare l’attesa per lo stesso. Con pochi fronzoli, Souldiers ci catapulta immediatamente in quella che sarà la base narrativa dello stesso: mentre combattevano in un conflitto per il dominio sul regno, alcuni soldati sono stati trasportati in una landa mistica ai confini dell’oltretomba chiamata Terragaya. Qui dovranno indagare e scoprire di più sui guardiani, trovandoli e procedendo di mondo in mondo, con “l’unico” problema di trovarsi in una condizione fra la vita e la morte.
Souldiers: un gameplay vario
Incipit abbastanza normale per la trama, mentre appena si parla di gameplay, Souldiers inizia già a offrire qualcosa di molto allettante, ovvero il poter scegliere fra tre protagonisti, ognuno dei quali renderà le nostre partite, e l’approccio a esse, veramente unico, grazie alle ben diversificate meccaniche che ognuna di esse propone.
Potremo difatti scegliere fra Scout, Archer e Caster.
- Scout: un combattente corpo a corpo, armato di spada e scudo, che predilige l’assalto frontale, e in grado di sostenere diversi danni. I suoi attacchi con la spada sono veloci e riesce a concatenare diversi colpi in un breve lasso di tempo sui nemici;
- Archer: un abile guerriero armato di arco e frecce che può colpire in tutte le direzioni. Il numero di frecce a sua disposizione sarà limitato e dovremo aspettare un breve lasso di tempo per averle nuovamente disponibili, nel frattempo però potremo utilizzare il nostro arco come un boomerang e ogni colpo messo a segno andrà a diminuire il tempo di attesa per ricaricare le frecce;
- Caster: come il nome lascia intuire, questo personaggio è la quota dedicata alla magia in Souldiers. A differenza del solito stereotipo di mago, il Caster potrà usare i suoi incantesimi non solo per danneggiare i nemici, ma anche per manovre evasive, come rallentare i proiettili e colpi nemici per evitarli a suon di schivate, il che lo rende un personaggio mobile quanto l’Archer.
I personaggi avranno in comune alcune abilità, come l’uso degli oggetti curativi e offensivi, la schivata, la quale presenterà un tempo (breve) di ricarica, ma ognuno di essi, una volta salito di livello, avrà accesso a una buona selezione di abilità uniche attive e passive fra le quali potremo scegliere, andando così a improntare il nostro approccio al combattimento allo stile che più ci aggrada.
A differenza di molti titoli, in Souldiers le abilità saranno veramente essenziali per poter procedere e andranno a impattare in modo notevole il gameplay. Inutile dire che avanzando nel gioco, anche il livello di sfida si farà più intenso.
Ma non solo un ottimo gameplay
Esteticamente Souldiers è favoloso! Una straordinaria pixel art in stile 16 bit, accompagnata da ambientazioni molto varie, un design dei livelli ben strutturato e quasi mai ripetitivo, e ultimo ma non per niente meno importante, delle animazioni dei protagonisti e nemici davvero curate. Sarà un piacere non solo a livello di gameplay, ma anche una gioia per gli occhi.
Nel provato della versione accesso anticipato, la varietà dei nemici è stata molto buona, ognuno dei quali avrà un proprio pattern di attacco e in pochi si limiteranno al solo venirci incontro per danneggiarci; discorso ben più ampio per le boss fight, davvero ben caratterizzate, dinamiche ed esaltanti.
Souldiers non è un gioco da prendere sottogamba, perché il cercare di avanzare menando fendenti, magie o frecce a destra e manca senza criterio, porterà a una rapida sconfitta. Sarebbe anche un peccato inoltre, per il fatto che i livelli del gioco offrono molto da esplorare e ancor di più segreti da scoprire.
Il tutto è accompagnato da personaggi secondari ben caratterizzati, che sapranno aggiungere quel po’ di pepe che non guasta mai, e il comparto sonoro è all’altezza di quanto detto per quello grafico.
Insomma, da quello che abbiamo potuto vedere, se sei un fan dei metroidvania sarebbe un grave errore mancare Souldiers, e mi sentirei anche di consigliarlo a chiunque stesse cercando un buon titolo che sappia intrattenere e divertire, assieme a un bel tocco retrò.