E’ passata una settimana da pasqua e ormai la maggior parte di noi avrà già aperto l’uovo e probabilmente consumato gran parte della cioccolata (golosone, ti vedo). Tuttavia quando si parla di uova di pasqua (easter eggs in inglese) noi videogiocatori rizziamo subito le orecchie perché siamo abituati a trovarle ogni giorno dell’anno nascoste ovunque nei nostri amati titoli.
Nate quasi per caso e per protesta, gli easter egg si sono presto espansi al di fuori del mondo che le aveva generati, quello dei videogiochi, per contaminare serie tv, film, libri fumetti e chi più ne ha, più ne metta. Ormai la caccia alle uova di pasqua nei prodotti di intrattenimento è sport mondiale con molte persone che investono tantissime risorse in questo lavoro.
Bisogna dire poi che, pur essendo ormai un concetto sdoganato ovunque, gli easter egg dei videogiochi restano quelli più affascinanti per via della malleabilità del prodotto. Mod, hack e dataminer permettono spesso di scoprire tracce nascoste dove teoricamente un videogiocatore non dovrebbe poter mettere occhio e procedere poi in modo inverso per svelare l’esistenza di qualche segreto ancora non individuato.
Ok, ti vedo, stai alzando gli occhi al cielo per l’ennesimo articolo sugli easter egg più triti e ritriti, oltretutto in ritardo. No, no, ci siamo capiti male, oggi non ti mostrerò una lista di easter egg, anche perché se ne sono già occupati alcuni miei colleghi qui e qui. No, oggi parleremo di easter egg in modo più analitico andando ad approfondire il fenomeno più che i singoli elementi. Sei pronto?
Easter Eggs: storiA E oRiginI
Iniziamo con un po’ di storia, che ne dici? E’ conoscenza comune che il termine easter egg ebbe origine grazie al videogioco Adventure del 1980. All’epoca Atari non inseriva i nomi dei programmatori nei credits come modo per difendersi tanto dalla concorrenza quanto dalle pretese degli sviluppatori stessi. L’autore di Adventure, Warren Robinett, non era d’accordo con questo metodo e così inserì in gran segreto la possibilità di svelare il messaggio “Created by Warren Robinett” (non ti dico come, ma è una cosa abbastanza nota).
Inizialmente la dirigenza Atari pensò di ritirare il gioco e cancellare il contenuto, ma questo sarebbe costato parecchio e così Steve Wright, il Director of Software Development li convinse a rendere pubblica la cosa, cavalcandola per spingere i giocatori a cercare simili contenuti nascosti in altri giochi. Venne così coniato il termine easter egg e Atari riuscì anche a guadagnare dalla vicenda. Non si può negare che Steve Wright fosse un furbo, vero?
Se indubbiamente il termine easter egg esiste grazie ad Adventure, bisogna tuttavia dire che questo non è il più vecchio della storia. Tale titolo è (per ora) nelle mani di Moonlander, videogioco del 1973 presente nei computer DEC in cui l’obiettivo era atterrare sulla luna. Se il videogiocatore però si muoveva orizzontalmente abbastanza a lungo, trovava un McDonald’s e poteva persino parcheggiarci accanto per permettere all’astronauta di prendere un panino. Beh, perché no?
Altri esempi di easter egg realizzati prima del 1980 sono:
Colossal Cave Adventure (1976): contiene diverse parole segrete come codici tra cui esordiva la famosissima “xyzzy”.
Starship 1 (1977): contiene un easter egg scoperto SOLO nel 2017 che rende possibile far apparire il messaggio “Hi Ron!” (dal nome dello sviluppatore Ron Milner).
Video Whizball (1978): contiene un easter egg scoperto nel 2004 che permette di far apparire il cognome dello sviluppatore Bradley Reid-Selth.
Easter Eggs: Tra Hobby, Lacune e Ipotesi
La popolarità degli easter egg negli anni è andata crescendo e ad oggi ne esistono tantissimi. Nel tentativo però di catalogarli, possiamo iniziare a porre dei paletti. La prima divisione avviene a mio parere tra easter egg volontari ed involontari. I primi sono inseriti consapevolmente dagli sviluppatori per essere trovati mentre i secondi sono curiosità nascoste nel gioco che non erano state pensate per essere trovate, vuoi perché riguardano assets non più utilizzati, sono frutto di errori di varia natura o semplicemente perché qualcuno li ha inseriti lì all’insaputa di tutti (ma proprio tutti).
Possiamo quindi fare un’ulteriore differenza nel definire la natura stessa dell’easter egg. E’ una semplice curiosità/modifica grafica dal basso impatto, come un messaggio di ringraziamento nascosto o le mucche al posto dei massi in Age of Empires, o è qualcosa di più consistente come un livello segreto, una debug room o addirittura un intero gioco in più? E’ risaputo che Day of the Tentacle, avventura grafica del 1993 a opera di LucasArts, contiene l’originale Maniac Mansion del 1987, ma sapevi che dentro Homefront: The Revolution è possibile trovare TUTTO TimeSplitters 2?!
Il terzo elemento per catalogare i vari easter egg è secondo me il metodo di scoperta. Può essere svelato semplicemente giocando? Ha bisogno di una qualche forma di mod o hack per attivarsi? Necessita di un intervento esterno massiccio, come una modifica dell’hardware o il disinserimento parziale di una cartuccia di gioco? Occhio che può succedere che a volte un easter egg del tipo giocabile sia scoperto prima in un hack/mod/datamine o tramite un intervento esterno. Non conta tuttavia come viene scoperto la prima volta, ma solo come può essere effettivamente attivato.
Infine quando si da la caccia agli easter egg bisogna fare attenzione a non farsi coinvolgere dalle molte leggende metropolitane esistenti che si nutrono tantissimo di questi contenuti nascosti. Basta fare qualche ricerca su Aerith Lives, Final Fantasy 8 is a dream? o L is Real per capire cosa intendo. A volte la soluzione, però, è la più semplice.
Ne è esempio un piccolo easter egg involontario presente in Metal Gear Solid dove, guardando bene in alto nella zona Metal Gear Bay, è possibile trovare uno dei cristalli usati nella modalità VR Training incastonato nella parete. Questo ha generato tutta una teoria secondo cui Metal Gear Solid e seguito siano in realtà delle esperienze in realtà virtuale a cui è soggetto il protagonista e non dei veri eventi nel mondo di gioco. Probabilmente però quel cristallo è solo un triste asset abbandonato e finito là per sbaglio.
Easter Eggs: Vediamo un ESempio
Anche se piccoli esempi li ho fatti lungo tutto l’articolo, vediamone insieme uno bello grosso e particolare stavolta. Si tratta infatti di uno dei rari casi in cui un easter egg è stato prima scoperto con un glitch, poi esplorato in lungo e largo con un hack che permetteva di andare oltre i confini del gioco e solo alla fine si è scoperto come attivare/scoprire il tutto senza “barare.” Il gioco in questione è Futurama per PlayStation 2 e possiamo catalogare l’easter egg come volontario, curiosità e giocabile.
L‘intero processo di caccia ha richiesto ben 16 anni ed il contributo di due delle più grandi community di cacciatori di easter egg, quelle legate ai canali youtube Oddheader e The Easter Egg Hunter. Per i curiosi ed i cacciatori di easter egg questi due canali sono una fonte enorme di informazioni e si, purtroppo sono entrambi inglesi, ma fidati che se sai la lingua in questione, puoi trovare materiale davvero affascinante nei loro video.
Comunque, tornando a Futurama per PlayStation 2, tutto ebbe inizio proprio grazie ad uno dei video di Oddheader dove, tra gli easter egg mai scoperti fino a quel momento, veniva mostrato questo strano uovo di Pasqua nascosto dietro una parete del gioco e visibile solo sfruttando un piccolo glitch della telecamera. Successivamente The Easter Egg Hunter ed un altro youtuber chiamato Slippy Slides usarono una mod/hack per esplorare l’oggetto muovendosi oltre i confini del gioco così da raccogliere altre informazioni, senza però ottenere alcun risultato concreto. I due video spinsero tuttavia le due community ad attivarsi per trovare una soluzione effettiva che, infine, è stata davvero rivelata.
Ti ho abbastanza incuriosito? Bene, benvenuto nel magico mondo dei cacciatori di easter egg. Magari, se trovi l’argomento interessante e vorresti saperne di più, in futuro potrei pubblicare articoli simili in cui mi concentro su determinati easter egg famosi… ma non troppo. Perché siamo onesti, l’argomento degli easter egg è ormai molto inflazionato e spesso si sente sempre parlare delle due o tre solite cose, ma il mondo dei videogiochi là fuori è molto più vasto di quanto potresti pensare.
Ah, ovviamente in questo articolo c’é un easter egg nascosto relativo al mondo dei videogiochi. E’ abbastanza facile in realtà, ma oltre a trovarlo, vorrei anche sapere se ricordi il film Disney in cui questo easter egg è stato citato e come. Dai, non è difficile!