The Serpent Rogue è un gioco sviluppato da Sengi Games ambientato in un mondo medievale dark fantasy, nel quale vestiremo i panni di un misterioso alchimista che dovrà combattere la dilagante corruzione che lo sta infestando.
Il primo impatto col titolo non è dei più semplici; The Serpent Rogue infatti è uno di quei titoli inizialmente “timidi”, che non raccontano niente di sé ma si lasciano scoprire lavorandoci su, riuscendo a immergere nel proprio mondo il giocatore e renderlo parte attiva della crescita durante la partita.
La spina dorsale di questo affascinante e misterioso titolo, verte tutta sull’esplorazione ma ancora di più sulla scoperta; vestendo noi i panni di un alchimista, apprenderemo man mano che progrediremo nel gioco, diverse ricette per creare le più disparate pozioni e oggetti, essenziali per poter progredire nella nostra missione contro la corruzione.
The Serpent Rogue: storia e meccaniche
La storia del titolo non è la più innovativa vista nel panorama videoludico, ma è un’ottima cornice per il gioco. Il Serpent Rogue si è stabilito sul Monte Morbus, e da lì la sua corruzione si sta espandendo, inghiottendo flora e fauna e trasformandoli in creature corrotte e aggressive. Noi vestiremo i panni di un Warden, un misterioso alchimista il quale dovrà confrontarsi con questo nemico cercando di porvi un rimedio.
Le armi a nostra disposizione su The Serpent Rogue saranno principalmente la conoscenza e la sperimentazione; essendo noi degli alchimisti, potremo creare diverse pozioni e strumenti per aiutarci nella nostra impresa, sempre ammesso di conoscere gli effetti dei diversi ingredienti.
Infatti, prima di poter utilizzare un determinato ingrediente nelle creazioni alchemiche, sarà necessario averlo studiato e averne appreso le proprietà. Qui il sistema di creazione è molto interessante, ti faccio un esempio: l’aloe ha come proprietà base “vitalità”, le bacche hanno “aggiungi”, i gusci di uova hanno “5” e le foglie di tè hanno “rimuovi”. A seconda se useremo un ingrediente con aggiungi o con rimuovi, assieme a un ingrediente con un numero e la proprietà vitalità, otterremo la formula “aggiungi/rimuovi 5 vitalità“, ottenendo così un effetto curativo o dannoso. Non esisteranno quindi ingredienti nocivi o curativi, ma solo con determinate proprietà.
Questa formula riesce veramente a dare profondità al sistema di creazione, invogliando il giocatore a esplorare e scoprire i diversi ingredienti presenti nel gioco, in quanto ogni nuova scoperta apre tantissime nuove possibilità di creazioni alchemiche. Ho specificato creazioni alchemiche perché The Serpent Rogue ci darà anche la possibilità di forgiare armi e strumenti alla forgia, e anche di cucinare.
Per questi due tipi di creazioni non si dovranno studiare gli ingredienti, ma potremo creare sin da subito l’oggetto desiderato, a patto di possederne la ricetta o di indovinare gli ingredienti nel tentativo. Il crafting come hai potuto capire, sarà uno degli aspetti fondamentali del gameplay.
Conoscenze e conseguenze
La conoscenza del luogo, della fauna, flora e delle cose in generale, giocherà un ruolo di primo piano nel titolo. Potremo ampliare queste conoscenze trovando dei libri e leggendoli, o esaminando attentamente tutto. Ogni cosa che scopriremo sarà riportata nel diario del nostro alchimista, che terrà nota anche delle missioni e del bestiario.
Tutto in The Serpent Rogue ha una utilità: ho trovato una bottiglia contenente un messaggio, quindi l’ho lanciata in modo da romperla, ottenendo così la ricetta al suo interno (mi ha insegnato come creare l’utilissima torcia), e del vetro che mi è servito per tagliare delle corde. Anche i diversi e strani personaggi che incontreremo nel nostro cammino sapranno darci delle indicazioni molto utili, a patto di saperli ascoltare.
The Serpent Rogue offre anche tante altre meccaniche che vanno ad approfondire notevolmente l’esperienza di gioco e la sua complessità; basti pensare alla possibilità di addomesticare le creature e usarle per combattere al nostro fianco o come cavalcatura, e che potremo tenere in una specie di recinto. Dovremo stare attenti però perché molte creature vive assieme attirano l’attenzione di alcuni esseri davvero pericolosi.
Sarà anche sconsigliato lasciare i cadaveri sparsi per la mappa, sia di bestie che umani, perché marcendo richiameranno i pericolosissimi Ghoul mangia carogne, bestie violente che aggrediranno chiunque sia nei paraggi, soprattutto gli inermi abitanti di quelle lande desolate. Insomma di carna al fuoco The Serpent Rogue ne offre davvero parecchia.
Combat system
Anche se il cuore del titolo sono sicuramente la creazione e la conoscenza, il combat system gioca lo stesso un ruolo fondamentale. Per quanto il nostro custode sia in grado di attaccare con armi convenzionali come le asce, sicuramente la profondità è data da tutti gli strumenti che avremo creato e potremo usare a nostro favore, come pozioni curative, offensive, potenzianti, e anche debilitanti, senza dimenticare quelle che trasformano noi o chiunque altro in una creatura diversa.
Il rovescio della medaglia nel combat system è dato però da una poca fluidità dei movimenti da parte del guardiano, che rende il tutto un po’ legnoso. Posso però dire che, una volta presa dimestichezza coi tempi di reazione e le varie animazioni, si riesce a soprassedere e godersi il gioco. Inoltre la possibilità di poter affrontare i diversi combattimenti in più modi dà un’ulteriore mano a farsi piacere i combattimenti.
Tecnicamente parlando
Graficamente The Serpent Rogue non colpisce nel dettaglio, risultando anche molto semplice, ma nel complesso riesce a offrire un’ambientazione credibile, immersiva e caratteristica, mentre le animazioni di personaggi e nemici sono ridotte all’osso, ma come detto prima il titolo punta su altri aspetti per colpire.
Nota molto positiva è l’audio del gioco, soprattutto per quanto riguarda la colonna sonora, con brani perfetti per il genere e decisamente apprezzabili.
Il gameplay risulta un po’ ostico inizialmente, perché anche se The Serpent Rogue presenta al suo interno alcune utili indicazioni, manca un vero e proprio tutorial, ma non tutto il male viene per nuocere visto che questo fattore va a implementare l’importanza che la pratica e la conoscenza hanno nel gioco. Nota negativa invece per i testi a schermo, che in modalità portatile sono veramente piccoli, nota dolente che affligge parecchi titoli per Nintendo Switch.
Un titolo impegnativo ma sicuramente consigliato!