In accordo con altre software house, anche Game Freak, la casa madre dietro il colosso videoludico chiamato Pokémon, decide di applicare una politica progressista per concedere maggiore flessibilità ai suoi dipendenti.
Sarà infatti possibile ridurre la settimana lavorativa da 5 a 4 giorni, dando quindi la possibilità ai lavoratori di poter spendere maggiore tempo con i propri figli, parenti anziani, e famiglia in generale, in modo da ottenere un migliore connubio tra vita lavorativa e vita privata.
I dipendenti che decideranno di optare per questa scelta dovranno salutare ben il 20% del proprio stipendio mensile, in contrasto con altri studi di sviluppo come quello che ha lavorato a Bugsnax, Young Horses, o Eidos Montreal, il produttore di Guardiani della Galassia, che hanno implementato settimane lavorative di quattro giorni ma senza tagliare la paga.
Nonostante questo, è sicuramente un ottimo strumento dato in mano ai lavoratori, che dimostra un indice di qualità del lavoro quantomeno discreto, facendo cadere i dubbi secondo cui l’uscita di Pokémon Scarlatto e Violetto, previsti per fine anno, avrebbero potuto dare non pochi grattacapi ai membri del team di Game Freak: non è la prima volta che capita di sentire sviluppatori costretti al “crunch“.
È sicuramente una nota di merito per questa piccola grande software house che ha segnato indelebilmente la storia del mondo dei videogiochi: ora non ci resta che aspettare l’uscita tra qualche mese dei nuovi titoli, per vedere se questa politica aziendale ha dato i suoi frutti.
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