Uno dei generi più amati in assoluto da adulti e bambini è senz’altro il genere platform: azione, mistero, adrenalina, sfide, tanti livelli e tanta fantasia sono le caratteristiche chiave che rendono un’avventura tipica della categoria tra le più divertenti del mondo videoludico, sia su console fisse che portatile.
Kao the Kangaroo è un platform nato nel 2000 che ben 17 anni dopo la sua ultima comparsa ritorna a calcare il grande palcoscenico, come già annunciato tempo fa nella nostra anteprima, seguendo le orme dei ben più celebri Crash Bandicoot e Spyro the Dragon: con tanti mondi diversi e un sistema di combattimento tutto suo, l’avventura del piccolo pugile canguro non sarà affatto mai banale, ma al contrario saprà regalare tanti momenti di divertimento e tanta sfida.
Delle misteriose scomparse avvolgono con un velo cupo e misterioso il piccolo Kao: l’avventura comincia da qui!
Il titolo di Tate Multimedia si presenta narrando le vicende del piccolo canguro Kao, impegnato nella ricerca di sua sorella e suo padre, entrambi misteriosamente scomparsi. Dopo aver recuperato i guantoni del padre, il piccolo Kao parte all’avventura, destreggiandosi a suon di pugni e acrobazie contro i nemici più vari e strani che l’immaginazione possa concepire.
Con questa piccola trama a fare da apripista, l’avventura di Kao può avere inizio. Ci si ritroverà fin da subito immersi in partita, dopo aver ascoltato i classici dialoghi di turno. L’impressione è stata fin da subito molto positiva: il titolo mi ha molto ricordato il primo Pac-Man World data la prima location balneare. Per quanto riguarda la struttura oggettiva, i comandi risultano essere non troppo complicati e di facile apprendimento: basterà infatti davvero molto poco per prendere la mano e divertirsi a dovere.
Premendo dei tasti in sequenza si potranno effettuare delle combo davvero niente male: la soddisfazione nel vedere sconfitti i nemici a suon di boxe non avrà eguali!
Ciò che mi ha molto colpito è come l’ambiente di gioco sia così interattivo: quasi tutto può essere distrutto se colpito, rilasciando addirittura monete di gioco. Dai semplici pugni e calci a pietre scagliate a distanza colpendo i nemici come il più temibile dei cecchini, Kao the Kangaroo è un titolo che va sviluppandosi, come idea concettuale, quasi del tutto similmente a Spyro: attraverso il recupero di certi cristalli viola si potrà accedere a determinati livelli, localizzati tutti in un grande mondo da esplorare, ricco di risorse di ogni tipo, da monete di gioco fino alle vite extra.
Questo mi ha fin da subito riportato alla mente il buon caro vecchio draghetto viola: l’ottenimento di uova di drago, ad esempio (riferimento a Spyro: Year of the Dragon) utili ad accedere a determinati livelli e le gemme da raccogliere sparse all’interno del mondo di gioco principale assieme a delle vite extra. Questo non sarà l’unico richiamo ad altri titoli platform, ci saranno altri elementi che faranno decisamente sorridere, di cui parlerò in seguito.
Semplice e immediato: Kao the Kangaroo sorprende per la sua immediatezza
Grazie alla sua gran varietà di mosse, da pugni ben assestati fino a poderosi calci in balzo, Kao the Kangaroo si rivelerà essere un titolo sviluppato su un’idea di divertimento che non scade mai nella banalità: la sua gran varietà di mosse utilizzabili, unita alla varietà di mondi esplorabili e nemici da sconfiggere, lo rendono un titolo dalla sfida continua, da rigiocare con piacere più e più volte, senza mai rischiare di annoiarsi.
La difficoltà non è troppo elevata, ma non si tratta nemmeno di un titolo estremamente semplice: i nemici che si affronteranno man mano che si avanzerà saranno sempre più difficili da gestire, per non parlare delle insidie nascosti nei livelli, tra percorsi secondari e tranelli nascosti dietro l’angolo.
Parola d’ordine: esplorazione!
Ogni livello sarà ben strutturato in base a tutte le caratteristiche che compongono il protagonista: saranno infatti tanti i passaggi secondari attraverso cui trovare risorse come monete di gioco, da spendere poi nello shop per acquistare potenziamenti o skin estetiche, oppure delle semplici vite extra.
Ogni livello sarà strutturato in modo da sfruttare ogni singolo movimento che il piccolo canguro potrà compiere, dall’aggrapparsi a delle scale fino a calciare a mezz’aria, anche se qualche pecca c’è, come la mal programmazione di alcuni spazi: si potranno infatti esplorare piccole aree di gioco non pensate a questo scopo.
Man mano che si prenderà confidenza col titolo si noterà l’influenza vecchio stile che hanno avuto i grandi titoli del genere, godendo ancora più a pieno di questa nuova esperienza videoludica.
Quel richiamo a un gioco particolare…
Cristalli viola, gemme… tutto questo ricorda nulla? L’influenza dei vecchi platform sembra essere ben evidente, soprattutto grazie a certi elementi di gioco come i sopra citati cristalli e le gemme da raccogliere in giro per i livelli: chiaro riferimento al marsupiale arancione Crash Bandicoot!
Un ritorno in vecchio stile: Kao the Kangaroo si appresta a dire la sua!
Kao the Kangaroo è stata una piacevole riscoperta: la sua dinamicità, la sua grande varietà e completezza mista a dei mondi così colorati e fantasiosi hanno reso quest’esperienza piacevolmente divertente: sono pochi i giochi che sanno tenere così incollati allo schermo, facendo divertire così.
Kao the Kangaroo sarà disponibile dal 27 maggio, su PlayStation Store, Microsoft Store, Nintendo Switch e Steam al prezzo di €29,99.