Bentornato o bentornata: è sempre un piacere rivederti sul nostro sito, mentre leggi la nostra rubrica settimanale Player One, che tratta i personaggi del mondo dei videogiochi e ne approfondisce la storia, la lore e racconta tutto ciò che può essere interessante sapere su di loro.
In caso ti fosse sfuggito, settimana scorsa abbiamo parlato del personaggio più iconico del genere dei picchiaduro: ovviamente stiamo parlando di Ryu, direttamente dal mondo di Street Fighter.
Oggi invece ci spostiamo alla fine degli anni ’90, esattamente al 21 novembre del 1999, data in cui in Giappone sono usciti due titoli che hanno segnato per sempre il panorama videoludico mondiale: Pokémon Oro e Argento per Game Boy e Game Boy Color.
All’interno di questi titoli, possiamo trovare Silver, uno dei personaggi più interessanti di tutta la saga, dopo N e Red, che abbiamo già analizzato in puntate precedenti di Player One.
In questo modo proseguiamo anche il viaggio che da qualche tempo a questa parte abbiamo intrapreso, analizzando il mondo Pokémon presente e passato, in attesa dell’uscita di fine anno di Scarlatto e Violetto.
Le origini del rivale
Silver è uno dei primissimi rivali del mondo Pokémon e differisce moltissimo da quelli a cui siamo abituati oggi. A differenza di Hop o Hau, i primi rivali pensati da GameFreak erano tutt0’altro che delle persone simpatiche: erano grezzi e molto meno amichevoli e più ostili nei confronti dell’allenatore protagonista fin dai primi momenti di gioco.
Inoltre, un’ulteriore differenza tra i nuovi titoli e le prime generazioni, come ad esempio quelle ambientati a Kanto e Johto, è che i rivali non posseggono un nome prestabilito: spetta infatti a noi il compito di darglielo all’inizio dell’avventura.
Quindi, come per i nomi dei personaggi protagonisti, è stata la community a dare dei nominativi canonici, prendendo spunto dai titoli di provenienza: nella prima generazione il rivale si chiama Blu, o Gary se si prende ispirazione dalla serie animata, in contrapposizione con l’allenatore protagonista Red, o Rosso in italiano.
Analogamente in seconda generazione il rivale viene chiamato Silver, o Argento nella localizzazione italiana, mentre il protagonista era conosciuto con il nome di Gold, o Oro, prima che venisse ufficializzato il nome di Armonio o Ethan in inglese.
Caratteristiche fisiche e profilo psicologico
Silver è un ragazzo piuttosto giovane e, nonostante non sappiamo con esattezza la sua età, possiamo cercare di intuirla: sembra essere più grande di Armonio, anche se non sembra essere eccessivamente più grande. A questo punto, dato che Armonio presumibilmente ha la stessa età di Red quando ha iniziato la sua avventura, ovvero 11 anni, possiamo dedurre che Silver abbia un’età compresa tra i 14 e 20 anni.
La sua figura piuttosto slanciata è caratterizzata da un’aria seria e cupa, e da una lunga chioma rossa: i suoi connotati fisici sono però profondamente distanti da quelli del padre, figura che abbiamo imparato a conoscere molto bene nel corso degli anni. Infatti Silver è il figlio di Giovanni, il capo del Team Rocket, mentre la madre risulta essere a noi ancora sconosciuta.
Questo legame familiare è stato anticipato dai remake Rosso Fuoco e Verde Foglia, da uno scienziato del Team Rocket che scambia Red con Silver, correggendosi solo in un secondo momento, dato che Red, a differenza del figlio di Giovanni non ha i capelli rossi. La conferma avviene con l’evento di Celebi in HeartGold e SoulSilver, che ci permette di tornare indietro nel tempo di tre anni fino al giorno in cui Giovanni abbandona Silver.
Il carattere di Silver è fortemente influenzato dal boss della malavita di Kanto e dai suoi comportamenti: gli avvenimenti di Oro, Argento e Cristallo sono posizionati in ordine cronologicamente successivo agli eventi di Rosso, Blu e Giallo, quindi Giovanni è già stato sconfitto da Red a Kanto, causa scatenante che ha portato al successivo scioglimento, seppur temporaneo, del Team Rocket e l’abbandono del figlio.
Saranno proprio questi avvenimenti a gettare le basi psicologiche del comportamento di Silver: ai suoi occhi, il Team Rocket diventa un gruppo di incompetenti che si lasciano battere da un ragazzino, e suo padre è il primo di tutti. Per questo motivo diventa ossessionato dall’essere forte, probabilmente per non diventare come il padre, e cerca di usare i Pokémon come armi per raggiungere i suoi scopi.
Incontri con Silver
I giochi di seconda generazione ci presentano fin da subito il rivale Silver: lo troveremo infatti affacciato alla finestra del laboratorio del Professor Elm a Borgo Foglianova e, se proveremo a interagirci, ci allontanerà in malo modo.
Questo sarà il primo di una lunga serie di incontri con quello che è indubbiamente il rivale più cattivo e crudele di tutta la storia del mondo Pokémon: a partire dal fatto che è l’unico rivale che non ottiene regolarmente uno starter, ma se ne appropria illegalmente, rubandolo dal laboratorio del professore.
Dopo il suo furto, incontreremo Silver alla periferia di Fiorpescopoli, tornando indietro dalla casa di Mr. Pokémon: dopo averci detto che lo starter donatoci dal professore con noi è sprecato, partirà la sfida contro quello che è l’unico allenatore di tutta la storia Pokémon che possiede la classe allenatore “Passante”.
Questa sarà la prima della serie di sfide con Silver che accompagneranno il nostro viaggio a Johto: la sua ricerca ossessiva della forza, e la necessità quindi di dimostrarla agli altri, portano infatti le strade dell’allenatore protagonista e del rivale a incrociarsi molto spesso durante l’avventura.
Durante la storia però, l’influenza di Armonio, e di altri personaggi come Lance, porta un cambiamento di mentalità progressivo in Silver: al termine dei titoli di seconda generazione, Silver risulta essere comunque una persona estremamente seria, ma comprende come il suo atteggiamento aggressivo e rude non è fondamentale per migliorare. Prova del suo cambiamento è lo scontro avvenuto presso la Via Vittoria, figlio non di cattiveria, quando di sana competizione tra buoni allenatori.
Altra prova a supporto dell’avvenuto cambiamento è l’approccio nei confronti del suo team: al termine del gioco infatti potremo trovare Silver allenarsi il martedì e il giovedì alla Tana del Drago, mentre il lunedì e il mercoledì all’Altopiano Blu in cerca di sfide: non ci sono incontri nei giorni dal venerdì alla domenica, questo lascia presupporre questi giorni siano dedicati al riposo suo e della sua squadra.
Il legame con i suoi Pokémon diventa quindi migliore e più salutare, tanto da permettere al suo Golbat di evolversi in Crobat, che ritroviamo nel suo team di end game: per chi non lo sapesse Golbat non si evolve in Crobat per livello, tramite pietra o scambio, ma tramite il valore dell’affetto.
Non si può non ricordare anche che Silver decide al termine delle vicende di riconsegnare lo starter da lui rubato al Prof. Elm, ma sarà il professore stesso, dopo aver visto il legame instauratosi tra i due, a decidere di donarglielo permanentemente.
Conclusioni e piccole teorie
Indubbiamente il miglior rivale risulta essere N, proveniente dalla 5 generazione, ambientata a Unima: ma con altrettanta certezza Silver è uno dei personaggi con la più grande evoluzione psicologica.
A seguito dell’episodio Rainbow Rocket di Ultrasole e Ultraluna, che canonicizza il multiverso, e in particolare gli universi beta, ovvero linee temporali in cui l’allenatore protagonista non è mai nato o non ha sventato i piani del team malvagio, mi sorge però una domanda spontanea: com’è Silver di un universo beta?
Se la causa scatenate del processo di maturazione è la vittoria di Red contro Giovanni, se in un universo beta Red non sconfigge mai il Team Rocket a Kanto, e di conseguenza Giovanni non abbandona Silver, che fine fa? Non avrebbe infatti più motivo di odiare il Team Rocket, ne di rubare il Pokémon dal Prof. Elm, non iniziando mai il suo viaggio, parallelo a quello di Armonio: non avrebbe le motivazioni per diventare il rivale “cattivo”, ma non avrebbe neanche avuto l’occasione di cambiare il suo carattere.
Quindi desidero porti un quesito su cui riflettere: alla luce di quanto abbiamo detto oggi, in un universo beta, Silver sarebbe un personaggio positivo o negativo? Purtroppo non c’è certezza su questo argomento, a differenza della prossima puntata di Player One, che uscirà certamente settimana prossima.