Sviluppato da Commentout prodotto da Playism, TOKOYO: The Tower of Perpetuity è un bizzarro esperimento indie che prova a fondere le meccaniche di un roguelike a quelle di un platform frenetico, infilando anche qualche nota strategica e ponendo come protagoniste un gruppo di personaggi che sembrano usciti da un’anime. Noi abbiamo scalato la torre utilizzando la nostra Nintendo Switch (è presente anche la versione per PC) e siamo pronti a condividere con te la nostra recensione! Pronto a saltare di piattaforma a piattaforma schivando nemici sempre più agguerriti?
TOKOYO e la torre che reclama attenzioni
Iniziamo con la trama di TOKOYO: The Tower of Perpetuity, che non è niente di eccezionale ma funziona abbastanza bene per giustificare le nostre azioni. Il gioco presenta cinque personaggi tra cui scegliere, ognuno con piccole differenze (quasi sempre legate alla “mossa speciale” che approfondiremo tra poco) e una propria storia.
La suddetta storia non è altro che un piccolo prologo scritto (rigorosamente in inglese, essendo assenti i sottotitoli in italiano) che varia da protagonista a protagonista, spiegandoci un po’ chi è e cosa desidera. Tra i personaggi c’è di tutto, da un robot delle pulizie alla principessa drago… ma quello che le accomuna è come sono arrivate alla Torre: per caso e improvvisamente. Proprio così, mentre procedevano nella loro esistenza, sono svenute e si son ritrovate qui, ad affrontare una torre imprevedibile e piena zeppa di nemici e pericoli. Lo scopo? Conquistarne la cima e tornare a casa.
Gameplay: più platform che action
Per parlare del gameplay di TOKOYO: The Tower of Perpetuity bisogna prima ricordare che è un indie decisamente particolare che prova a unire caratteristiche di più generi. La struttura alla base è quella di un roguelike. Il gioco ha una difficoltà crescente che tocca picchi di frustrazione nelle fasi più avanzate. Inoltre, la stessa struttura rischia di annoiare facilmente, essendo molto ripetitiva. Infine, una volta che si viene uccisi, si perde tutto e si ricomincia dal principio (almeno che non si decida di spendere la moneta del gioco, sacrificando il proprio punteggio che viene azzerato e ricominciando immediatamente dal punto del decesso).
Presenti anche degli upgrade passivi da scegliere e accumulare durante la scalata. Fin qui tutto regolare se non fosse che il sistema di proceduralità dei livelli della torre qui ha un sistema ben preciso: è giornaliero. Esatto, ogni 24 ore, la torre cambia. Fino ad allora, i livelli con tutti i suoi nemici, resteranno uguali e questo va a potenziare l’altra caratteristica fondamentale del gioco che è il lato prevalentemente arcade.
TOKOYO: The Tower of Perpetuity ha un sistema di punteggio che aumenta quando esegui determinate azioni lungo la torre. Questo punteggio sarà poi condiviso online a fine partita in una classifica mondiale. Gli amanti dei punteggi troveranno quindi pane per i loro denti e un motivo in più per affrontare al meglio l’ardua scalata della torre, provando a conquistarne l’ambito podio giornaliero!
Analizzata la struttura alla base di TOKOYO: The Tower of Perpetuity, passiamo al gameplay vero e proprio che vede sacrificata la parte action per puntare tutto su quella prettamente platform. In TOKOYO si salta e si corre continuamente. Più sali in alto, più ti sarà richiesta precisione e attenzione. Dovrai studiare le trappole (tra pavimenti che cedono e muri che richiedono qualche secondo prima di svanire) e la conformazione stessa del livello (tra cui le temibili piattaforme da cui non puoi più scendere e che delimitano un piano dall’altro).
Ma come ci si difende quindi dai nemici? Semplice: usando la mossa speciale del proprio personaggio. Questa mossa permette di sterminare facilmente quasi tutti i mostri che ti si avvicinano ma dura poco e soprattutto, non puoi abusarne. Inizialmente avevamo parlato di “strategia”, eccola qui. La mossa speciale ha una barra celeste, posizionata sotto a quella rossa che indica la propria energia, che si ricarica lentamente (con tanto di conteggio ben visibile). Una volta ricaricata, potrai utilizzarla per poi dover attendere nuovamente. Questo funziona bene all’inizio ma a lungo andare, con l’aumentare dei nemici, ci si ritrova a saltellare da un punto all’altro cercando di sopravvivere in attesa di poter sfogare la propria rabbia distruttiva… o semplicemente di aprirsi la strada alla prossima stanza.
Questo problema si fa sentire ancora di più durante le boss fight che, se inizialmente sembrano complesse, ben implementate e divertenti… con il procedere della scalata si scoprono molto simili tra loro e sempre più frustranti e noiose. Il problema è che i nemici hanno uno scudo a difenderli e ci sparano contro proiettili in enorme quantità… e noi siamo lì a saltellare in attesa, sia di vedere il loro scudo spegnersi, sia di avere la barra celeste carica e pronta all’uso. E sì, questo schema d’azione te lo porterai fino alla fine della scalata per un’avventura non molto longeva ma potenzialmente infinita grazie al fatto che la struttura cambia ogni 24 ore.
Grafica e sonoro
Graficamente TOKOYO: The Tower of Perpetuity ha due anime: quella simil manga che caratterizza i personaggi principali e un sapiente utilizzo della pixel art per quanto riguarda tutto il gioco. Purtroppo non tutto funziona bene e nelle fasi avanzate gli elementi su schermo si possono confondere tra loro e può capitare di scambiare una moneta per un proiettile e così via. Per quanto riguarda il sonoro, questi fa la sua parte in modo abbastanza buono seppur non memorabile.