Durante l’arco della mia infanzia mi sono “fatto le ossa” giocando ai grandi titoli per PlayStation, come Crash Bandicoot 3: Warped o Spyro the Dragon e ai titoli per Game Boy Advance, come Pokémon Smeraldo oppure Metroid Fusion. Queste due console sono state di fondamentale importanza durante la mia infanzia, perché mi hanno fatto scoprire il sano e puro divertimento dei videogiochi, mondi fantastici abitati da creature di ogni tipo e avventure da vivere al limite dell’adrenalina e della scoperta.
Uno dei giochi a cui sono più legato è senza dubbio Crash Bandicoot 2: N-Tranced, piccolo spin-off della serie principale del marsupiale arancione, uscito su Game Boy Advance nel lontano 2003. Un’avventura platform in totale equilibrio con i titoli principali della serie, rispecchiante il classico stile Bandicoot a suon di frutti wumpa e casse Nitro!
Crash Bandicoot 2: N-Tranced: il Dr. N. Cortex cerca ancora vendetta, ma questa volta una visione sul futuro potrebbe aver svelato l’esito definitivo delle infinite battaglie tra il marsupiale e lo scienziato!
Gli avvenimenti della storia si susseguono a quelli di Crash Bandicoot XS, altro capitolo per Game Boy Advance del marsupiale arancione. Dopo l’ennesima sconfitta, il Dr. N. Cortex si coalizza nuovamente col Dr. N. Tropy e insieme decidono di dare uno sguardo avanti nel tempo per poter osservare cosa accadrà in futuro e ciò che notano li rimane spiazzati: il Dr. N. Tropy si vede assieme ai suoi acerrimi nemici. Da ciò deduce che la chiave per la vittoria sia far passare i suoi nemici dalla parte del male.
Con questo intento, Cortex chiede l’aiuto di N. Trance, signore dell’ipnosi. Una volta rapiti i componenti di casa Bandicoot, N. Tranced li ipnotizza, rendendoli malvagi. Manca soltanto Crash all’appello: la cattura non va a buon fine grazie ad Aku Aku che riesce a salvare lo stesso marsupiale arancione, creando però un’onda d’energia tale da formare un altro individuo, dalle somiglianze incredibili eccetto che per due folte sopracciglia e per i denti di una grandezza spropositata: Fake Crash.
Una volta che i Bandicoot ipnotizzati sono al completo, il piano per il dominio dell’universo del Dr. N. Cortex può iniziare a prendere forma, ma a quanto pare Crash non è d’accordo. Attraverso un’isola sospesa nello spazio cosmico ha inizio l’avventura, tra svariati livelli e nemici da sconfiggere, in un’avventura portatile in Bandicoot style.
Tanti livelli e tanta ispirazione: il miglior capitolo di Crash Bandicoot su Game Boy Advance
Un gameplay molto semplice ed intuitivo grazie ai pochi tasti della console portatile Nintendo: il titolo risulta fin da subito di una comprensione immediata, anche grazie al primo livello tutorial che spiega velocemente tutte le semplici meccaniche di gioco. Basteranno una croce direzionale e i due tasti A e B per girovagare tra i vari livelli, alla ricerca dei Cristalli del potere.
Come ogni titolo di Crash Bandicoot che si rispetti, ci saranno non solo dei Cristalli del potere da raccogliere, ma anche altri oggetti:
- Cristalli del potere;
- Gemme bianche;
- Frammenti di gemme colorati;
- Gemme colorate;
- Reliquie del tempo.
I Cristalli del potere si troveranno normalmente durante l’arco dei livelli e non sarà richiesta nessuna abilità speciale o ricerca particolare per poter essere trovati o raccolti a differenza dei Frammenti di gemme colorati. Questi piccoli frammenti di tre colori, più precisamente verde, rosso e blu, possono essere trovati come oggetti aggiuntivi all’interno dei livelli e non sono per nulla facili da trovare: infatti al giocatore verrà richiesto uno sforzo in più, consistente in una ricerca più approfondita attraverso zone nascoste in cui saranno celate anche delle casse extra e dei nemici.
Una volta ottenute tutti i frammenti, quest’ultimi potranno essere messi insieme, formando così le tre Gemme colorate, principale strumento da ottenere superando gli ultimi tre livelli finali: se il giocatore non avrà raccolto tutti i frammenti e formato le Gemme colorate, non potrà giocare gli ultimi tre livelli finali.
Le Gemme trasparenti saranno invece ottenibili alla fine di ogni livello, rompendone tutte le casse e le Reliquie del tempo potranno essere ottenute battendo il record di velocità, finendo un livello il prima possibile. Le Reliquie ottenute possono essere di tre diversi tipi, in base al tempo sempre migliore ottenuto:
- Zaffiro: occorre battere il tempo base, è la reliquia più semplice;
- Oro: occorre battere un tempo che sia superiore a quello ottenuto vincendo la reliquia zaffiro, difficoltà media;
- Platino: occorre ottenere un tempo migliore rispetto a quello ottenuto con la reliquia oro, di elevata difficoltà.
Ci saranno un totale di ben 24 livelli diversi da giocare più 5 livelli boss da superare. Come ogni titolo della serie, con la sconfitta di un boss si potrà sbloccare un super potere, come la corsa prolungata.
I livelli saranno ideati sull’ispirazione di diverse location reali: alcuni livelli sono ispirati alla vecchia Persia, mentre alcuni all’antico Egitto, mentre altri ancora sono ispirati alle location vulcaniche tipiche delle zone hawaiiane.
La combinazione dei tasti A e B, rispettivamente utilizzati per saltare ed effettuare l’iconico spin, rende lo scorrimento molto semplice anche per un bambino, riuscendo a rendere un’avventura platform così semplice e colma d’azione fruibile anche dai più piccoli. Ogni livello a se contiene una sua particolare difficoltà, risultando così in diversi stage che, nonostante possano condividere la location, alla fine non risultino mai identici tra loro.
Ad esempio, i livelli ispirati ai paesaggi vulcanici hawaiiani hanno come difficoltà principale dei piccoli buffetti di lava che zampillano all’improvviso, facendo dunque perdere una vita, magari in zone abbastanza avanzate di un livello, ben lontane dall’ultimo checkpoint. Questa non sarà l’unica difficoltà in quanto i nemici che saranno posizionati sul suolo, oppure le casse TNT e Nitro sospese per aria daranno anche loro la giuste dose di filo da torcere, in un miscuglio di concentrazione, abilità… e frustrazione a volte!
Su un razzo, su una tavola da surf o nello spazio: Crash e Coco sono ovunque!
La gran varietà dei livelli non ha precedenti: avere sul Game Boy Advance un titolo così completo, longevo, divertente e vario nella prospettiva dei livelli, all’epoca era considerata davvero una gran cosa, un plus non da poco. Ai tempi colpì molto come lo stile classico della serie fosse stato trasposto sulla piccola console portatile Nintendo, in una specie di “downgrade” che si rivelò paradossalmente un upgrade.
I giocatori rimasero a dir poco soddisfatti dal titolo, in special modo grazie alla strutturazione dei livelli: tra i più divertenti si può trovare “Basta Spazio” giocabile con Coco, in cui la piccola Bandicoot, con indosso una tuta spaziale, dovrà attraversare un lunghissimo percorso nello spazio, ostacolata da meteoriti, casse Nitro… e dal sole. Se il giocatore sarà troppo lento, o colpirà troppi ostacoli, rischierà di rallentare, andando inevitabilmente a schiantarsi contro il sole, in una fuga cosmica a tutto sprint.
Altro livello divertente è “Note Lagunari“. In questo livello, Crash sarà a bordo di una tavola da surf e dovrà sfuggire dalle grinfie di uno squalo che lo insegue, scansando casse Nitro e ciuffi d’alghe che rallentano la corsa.
Non solo single player grazie al cavetto Game Link!
Il gioco va sviluppandosi anche in multiplayer collegando il cavetto Game Link oppure un adattatore wireless per Game Boy Advance. Attraverso delle simpatiche modalità come cattura la bandiera oppure uno scontro con delle sfere in 1vs1 il divertimento si fa in due! Le modalità multiplayer sono davvero divertenti, ma limitano l’esperienza a solo dei piccoli minigiochi e non a qualcosa di più stimolante o interattivo. Si potranno scegliere tutti i personaggi presenti nel gioco, tra buoni e cattivi.
Crash Bandicoot 2: N. Tranced è il titolo del marsupiale arancione che serviva su Game Boy Advance
Tanti livelli, tante difficoltà, tanta azione… tutto portatile. Crash Bandicoot 2: N-Tranced è il gioco definitivo per l’esperienza Bandicoot su console portatili Nintendo per l’epoca. Tra i vari titoli tripla A usciti per la piccola portatile Nintendo, questo titolo ha certamente un posto speciale nella mia collezione e non solo.
Rigiocandolo ancora oggi mi diverto davvero tanto ed è invecchiato davvero bene: incredibile come a distanza di anni ci si possa divertire con giochi tecnicamente superati in tutto, ma che a quanto pare, riescono a dare lo stesso divertimento degli stessi titoli tripla A moderni.