Datemi un’ambientazione fantasy, tanti eroi e nemici, e posso partire felicemente all’avventura; se poi ci aggiungiamo meccaniche da gioco di ruolo, roguelike e board game, ecco che come risultato abbiamo Dark Quest: Board Game, l’ultima fatica di Brain Seal ancora in versione accesso anticipato su Steam.
Di solito quando si osa mescolando diversi generi, non sempre si ottengono buoni risultati, anzi spesso si finisce con l’aver dato vita a un’accozzaglia di cose da fare che spesso mancano di profondità o incentivi per farsi giocare. Fortunatamente non è il caso di Dark Quest: Board Game, il quale riesce anche in modo abbastanza semplice, a coinvolgere il giocatore nelle sue meccaniche e invogliarlo a giocare, grazie alle sue meccaniche roguelike che rendono ogni partita diversa da quella precedente.
Dark Quest: Board Game, l’incipit narrativo
La storia, seppur ben raccontata soprattutto grazie all’ottimo doppiaggio molto enfatico, non è il punto di forza del titolo e si presenta in maniera molto basilare: uno stregone della magia del chaos ha ottenuto nuovi poteri in oriente e adesso vuole utilizzarli per conquistare l’occidente. Toccherà al nostro manipolo di eroi partire in una missine per affrontare questi pericoli e radunare tutte le tribù alleate.
Detto questo, il gioco ci metterà di fronte alla prima e importantissima scelta, quella di formare un party composto da quattro eroi (inizialmente saranno disponibili cinque). Le classi di questi eroi sono ispirate al più classico stampo fantasy, e sono:
- Barbaro: il classico guerriero che usa la furia per abbattere i suoi nemici, a volte anche in modo spericolato;
- Nano: la classe più corazzata adatta alla prima linea, dotata di abilità peculiari in quanto mastro birraio;
- Arciere: ranged DPS classico, colpisce dalla distanza e può avere più bersagli in contemporanea infliggendo danni fisici;
- Mago: unità dotata di potenti incantesimi ad area e può colpire dalla distanza infliggendo danni magici;
- Lady: una speciale classe magica, dotata di potenziamenti per gli alleati e attacchi magici corpo a corpo.
Avanzando nelle partite, avremo la possibilità di sbloccare altri eroi selezionabili dalla partita successiva; la versione in accesso anticipato ne contiene 8, mentre nella versione finale ne saranno aggiunti altri. Comunque ogni classe è ben differenziata dalle altre e bisognerà prenderci la mano per utilizzarle al meglio.
Meccaniche roguelike
Dark Quest: Board Game è strutturato in due fasi: nella prima, quella esplorativa, scopriremo una carta alla volta del mazzo esplorazione fino a raggiungerne la fine, mentre la seconda è quella basata sui combattimenti.
La parte esplorativa è la componente più casuale (roguelike) del gioco. Ogni carta che scopriremo conterrà un evento, spesso dando più scelte su come proseguire al giocatore. Ad esempio, il mio gruppo di eroi si è ritrovato di fronte a un Trent e il gioco ha proposto 3 scelte: ignorarlo e passare alla carta successiva, chiedere il suo aiuto con la possibilità di essere curati, oppure combatterlo e ottenere una runa in caso di vittoria. Gli eventi sono davvero tanti, e vanno da incontri con altri eroi, alle imboscate con combattimento forzato, passando per strani altari e creature di ogni tipo, senza dimenticare le onnipresenti trappole.
In alcuni eventi, come appunto le trappole, saremo chiamati a tirare un dado e a seconda del risultato riusciremo a schivarle o essere colpiti. Avremo anche la possibilità di tirare nuovamente il dado, ma questa funzione è tanto utile quanto limitata, e bisognerà usarla veramente con parsimonia. Una volta finito il mazzo potremo avanzare all’area successiva.
Combattimento
In Dark Quest: Board Game i combattimenti avverranno come nei più classici giochi di ruolo strategici a turni. I parametri più importanti delle nostre unità saranno tre: armatura fisica, armatura magia e punti vita. Mentre le prime due si ripristineranno a ogni battaglia, i punti vita rimarranno gli stessi, nel bene o nel male, visto che non c’è un limite massimo per questi ultimi. Attenzione però, perché se un eroe muore in battaglia, non sarà perso per sempre o quasi. Difatti se saremo dotati di buona fortuna, una delle carte potrebbe darci la possibilità di resuscitarlo, ma è un avvenimento non molto comune.
Le nostre unità potranno salire di livello, ma questo non comporterà un aumento di statistiche, ma il poter potenziare un’abilità presente o acquisirne altre, mostrate in battagli come carte utilizzabili.
La meccanica principale sulla quale si basa il combattimento è quella che comprende azioni primarie e secondarie; ogni unità potrà effettuarle entrambe durante il proprio turno, ma la secondaria (buff, pozioni e varie) dovrà avvenire obbligatoriamente prima della primaria (attacchi, movimento). Anche se sembra molto semplicistica, questa meccanica offre una grande profondità strategica a Dark Quest: Board Game.
Oltre a farle salire di livello per ottenere altre abilità, potremo potenziare le nostre unità con gli equipaggiamenti, massimo cinque per ognuna, e con le rune, che al contrario degli equipaggiamenti, avranno valore su tutto il gruppo e dureranno per l’intera partita.
La versione in accesso anticipato al momento comprende:
- 8 eroi;
- 60 tipologie di mostri e nemici;
- 8 aree giocabili e oltre 150 carte esplorazione;
- oltre 50 carte da combattimento;
Prima del rilascio della versione definitiva, prevista per la fine di questo 2022, verranno aggiunti altri contenuti alla versione accesso anticipato.
Conclusioni
Dark Quest: Board Game mi ha davvero soddisfatto e ha aumentato la mia attesa per la versione finale. È un titolo che se preso sotto gamba riesce a essere punitivo e costringe il giocatore a calcolare ogni mossa durante i combattimenti e a capire quali rischi correre durante l’esplorazione. Il tutto però non risulta frustrante, perché ogni partita ci avrà insegnato qualcosa per quella successiva e man mano che andremo avanti nella nostra avventura riusciremo a padroneggiare sempre meglio le nostre unità e le meccaniche.
Il tutto accompagnato da uno stile grafico davvero curato e molto particolare che si sposa benissimo con lo stile del gioco. Da segnalare che durante le mie ore di gioco non ho riscontrato nessun bug, fattore molto positivo soprattutto per i giochi in accesso anticipato.