Sin dal suo primo annuncio, Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge aveva attirato e parecchio la mia attenzione. Essendo un fan di vecchia data delle tartarughe ninja, e avendo giocato ogni titolo uscito fino a oggi, potete immaginare il livello di hype che mi ha accompagnato fino al giorno della recensione. Ebbene, Shredder’s Revenge non ha deluso le aspettative, anzi, con il suo gameplay dinamico e frenetico, una colonna sonora stupenda e tantissimi richiami ai giochi del passato, può tranquillamente occupare la prima posizione dei migliori titoli dedicati alle turtles.
L’incipit della storia non è niente di diverso da quello visto in tutti i giochi o nella stessa serie animata, ma onestamente va molto bene così: Shredder e tutti i suoi scagnozzi stanno creando scompiglio per le strade della città, con in mente un piano che punta alla statua della libertà. Toccherà nuovamente alle tartarughe gettarsi nella mischia per risolvere la situazione. Ecco il nostro pretesto per menare le mani, e siamo felici così.
Una volta iniziata la nostra avventura, potremo scegliere uno dei sei personaggi disponibili, che diventeranno sette non appena completato il gioco per la prima volta. Difatti, oltre che Leonardo, Michelangelo, Raffaello e Donatello, potremo utilizzare il maestro Splinter e la reporter amica delle tartarughe April O’Neil; Casey Jones si unirà più tardi alla festa.
Shredder’s Revenge, il passato incontra il presente
In Shredder’s Revenge ogni personaggio giocabile avrà attributi diversi, che andranno da un punteggio minimo di una a un massimo di tre stelle, e che saranno raggio d’attacco, potenza e velocità. Molto probabilmente però la nostra prima scelta sarà legata più alla simpatia verso il personaggio che rispetto alle sue statistiche. Scelto il personaggio, saremo introdotti alla storia con piccole scenette che richiamano i titoli precedenti e qualche istante staremo già dispensando giustizia verde per le strade.
L’impatto con Shredder’s Revenge è unico; da una parte il richiamo fortissimo con i titoli come Teenage Mutant Ninja Turtles: Turtles in Time, uscito nel 1991 su Super Nintendo e cabinati, dall’altro una grafica in pixel art dettagliatissima, fluida e con effetti speciali ben realizzati. Ti sembrerà di giocare a un “vecchio titolo nuovo”, e il tutto funziona davvero bene.
Gli attacchi a disposizione delle nostre amiche verdi e compagni, saranno molti di più rispetto ai titoli precedenti, anzi sembra quasi che abbiano ripreso tutte le azioni disponibili in passato, ampliandole con alcune nuove. Il tutto è accompagnato da un sistema di schivata che sarà fondamentale padroneggiare per avere la meglio in alcuni combattimenti, soprattutto nelle boss fight. Andare avanti nei livelli a scorrimento orizzontale facendosi largo fra i diversi nemici, riesce a essere davvero molto appagante, grazie anche a un sistema di hitbox quasi perfetto.
Superando i diversi livelli e accumulando punti, potremo far salire di livello il nostro personaggio, fino a un massimo di dieci, e ognuno di questi livelli ci offrirà dei bonus o nuove abilità. A dire il vero il tutto è automatico; una volta raggiunti tot punti, riceveremo il premio corrispondente. Oltre che superando i diversi livelli, potremo accumulare punti completando le missioni secondarie e gli obiettivi presenti negli stessi.
- Missioni secondarie: per avviarle bisognerà trovare i vari personaggi nascosti nei livelli, dopodiché completare le loro richieste, ovvero trovare una serie di collezionabili.
- Obiettivi dei livelli: per essere completati richiederanno diverse azioni, come sconfiggere nemici con una determinata mossa, non farsi colpire da ostacoli, completare il livello senza subire un colpo (difficilissimo) e altri.
A ogni fine livello ci attenderà uno scontro con un boss, rappresentato dai personaggi più iconici della serie, e ce ne sono davvero tanti; da Rocksteady e Bebop, passando per il Rat King e Baxter Stockman, sarà un piacere ritrovare e mazzuolare per bene tutto il cast di Shredder’s Revenge.
I tanti richiami che ci sono nei livelli, come cadere nei tombini, colpire gli estintori, schivare le auto e i vari livelli su skateboard volanti e non, saranno la ciliegina sulla torta per tutti i fan di vecchia data.
Shredder’s Revenge, più siamo e meglio è
Se anche in giocatore singolo Shredder’s Revenge riesce a intrattenere e divertire parecchio, è innegabile che se si ha un amico a portata di mano, o più di uno visto che la coop locale e non supporta fino a sei giocatori in contemporanea, il divertimento cresce a dismisura. Certo è che con sei personaggi in contemporanea su schermo e tutti i vari nemici, l’azione diventa un po’ confusionaria, ma niente di esagerato o compromettente per il divertimento, anzi spesso si farà a gara per menare il foot soldier di turno.
Il gioco non scema mai il suo ritmo action, e portare a termine tutti i livelli completando le diverse sfide non sarà un gioco da ragazzi, soprattutto quelle che richiederanno di non essere mai colpiti. Inoltre, a parte la modalità storia, Shredder’s Revenge propone una modalità arcade più hardcore per gli amanti delle sfide, dove i tentativi saranno limitati.
Cowabunga tecnico
Graficamente Shredder’s Revenge è una gioia per gli occhi, con una pixel art molto dettagliata e animazioni molto fluide. Anche la varietà di ambientazioni nei veri livelli è ottima e non rischia mai di stancare. Anche i nemici che andremo ad affrontare saranno di diverso tipo, e soprattutto ognuno di essi andrà approcciato in modo diverso, dovendo fare buon uso anche della schivata.
Il comparto sonoro è stupendo e di altissimo livello; brani vecchio stile si mescolano perfettamente con altri moderni, con alcune tracce cantate che non faranno fatica a entrarti in testa, aggiungendo quella carica che nei giochi action non guasta mai.
Ottimi i controlli, intuitivi ma che richiedono impegno per essere padroneggiati, con delle hitbox al limite della perfezione e un senso di soddisfazione ma soprattutto divertimento sempre presenti.
Le tartarughe sono tornate. COWABUNGA!