Abbiamo avuto l’occasione di provare la demo di Do Not Feed the Monkeys 2099, l’atteso seguito del primo capitolo della serie pubblicato nell’ottobre 2018 su PC e due anni dopo nella versione Nintendo Switch. Pubblicato da Joystick Ventures e sviluppato da Fictiorama Studios, il titolo è atteso su Steam e uscirà nell’autunno di quest’anno. Per il momento non è stata ancora definita una data di uscita, ma ti terremo aggiornati quando ci saranno novità.
Do Not Feed the Monkeys 2099: un club esclusivo
In un futuro non molto lontano, nel 2099, il Club di osservazione dei primati è tuttora attivo e mantiene sempre la sua rinomata esclusività. Ci ritroviamo in un’ambientazione dai tratti distopici in cui l’umanità non vive più sul pianeta Terra, oramai deserto e abbandonato, ma attraverso il progresso scientifico e tecnologico, è riuscita a viaggiare nella galassia e a colonizzare nuovi pianeti.
L’obiettivo delle grandi corporazioni è quello di creare nuovi pianeti abitabili. In particolare il pianeta su cui viviamo, che è ancora in fase di costruzione, sarà a immagine e somiglianza della Terra. Il pianeta in questione è BlueBob0, che non a caso è il nome della corporazione che lo sponsorizza. Si tratta della stessa corporazione che ci ha ingaggiati per prendere parte a un particolare studio osservazionale (non chiamiamolo spiare!). Con queste premesse veniamo introdotti a Do Not Feed the Monkeys 2099, in cui ci aspetta un futuro tecnologico per alcuni versi, ma anche un po’ arretrato per altri, se pensiamo che la ragazza delle consegne ha altri 832 pacchi da portare.
La sottile arte di spiare
In Do Not Feed the Monkeys 2099 il nostro compito principale è essenzialmente quello di utilizzare l’applicazione MonkeyVision per tenere sotto controllo le “gabbie”. Se hai avuto modo di giocare al primo capitolo della serie, le meccaniche di base del gioco non ti suoneranno nuove. Ad ogni modo, per chi non avesse mai giocato al titolo precedente, entriamo nei dettagli per capire cosa aspettarci.
Ogni “gabbia“, dotata di telecamere nascoste, ci permette di osservare uno o più soggetti, carpire le loro informazioni e scoprire ancora più dettagli con ricerche successive. Ascoltando (o meglio leggendo) le conversazioni dei soggetti del nostro studio ci capiterà di imbatterci in indizi, informazioni essenziali. Anche alcuni elementi dell’ambientazione stessa saranno degli indizi. Infatti, le parole evidenziate nelle conversazioni e alcuni elementi che vedremo attraverso le telecamere nascoste, verranno raccolte in una sorta di mappa concettuale di termini.
Starà a noi riuscire a capire come questi elementi si collegano gli uni agli altri e per farlo dovremo ricercare i singoli termini o combinazioni di più parole su un motore di ricerca. Attraverso il computer dal quale osserviamo i soggetti, infatti, possiamo anche accedere al browser ed effettuare le ricerche, in maniera limitata alle parole che abbiamo raccolto. Le nostre ricerche ci consentiranno di raccogliere ulteriori informazioni sui soggetti e affinare in questo modo il nostro studio.
Dal computer possiamo anche controllare la casella di posta, attraverso cui ci terremo in contatto con la direzione del Club, e possiamo anche effettuare degli acquisti con CombBY, una sorta di ecommerce del futuro.
Man mano che riusciremo a conoscere meglio i nostri soggetti, potremo riuscire a interagire con loro. L’interazione, però, è severamente vietata. Come si può intuire anche dall’iconico titolo, infatti, c’è una regola fondamentale: “non dare da mangiare alle scimmie”. Ad ogni modo, la brevità della demo, che si completa in circa un’oretta di gioco, non ci ha permesso di approfondire questo aspetto, per cui dovremo aspettare per poterci pronunciare meglio.
Spiare, ehm… volevo dire osservare i soggetti, non sarà la nostra unica occupazione. Per riuscire ad ottenere i soldi necessari ad acquistare nuove telecamere e a migliorare il nostro equipaggiamento, per esempio acquistando un sistema di registrazione delle riprese, ma anche semplicemente per riuscire a fare la spesa, dovremo adoperarci anche per fare i lavori più disparati.
Accanto all’obiettivo principale, ovvero raccogliere dati osservando i soggetti, dovremo quindi occuparci di un aspetto molto più materiale: la sopravvivenza. Il nostro personaggio ha i suoi bisogni essenziali, dovrà dormire e soprattutto mangiare e per farlo sarà necessario lavorare.
L’obiettivo di questa versione demo di Do Not Feed the Monkeys 2099 è quello di riuscire ad acquistare 9 gabbie in 5 giorni. Per farlo dovremo quindi procurarci il denaro necessario coordinando il lavoro, l’osservazione dei soggetti e non dimenticandoci di mangiare e dormire per sopravvivere. Al termine dei giorni a nostra disposizione riceveremo una valutazione attraverso cui saremo ammessi a restare nel club, a patto, ovviamente di aver portato a termine l’obiettivo.
Una demo che è solo un assaggio
Da questa breve demo emerge il potenziale di un titolo come Do Not Feed the Monkeys 2099, che questa volta in una vesta futuristica, ci trasforma in spioni professionisti. La brevità della demo, però, ci rende difficile pronunciarci in maniera ben definita su diversi punti. Per esempio le ricerche che ci permettono di scoprire nuove informazioni sui soggetti, allo stato attuale non sembrano avere una grande utilità. Inoltre non si riesce bene a cogliere il nesso tra le diverse parole per cui si rischia di finire col provare le diverse combinazioni a caso fino a trovare quella corretta.
Sicuramente trattandosi solo di una demo, lo sviluppo è ancora in corso e attraverso anche i feedback della comunità, molti aspetti saranno limati prima del lancio. Non ci resta quindi che attendere e vedere come si evolveranno le cose. Se nell’attesa vuoi provare la demo di Do Not Feed the Monkeys 2099, approfittane ora su Steam.