Barn Finders è un titolo uscito il 17 giugno su Nintendo Switch, PlayStation 4 e Xbox One, precedentemente mostrato su PC il 15 giugno 2020. Sviluppato da Duality e pubblicato dagli stessi sulle varie piattaforme, può essere acquistato in formato digitale al prezzo di €18,99. Attenzione, perché il gioco possiede un PEGI 16 per linguaggio scurrile e se non ami il genere un po’ rozzo o con qualche battuta di “pessimo gusto”, allora questo prodotto videoludico non fa al caso tuo. Potresti pensare di valutare l’acquisto provando direttamente la DEMO gratuita presente su Steam!
Il gioco è stato completamente tradotto in italiano e, parlando di un simulatore, posso ben dire che è stato fatto un grandissimo lavoro. Barn Finders ha riscosso un grandissimo successo nella sua versione per PC e VR ed è proprio per questo motivo che è stato portato anche su console; non solo, in quanto possiede la compatibilità con Steam Deck! Il grande successo è dovuto sia al gioco in sé, sia dalle serie televisione da cui gli sviluppatori hanno preso ispirazione. Parliamo di “Affari di famiglia”, “Il banco dei pugni”, programmi di Bargain Hunting e simili.
Sei pronto a vivere un’avventura ambientata in Ameryka?
Barn Finders apre lo spettacolo in un luogo abbandonato, simile alla nostra attuale America
Barn Finders possiede una trama e addirittura una trama secondaria molto carina che, quasi quasi, prende piede come primaria. La storia si apre con l’introduzione dello zio Billy: un ubriacone che, come stile di vita, ha intrapreso la via del rivenditore di rottami. Il personaggio principale è stanco di vivere una vita dove l’impegno non viene mai ripagato quando dovrebbe e decide di mollare tutto per andare a vivere con lo zio sgangherato. Ci viene dato un ripostiglio per dormire (con la conseguenza di vedere lo zio dormire in un porcile) e ci viene mostrato il luogo in cui abiteremo.
Possiamo dire che lo zio non fosse questo grande fan della pulizia e, bene o male, dovremmo ripulire il luogo dalla sporcizia e dai rottami. Quest’ultimi potranno essere venduti o utilizzati per ricavarne materiali e qui entra in gioco il lavoro primario del protagonista: lo stesso dello zio. Non solo, perché questo lavoro non si basa solo sulla pulizia e la rivendita dei propri oggetti; in realtà siamo cacciatori di fienili e accetteremo missioni in grado di mandarci in luoghi abbandonati (o acquistabili all’asta) per recuperare tutto ciò che si nasconde all’interno e venderlo.
Potremmo aggiustare varie cose, pulirle e rimettere in sesto oggetti che mai avresti sognato di vedere. E, a proposito di questo, sicuramente Barn Finders ti mostrerà posti improbabili in cui potresti trovare pezzi d’auto, bambole inquietanti o addirittura un’intera astronave aliena. Tutto può essere e niente è impossibile, specialmente quando la trama secondaria scavalca quella primaria a metà gioco.
Un catalogo che premia il giocatore
Ogni cosa all’interno di Barn Finders può essere una fonte di denaro, anche l’aggiornamento del catalogo online che riesce a dare non solo soldi extra, ma anche skin per il proprio mezzo di trasporto al raggiungimento di vari obiettivi. Il titolo si mostra pienamente in regola con il lavoro scelto ed è stato molto stimolante. Non sono riuscita a staccarmi dal gioco neanche cinque minuti, talmente era tanta la curiosità di scoprire luoghi nuovi, oggetti incredibili o semplicemente per vedere se contrattare con determinati personaggi poteva aiutare agli affari.
Perché sì, potrai anche contrattare con alcuni clienti e questo va in base al giocatore. Personalmente ho adottato la strategia dell’umore dei vari personaggi: se entravano felici potevo fare una sola contrattazione per rendere il loro umore normale e avere accesso a più soldi, mentre se erano normali facevo ben due contrattazioni per fargli avere un’oscillazione dell’umore. Inoltre ho apprezzato tantissimo che tirare la corda sui soldi può far perdere l’opportunità di vendita. Ad ogni modo, Barn Finders si suddivide in giornate e consiglio di seguire la mia stessa routine.
Aprire il negozio, vendere e dopo aver racimolato qualche soldo partire per i vari incarichi lungo tutta l’Ameryka. Questo perché, una volta tornati dall’avventura, la giornata si fa buia e non è possibile aprire il negozio se non il giorno dopo. Inoltre per viaggiare servono soldi e benzina, oltre al fatto che alcuni incarichi potrebbero essere, in realtà, la compravendita all’asta di qualche edificio abbandonato; il denaro serve e conviene farne un po’ prima di iniziare qualsiasi altra attività.
Barn Finders non ti lascia da solo
Il giocatore, in Barn Finders, è praticamente guidato in ogni situazione e il tutorial è sempre disponibile; troviamo delle istruzioni chiare, dirette e ben fatte dove non c’è solo la parte descritta, ma anche quella disegnata in modo da avere una rappresentazione visiva. Tutto viene spiegato alla lettera e ti basterà seguire quanto detto per avere un grande negozio di successo. Qua, però, entriamo nella parte di ciò che effettivamente non ho amato moltissimo e che mi ha causato abbastanza problemi lungo la partita, specialmente in alcuni enigmi e puzzle.
Avendo provato Barn Finders su Nintendo Switch, ovviamente non ho potuto provare una grandissima risoluzione (ho la versione Lite, per intenderci) e moltissimi oggetti di piccole dimensioni sono stati un vero e proprio dramma. Per raccogliere anche solo un oggetto bisogna mirare e non riuscivo a centrare bene il punto da prendere, neanche tenendo fermo il mirino al centro e muovendomi di conseguenza. Alcuni oggetti non venivano evidenziati e spesso mi sono trovata a premere il tasto di raccolta un po’ a caso, trovando spesso qualcosa di non visibile.
Non so se questo sia in un bug o un effetto voluto, ma è stato abbastanza strano. A proposito di bug, è stato divertente vedere come questo andava a combinarsi con la fisica dei vari oggetti nelle zone. Un esempio che mi ha fatto piegare letteralmente in due dalle risate è stato quando ho spaccato un tavolo e tutti i prodotti al di sopra hanno iniziato a galleggiare nell’aria senza cadere. Strano ma bello, lo giuro, e tutto questo è stato niente in confronto ai salti.
Attenzione all’acqua: se un oggetto ci cade, non potrai più recuperarlo!
All’interno di Barn Finders ci sono vari enigmi e puzzle da risolvere, ma non solo; esistono piccoli spezzoni di platform obbligatori per raggiungere posti impensabili. E il sistema di salti non ha aiutato per niente durante l’avventura, trovando difficoltà d’appiglio, di stabilità, di precisione, di profondità e tanto altro. Letteralmente una volta ho perso 30 minuti per poter risalire da un pozzo con un sistema di scale fatti con dei piccoli massi lungo la parete.
Una cosa inspiegabile è stata quando il gioco ha subito un bruttissimo crash e, le ore spese successivamente, non sono state salvate automaticamente. Un po’ un peccato, ma che non mi ha pesato sull’esperienza di gioco. Nonostante quanto sto scrivendo in questa recensione, Barn Finders è un titolo divertentissimo e ho adorato premere nel punto giusto del segmento per contrattare, ho amato bere liquidi strani per avere allucinazioni e mi sono terribilmente piaciuti i vari scenari di gioco. Per giocare a Barn Finders su PC devi rispettare i seguenti requisiti:
- Sistema operativo: Windows 7;
- Processore: i5 3550/FX-8350;
- Memoria: 6 GB di RAM;
- Scheda video: GTX 660Ti/R9 270X;
- Memoria dedicata: 21 GB di spazio disponibile.