Secondo la commissione per il gioco d’azzardo del Regno Unito, le microtransazioni sarebbero giochi d’azzardo
Le microtransazioni sono state molto discusse sia dai videogiocatori che dalla critica specializzata. Però questa volta delle microtransazioni ne ha parlato la commissione per il gioco d’azzardo del Regno Unito.
In particolare ha parlato del commercio delle skin, infatti secondo uno studio, migliaia di minorenni perdono soldi nelle scommesse nei videogiochi. In particolare sarebbero 370.000 i ragazzi tra gli 11 e i 16 anni che “scommetterebbero” nei giochi.
I numeri sono: il 45% dei ragazzi nella fascia d’eta tra gli 11 e i 16 anni conosce lo “skin betting”, con i ragazzi che ne sono più consapevoli (59%) e le ragazze meno (31%). Sempre nella stessa fascia d’età, l’11% ha fatto qualche scommessa usando gli oggetti di gioco.
Il primo dei titoli chiamati in causa è il famosissimo Counter-Strike: Global Offensive, FPS di Valve rilasciato nel 2012. La commissione ha chiesto alle case produttrici e ai vari stati di intervenire in merito.
Ma una domanda ci sorge spontanea: la colpa va data ai videogiochi oppure ai genitori dei ragazzi che permettono ai loro figli di spendere denaro su questi giochi? C’è veramente bisogno di una legge o di rimuovere questo sistema dai videogiochi? Non basterebbe solamente più attenzione da parte dei genitori che danno ai loro figli i soldi e el carte di scredito per comprare queste skin per rivenderle?