Pubblicato da Blowfish Studios, Krut: The Mythic Wings è un videogioco d’azione con fasi platform e con livelli a scorrimento orizzontale realizzati in 2.5D ispirato a un lungometraggio Thailandese realizzato in CGI nel 2018. Noi abbiamo analizzato la versione per PlayStation 5 e siamo pronti a presentarvi la nostra recensione! Spicca il volo con noi, si va in Thailandia!
Krut: The Mythic Wings – una vendetta alata
Siamo onesti, se non fosse stato per Krut: The Mythic Wings non avremmo mai conosciuto l’esistenza di Krut: The Himmaphan Warriors, lungometraggio d’animazione Thailandese del 2018 realizzato in CGI. Film e videogioco condividono razze, lore, mondo e leggende. Niente di estremamente originale ma ammettiamo che le creature sono interessanti e l’epicità della narrativa non è malvagia. Ma procediamo con ordine.
Krut: The Mythic Wings racconta una rissa tra razze: i Krut (pennuti umanoidi anche riconosciuti come Garuda) contro i Raksod (giganteschi orchi di pietra). Se in un antico passato i Krut sono usciti vincitori dall’invasione degli orchi, rilegandoli in terre lontane e prosperando in piena pace… nel presente le cose sono destinate a cambiare. I Krut, infatti, forti di anni e anni di pace, hanno tralasciato la preparazione militare, ignorando invece la sete di vendetta dei Raksod che preparano una nuova e brutale invasione. I giganti di pietra riescono nel loro intento, devastando i possedimenti dei Krut ed espandendo il proprio dominio dopo anni di silenzio. Ma non tutto è perduto.
Noi vestiamo i panni di Veera, un Krut che, dopo una cocente sconfitta contro gli invasori, viene salvato da un anziano misterioso che gli offre in dono anche le antiche ali mistiche. In più, gli indica anche la via per poter salvare la propria razza: sbloccare il pieno potere delle ali mistiche, viaggiando lungo terre sconosciute alla ricerca di sei leader (ognuno legato a un elemento) chiedendo loro di offrirgli il proprio potere.
Veera parte così all’avventura, armato delle proprie lame e potenziato dalle ali mistiche. Dinanzi a lui c’è una serie di livelli dai biomi pochi originali, popolati da nemici non molto carismatici (tralasciando alcuni boss anche esteticamente ben riusciti).
Gameplay
Krut: The Mythic Wings non innova nulla nel proprio genere, anzi. Fa poco, lo fa con sufficienza e, spiace dirlo, può stancare anche velocemente. Il genere di gioco è un action side scrolling in 2.5D dove fondamentalmente ti limiterai ad avanzare, eseguire qualche salto e sterminare i nemici che ti si parano davanti. Ironicamente, potrai anche schivare quasi tutti i combattimenti ma in questo modo avrai serie difficoltà con i checkpoint e noi lo sconsigliamo.
I checkpoint (sparsi in più zone dei livelli) sono fondamentali in quanto, una volta morto, ricomincerai da lì. Ma per sbloccare un checkpoint dovrai spendere un TOT di pietre verdi (ottenibili dai nemici sconfitti o dai tesori). Questo acquisto, attiverà il checkpoint e sbloccherà la possibilità, sempre utilizzato le pietre verde, di comprare dei potenziamenti passivi (come vita extra, potenziamenti all’attacco, ecc.) o di acquistare altre vie. Ecco, Veera ha circa 4 vite a disposizione. Perse tutte, si ricomincia il livello dal principio.
Krut: The Mythic Wings è un po’ noioso. Il livello di sfida non è elevato se non con mini-boss e – soprattutto – i boss di fine livello. Qui le cose si complicano per il semplice fatto che bisogna studiare bene come si muovono e che azioni eseguono i nostri avversari. Fatto ciò, gli ostacoli si superano senza troppe difficoltà (soprattutto se si è pratici del genere). La difficoltà cala ancora di più se si riesce a padroneggiare bene la comodissima schivata.
In ogni caso, Veera, purtroppo, non dispone di tantissime combinazioni d’attacco. Le combo sono legate a due soli tasti: attacco veloce e debole e un attacco più potente e lento. La combinazione di questi permette anche di scagliare una piccola onda d’energia. Esiste anche la combo aerea che richieda una certa praticità per essere utilizzata con efficacia.
Infine, al riempimento di una barra, si potranno attivare (a tempo) le ali mistiche. Queste ci permettono di fluttuare e cambiare temporaneamente i nostri pattern d’attacco che diventano prevalentemente a distanza (come una sorta di sparatutto a scorrimento orizzontale).
Tutto qui, Krut: The Mythic Wings si esaurisce velocemente. La trama non riesce ad esaltare e uno degli elementi riusciti risiede nelle boss fight e nell’estetica di alcune creature. Le boss fight, inoltre, regalano alcuni dialoghi interessanti e che provano ad approfondire la lore del gioco (i testi sono completamente in inglese, l’italiano è totalmente assente). Purtroppo il ritmo è lento, prevedibile e poco votato a essere rigiocato. Sì, ci sono dei tesori nascosti e alcuni livelli son strutturati su più piani ma l’esplorazione è decisamente fiacca e poco accattivante.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Krut: The Mythic Wings non è male. I fondali sono ben realizzati, il mondo è molto colorato e gli elementi a schermo, seppur pochi, sono abbastanza dettagliati. Il problema è che sono quasi tutti anonimi, in parte riciclati, già visti e l’interazione con essi è praticamente nulla. Camminerai e salterai (o “doppio-salterai”), qualche volta volteggerai. Fine. Inoltre, considerando la potenza della PlayStation 5 ci si poteva aspettare decisamente di più. Non segnaliamo comunque problemi di frame rate ma, ahimè, le potenzialità del pad sono state completamente ignorate.
Il sonoro è senza particolari pregi, in compenso non stanca (complice la durata bassa dell’opera). Gli effetti sono nella media e nel complesso, non lascia il segno come avrebbe potuto.