Growbot lo avevamo provato molto tempo fa sulla piattaforma di Steam e adesso è uscito per Nintendo Switch. La data ufficiale sulla console portatile è il 14 luglio 2022, al prezzo di €16,99, e si tratta di un’avventura punta e clicca in 2D. Il gioco è stato tradotto completamente in italiano, quindi risulta estremamente accessibile ad ogni utente. Letteralmente, in quanto possiede un PEGI 3 e, in realtà, il suo pubblico sarebbe proprio quello infantile. Certo, risulta comunque un valido prodotto anche per chi adora il genere ed è estremamente curioso di provare il gioco, ma generalmente è indicato per utenti più piccoli.
Oltre al PEGI indicato, a dare conferma di questa affermazione è proprio la creatrice: Lisa Evans, illustratrice per bambini senza un minimo di esperienza in campo videoludico. Si è appoggiata, infatti, a un team di sviluppato chiamato Wabisabi Play. Creato con Unity, Growbot non offre solo un prodotto videoludico ma un’esperienza e una storia all’insegna della curiosità e dell’esplorazione. Un titolo creato dalla forte ispirazione a Machinarium e Loom: giochi molto simili a quello proposto.
Sei pronto ad avventurarti nella navicella spaziale di Nara?
Growbot si mostra in un’avventura indie da capire appieno, anche tramite le illustrazioni di sfondo
Growbot inizia proprio con Nara, la protagonista principale di questo racconto illustrato. Lei è una growbot sotto gavetta, pronta a imparare il più possibile per diventare una capitana. La capitana della nave spaziale in cui è stato creato un vero e proprio ecosistema. In realtà è appena arrivata e il percorso da affrontare è lungo e tedioso, tanto da non sapere moltissime cose, accennate solo di rado da altri componenti del posto. Di punto in bianco, però, si sentono diversi scossoni; quest’ultimi creano caos, problemi e tanta curiosità in Nara che comincia a esplorare in cerca della verità.
Purtroppo, però, la strada è lunga e ogni passo fatto la porta a sapere qualcosa in più su dove si trova, su chi è e su chi sono i propri compagni. Il giocatore scoprirà che in realtà sono stati creati dall’uomo, abbandonati involontariamente a causa di un problema tecnico apparso lungo il percorso e trovati da una specie aliena del posto. Li riportano in funzione grazie ad alcuni semi floreali autogestionali produttori di musica.
Tramite questo gesto, la specie aliena ha dato modo ai Growbot di poter utilizzare una tecnologia in grado di estrapolare la musica dei vari fiori, utilizzarli e sbloccare vari scudi posizionati qua e là nella navicella spaziale a formare il Sistema Serra. Ma tranquillo, arriverò a spiegare anche questo lungo questa recensione.
Difficoltà giusta, in grado di spronare la curiosità del giocatore
La difficoltà in Growbot non è alta, ma neanche così bassa da rasentare lo zero. Nel caso in cui l’utente si trovi con vari problemi da affrontare, effettivamente può andare a tentativi e sicuramente riuscirà a trovare la soluzione in poco tempo. Non esiste un tutorial vero e proprio, perché ti basterà usare l’intuito per poter partire all’avventura. E i comandi non sono neanche così complicati come qualcuno possa immaginare.
Dovrai semplicemente muovere il Growbot con la levetta sinistra, muovere il puntatore con quella destra e usare i classici comandi per selezionare vari materiali raccolti e combinarli insieme. Questa parte ti verrà spiegata bene in gioco senza problemi e risulta essere abbastanza chiaro. Capirai che spesso, molti oggetti raccolti, possono essere uniti per formare qualcosa di nuovo o combinato, utilizzabile per completare vari enigmi. Un esempio di enigma è proprio quello degli scudi.
Essi sono stati creati per creare il Sistema Serra attorno a questa base spaziale, il problema è che molto spesso li troviamo in luoghi in cui bisogna accedere o recuperare materiali per andare avanti. Costruiti per evitare casini da parte dei Growbot più giovani, si possono abbattere ricreando la musica riprodotta dagli scudi tramite fiori particolari. All’inizio sarai un po’ spaesato, ma vedrai che riuscirai a risolvere tutto in poco tempo.
Growbot dura qualche ora giocando con calma e tranquillità, ancora meno se l’utente corre
Growbot è un titolo da giocare con molta pazienza e nei momenti di calma assoluta. Non c’è bisogno di correre, perché è il videogioco stesso a non permetterlo. Certo, una volta che l’utente conosce l’ubicazione dei vari materiali da raccogliere è tutto molto più facile e veloce. L’unica cosa da tener conto quando ci gioca un bambino, sono le scritte; in Growbot, alcune descrizioni, risultano essere leggermente veloci e se il pargolo non ha appreso bene i principi base della lettura, potrebbe avere difficoltà.
A parte ciò, Growbot è fluido, tranquillo e raramente si rimane bloccati in qualche area; i personaggi che si incontrano lungo il percorso sono abbastanza da completare una storia semplice, carina, e sono tutti ben incisivi nella mente del giocatore. Magari non verranno ricordati i nomi precisi, ma l’aspetto è decisamente indimenticabile. Come lo yeti tutto bianco, enorme, con una galassia nello stomaco! Chi mai potrebbe scordarsi di un personaggio del genere?
E generalmente tutti gli sfondi sono degni di Lisa Evans; si vede che dietro i disegni di Growbot ci sono mani esperte. E oltre alle sue, a collaborare nella realizzazione del gioco c’è anche Jessica Fishot con i suoi brani. In Growbot non ci sono molte musiche, ma quando appaiono risultano essere molto belle e trasmettono una sensazione di calma interiore.
Non dimentichiamoci degli adulti!
Essendo un prodotto adatto a tutti, Growbot possiede anche una piccola controparte anche per tutti coloro che desiderano giocarci in maniera diversa. Infatti, sulla pagina Steam sono presenti delle classifiche con i punteggi dei vari giocatori e questo potrebbe aiutare tutti coloro che cercano una sfida in più in Growbot. Il gioco è comunque disponibile anche su GOG.
Non solo, perché risulta confermata la compatibilità con Steam Deck e questo crea un vantaggio in più per chi desidera possedere la console in questione. Tornando alla console su cui ho provato Growbot, non ho trovato bug di sorta, né problematiche varie come rallentamenti o chiusure del gioco improvvise. Per giocarci su Steam devi rispettare i seguenti requisiti minimi:
- Sistema operativo: Windows 7;
- Processore: 1.2 GHz;
- Memoria: 4 GB di RAM;
- Scheda video: 1024 MB VRAM;
- Memoria dedicata: 5 GB di spazio disponibile.