Twitch sta cercando di raggiungere un punto d’incontra tra i creatori di contenuti e la piattaforma stessa; dopo tantissimi utenti in disaccordo con le politiche sulla richiesta dei pagamenti, la piattaforma ha annunciato una novità molto importante: l’abbassamento della soglia per i pagamenti minimi. In questo modo lo streamer potrà richiedere il pagamento tranquillamente e molto più velocemente; infatti, prima, si poteva richiedere il pagamento al raggiungimento di $100, ma dal 15 luglio la situazione si movimenterà in maniera diversa.
Basterà raggiungerne solo la metà per poter richiedere il trasferimento e questa novità verrà ampliata a tutti i paesi nel corso dei mesi. Inizialmente saranno solo sei i paesi coinvolti: Argentina, Italia, Giappone, Messico, Spagna e Taiwan. In questo modo verrà dato un feedback positivo o negativo da coloro che saranno in prova e gradualmente verrà espanso a tutti gli altri, così da raggiungere gli oltre 70.000 utenti creatori di contenuti.
Twitch sta cercando di dare moltissima fiducia ai vari streamer e, con questa mossa, spera di ottenere l’effetto reciproco
“Sappiamo quanto sia importante per te accedere rapidamente al denaro guadagnato grazie agli streaming. La soglia inferiore di $50 è un passo importante per la creazione di un’esperienza di pagamento più semplice e rapida. Un giorno ci piacerebbe permetterti di ricevere il denaro nel tuo wallet appena chiuso lo streaming. Con la riduzione delle soglie dei pagamenti, ci concentriamo sulla creazione di un’esperienza degna di fiducia, accurata e globalmente accessibile per chiunque” ha dichiarato la piattaforma sulle novità a riguardo.
In questo modo, i pagamenti potranno essere richiesti più rapidamente rispetto a prima e avere un maggior controllo sulle finanze; se sei uno streamer, quindi, ricordati di segnalare varie esigenze o problematiche! E ti ricordiamo che questa novità riguarda anche gli utenti che fanno streaming più piccoli rispetto a tanti altri. Per loro sarà più facile arrivare alla soglia minima, dando maggior carica anche ai propri contenuti per arrivarci.